
L’art.140 bis del Codice del Consumo prevede che l’azione di risarcimento collettivo possa essere avanzata solo da due tipologie di persone: i consumatori e gli utenti.

L’art.140 bis del Codice del Consumo prevede che l’azione di risarcimento collettivo possa essere avanzata solo da due tipologie di persone: i consumatori e gli utenti.

La lettera di dimissioni, tuttavia, viene presentata al datore di lavoro dal lavoratore dipendente anche quando questo decide di lasciare il lavoro per andare in pensione, avendone maturato i requisiti richiesti dalla legge. Di seguito un esempio di lettera di dimissioni per pensionamento.

I motivi possono essere vari, l’ipotesi pi๠frequente riguarda il caso in cui il cliente non si èpreoccupato di chiedere un preventivo per avere un’idea di quanto sarebbe costata la prestazione, ma non mancano altre ipotesi. Ad esempio puಠaccadere anche che il soggetto che ha emesso fattura per la prestazione o il servizio reso non abbia rispettato il preventivo in quanto ha dovuto incrementare l’importo per via di servizi o prestazioni accessorie che si sono rese indispensabili.

L’applicazione di tale regime prevede quindi l’applicazione della ritenuta d’acconto dell’imposta sostitutiva e l’addebito in fattura del contributo integrativo del 2/4% per i professionisti iscritti alle casse di previdenza o del contributo previdenziale del 4% per i professionisti iscritti alla gestione separata Inps.

Sia in caso di licenziamento che in caso di dimissioni, il lavoratore domestico ha diritto a ricevere il trattamento di fine rapporto, anche detto TFR o liquidazione.

Per quanto riguarda la durata del periodo di preavviso, nel caso in cui questa non venga esplicitamente stabilita dal contratto di lavoro, occorre far riferimento a quanto stabilito a riguardo dal Contratto Collettivo Nazionale di riferimento. In alternativa le parti possono decidere di comune accordo la durata del periodo di preavviso. Di seguito un esempio di lettera di dimissioni con preavviso concordato.

Per quanto riguarda la durata del periodo di preavviso occorre far riferimento al contratto di lavoro, al Contratto Collettivo Nazionale di Riferimento oppure, in alternativa, il periodo di preavviso puಠessere concordato dalle parti.

La lettera di sollecito varia a seconda del tipo di pagamento che si deve ricevere, abbiamo ad esempio la lettera di sollecito pagamento affitto, la lettera di sollecito pagamento stipendio, la lettera di sollecito pagamento TFR, la lettera di sollecito pagamento fattura, la lettera di sollecito pagamento parcella, ecc.

In questo caso la durata del periodo di prova dipende dai livelli di inquadramento colf e lavoratori domestici applicati, in particolare il periodo di prova èpari a 30 giorni per la qualifica pi๠elevata, ossia livello D e D super, mentre èpari a 8 giorni per le qualifiche inferiori (livelli A, B e C).
Sono previste determinate condizioni affinchè questo tipo di clausola possa essere inserita nel contratto di lavoro. In primo luogo ènecessario che tale possibilità sia prevista dal Contratto Collettivo Nazionale e che la volontà del lavoratore ad utilizzarla venga certificata da apposite commissioni, eventualmente anche in presenza di un sindacalista o di un avvocato che assiste il lavoratore.
Il primo di questi livelli èil livello A, un livello a cui appartengono i lavoratori domestici meno qualificati e sprovvisti di esperienza professionale, oppure che hanno esperienza professionale non superiore ad un anno.
A tal fine occorre distinguere il caso in cui il lavoratore domestico viene assunto a ore (vedi esempio lettera assunzione colf o badante a ore) dall’assunzione di un lavoratore domestico che andrà a vivere nella stessa casa del datore di lavoro (vedi esempio lettera di assunzione colf o badante convivente).

Il preavviso, in particolare, deve essere pari a 15 giorni per anzianità fino a cinque anni e a 30 giorni nel caso in cui l’anzianità supera i cinque anni. I suddetti termini, tuttavia, possono essere ridotti o aumentati di comune accordo tra le parti oppure dimezzati in caso di dimissioni volontarie del lavoratore domestico.

Tra i vari casi in cui il lavoratore puಠchiedere un anticipo della liquidazione figura quello dell’acquisto della prima casa. A riguardo, in particolare, la legge n. 297 del 29 maggio 1982 riconosce al lavoratore dipendente la possibilità di chiedere al datore di lavoro un anticipo del 70% del TFR maturato fino a quel momento.

La lettera di sollecito anche in questo caso viene utilizzata per tentare di risolvere la questione prima di intraprendere azioni legali, dal momento che nella maggior parte dei casi la mancata recezione del pagamento deriva da disguidi o dimenticanze. Di seguito un esempio di lettera di sollecito di pagamento in inglese.