Imposte acquisto immobile

Quando si acquista un immobile, occorre conoscere l’ammontare dei tributi da versare allo Stato: il loro peso, infatti, puಠessere tale da influenzare la scelta dell’immobile in forma decisiva.

I tributi che entrano in gioco si dividono in due gruppi: l’IVA da un lato e le imposte di registro, ipotecaria e catastale dall’altro. Il loro ammontare, comunque, varia nettamente se èpossibile godere delle agevolazioni sulla prima casa oppure no.

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Rimborsi IVA-UE, i chiarimenti delle Entrate

Dal 2010 èprofondamente rinnovata la procedura per la richiesta del rimborso dei crediti IVA per quei soggetti che operano in diversi Stati comunitari.

Infatti, se in precedenza era necessario rivolgersi alle autorità  tributarie di ciascun Paese interessato per le singole quote di credito (e ogni Paese aveva le sue regole, i suoi tempi e i suoi moduli, con tutti gli evidenti problemi conseguenti), oggi invece il residente in Italia puಠe deve rivolgersi esclusivamente alla nostra Agenzia delle Entrate, la quale provvederà  a girare le richieste alle amministrazioni consimili delle altre nazioni.

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Fisco in Romania

Moltissime aziende italiane hanno scelto di trasferirsi in Romania, anche prima che dal 2007 tale nazione affacciata sul Mar Nero entrasse nell’Unione Europea. In effetti, a Bucarest e dintorni il costo del lavoro èstremamente modesto rispetto ai parametri italiani, a fronte di una formazione scolastica e universitaria molto buona, soprattutto nei settori pi๠tecnici.

Bene, dunque, affrontare una panoramica sintetica sul sistema fiscale rumeno: gli imprenditori italiani possono infatti avere bisogno di queste informazioni prima di stabilirsi in loco.

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Ritenute sulle ristrutturazioni: risolti tutti i dubbi

Pochi giorni fa avevamo segnalato alcune difficoltà  d’interpretazione della normativa sulle ritenute d’acconto che le banche devono applicare sui bonifici per lavori di ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica.

Quasi contemporaneamente èintervenuta la stessa Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 40/2010, che ha offerto una serie di risposte sia ai quesiti che avevamo posto che ad altri. Vediamo, dunque, il contenuto di questa circolare.

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Riaddebito fra professionisti delle spese comuni

Capita frequentemente che i lavoratori autonomi, soprattutto se giovani e squattrinati, prendano in comune uno stesso appartamento da usare come ufficio. La loro non èun’associazione professionale: ognuno opera per proprio conto e con propria partita IVA.

Le spese comuni sono ripartite in parti uguali o secondo altri parametri, come la dimensione delle stanze; tali spese comuni consistono in genere nelle bollette dell’elettricità , dell’acqua o del gas, nelle spese condominiali, nelle pulizie e talvolta nello stipendio della segretaria.

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Importazione comunitaria dei mezzi di trasporto nuovi

Le particolari norme di applicazione dell’IVA all’interno dell’Unione Europea lasciano spazio a numerosi sotterfugi e imbrogli per effettuare frodi al fine di evitare di pagare l’imposta.

Un settore dove le frodi sono particolarmente diffuse èquello dei mezzi di trasporto nuovi, acquistati all’estero per essere rivenduti in Italia.

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Compilazione del quadro A per comunicazione ‘black list’

Il quadro A costituisce il cuore della comunicazione delle operazioni con i soggetti residenti nei Paesi “black list”. Dopo aver compilato il frontespizio, ecco come compilare il resto.

Andranno compilati tanti moduli quanti sono i fornitori e clienti con cui abbiamo avuto a che fare nel periodo interessato. Se perciಠabbiamo acquistato beni dal fornitore X e servizi dal fornitore Y mentre da Z abbiamo venduto beni e acquistato servizi, compileremo tre differenti moduli.

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Imposte sugli acquisti extra-UE

Quando si parla di importazioni, non bisogna necessariamente pensare a grosse spedizioni di container carichi di materie e merci destinati a industrie e supermercati: anche il privato cittadino che acquista su Internet un libro oppure una macchina fotografica da un Paese extracomunitario sta eseguendo a tutti gli effetti un’importazione. (Leggi anche qui)

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Compensazioni IVA, nel 2010 un crollo verticale

A partire dal periodo d’imposta 2010, èconsentito utilizzare liberamente crediti IVA in compensazione con altri debiti d’imposta all’interno del modello F24 esclusivamente entro la soglia di quindicimila euro.
Per poter impiegare crediti di entità  superiore, infatti, occorre presentare nella dichiarazione IVA il visto di conformità , apposto da professionisti abilitati (iscritti in appositi elenchi e dotati di polizza assicurativa dedicata).

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IVA su vitto e alloggio, nuova circolare

Imprese e professionisti non sempre possono detrarre integralmente l’IVA sugli acquisti; una situazione tipica si ha quando la spesa èdocumentata non da fattura bensଠda scontrino o ricevuta fiscale.

La quota di imposta rimasta non detratta, comunque, entra a far parte del costo del bene, deducibile ai fini IRPEF/IRES e IRAP secondo le stesse condizioni previste per la base imponibile.

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Credito IVA società  di comodo

Se una società  risulta “di comodo” al test di operatività , non subisce conseguenze solo dal punto di vista dell’imposta sul reddito: anche per quanto concerne l’IVA si hanno conseguenze importanti.
La finalità  èquella di contrastare le indebite compensazioni dell’imposta sul valore aggiunto, soggette negli anni a numerose norme di contrasto.

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Rimborsi IVA per spese all’estero

Gli imprenditori e i professionisti che sostengono spese inerenti alla loro attività  vantano un credito per l’IVA versata al fornitore, compensata solitamente con l’IVA a debito ricevuta dai clienti. Quando invece l’imposta èsostenuta in un’altra nazione comunitaria, èpossibile richiederne il rimborso.

Fra le tante novità  introdotte nel 2010 in materia di IVA, vi èun radicale cambiamento nel sistema dei rimborsi: ogni soggetto passivo presenterà  un’istanza all’Agenzia delle Entrate, che si impegnerà  per ottenere il dovuto presso le autorità  estere.

Questo semplificherà  le difficoltà  burocratiche e linguistiche, dato che le aziende non dovranno pi๠impazzire per conoscere e applicare le distinte procedure usate in Francia, Svezia, Slovacchia ecc.

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Condono IVA del 2002 bocciato dall’Europa

Nel 2002 il Governo emanಠuna legge di sanatoria tributaria (il famoso “condono tombale”) che, in cambio di una modesta una tantum, consentଠa moltissimi contribuenti di seppellire per sempre eventuali malefatte precedenti riguardanti una pluralità  di imposte.

Tuttavia, i conti sono stati fatti senza l’oste, o, pi๠esattamente, senza il parere degli organismi comunitari; e poichè almeno uno dei tributi interessati, l’IVA, èdi derivazione europea, la Corte di Giustizia ha successivamente stabilito che l’Italia non poteva unilateralmente rinunciare a riscuotere il relativo gettito in cambio di un contributo sostitutivo sproporzionatamente basso.

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Scontrini fiscali inutili secondo gli esperti

In questi giorni sta destando molto scalpore il libro scritto da Roberto Convenevole, capo dell’ufficio studi dell’Agenzia delle Entrate.
Il saggio (“La materia oscura dell’IVA”) descrive una situazione raccapricciante sullo stato dell’imposta, fatto di evasione dilagante (intorno ai 25 miliardi l’anno) e compensazioni indebite (che vedrebbero coinvolti l’ottanta percento dei soggetti passivi).

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Cosa fare se non si riceve fattura

La legge IVA impone a chi esegue acquisti in veste di imprenditore o professionista di esigere la fattura da ogni fornitore di beni e di servizi.
Ma cosa avviene se il fornitore non emette fattura, o magari la spedisce per posta e quella non arriva al cliente? Il fatto che costui la solleciti non toglie il fatto che, come detto, ricevere la fattura èun obbligo da rispettare: un’eventuale violazione, se accertata in sede di controlli, impone una sanzione di ben 258 euro per operazione.

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