
Nel primo caso il lavoratore ha diritto a 150 ore di permessi retribuiti da usufruire in un determinato arco temporale, mentre ai lavoratori studenti spettano dei permessi giornalieri retribuiti per sostenere gli esami universitari.

Nel primo caso il lavoratore ha diritto a 150 ore di permessi retribuiti da usufruire in un determinato arco temporale, mentre ai lavoratori studenti spettano dei permessi giornalieri retribuiti per sostenere gli esami universitari.

L’ipotesi di licenziamento per giustificato motivo èdisciplinata dall’art. 3 della Legge n. 604 del 1966, secondo cui questa fattispecie si realizza un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del prestatore di lavoro (cosiddetto licenziamento per giustificato motivo soggettivo) oppure per motivi inerenti all’attività produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento dell’attività lavorativa (cosiddetto licenziamento per giustificato motivo oggettivo).

La contrattazione collettiva nazionale stabilisce l’entità dei permessi studio, che normalmente consistono in permessi pari a 150 ore lavorative di cui èpossibile usufruire in un arco di tempo ben determinato, normalmente tre anni.

Tra le nuove facoltà di riscatto rientra quella a favore di chi non èoccupato e assiste figli oppure familiari portatori di handicap.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5437 dell’8 marzo 2011, con la quale ha accolto in parte il ricorso presentato dalla società datrice di lavoro avverso la sentenza della Corte d’Appello.

La differenza tra residenza e domicilio èspecificata dall’art.43 del Codice Civile, il quale chiarisce che la residenza è”il luogo in cui la persona ha la dimora abituale“, in altre parole il luogo in cui la persona risiede abitualmente, mentre il domicilio èil luogo in cui la persona “ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi“.

Dopo l’ultima riforma, quella entrata in vigore dal 1° luglio 2009, tuttavia, accedere a questa forma di trattamento previdenziale èdiventato pi๠difficile. A partire da questa data, infatti, èstato introdotto il cosiddetto meccanismo delle quote, in altre parole èpossibile ottenere la pensione di anzianità solo se sommando gli anni di contributi all’età anagrafica si raggiunge la quota prevista, fermo restando il requisito dei 35 anni di contributi.

Al di là di questo le navi da crociera offrono diversi tipi di lavoro, si parte dal personale addetto alle camere, al ristorante e alle cucine, posizioni in relazione alle quali si richiede una formazione alberghiera.

A spiegare tramite esempi pratici quali sono gli errori da evitare sono stati gli addetti all’ufficio selezione di Adecco, a cui Le Iene hanno chiesto di cercare per loro un reporter televisivo.

Il licenziamento deve essere notificato mediante apposita lettera di licenziamento, èinfatti assolutamente inefficace il licenziamento orale. Di seguito un esempio di lettera di licenziamento per giusta causa.

Il periodo di astensione facoltativa èallo stesso modo coperto da contribuzione figurativa con valore pari alla media delle retribuzioni settimanali percepite in costanza di lavoro nel corso dell’anno solare in cui si colloca l’assenza dal lavoro.

Per le strutture di Moretta (Cuneo), in particolare, si ricercano neo-laureati in Economia Aziendale / Scienze Amministrative per la funzione di Amministrazione / Contabilità (Rif. AMM MORETTA). Per le strutture di Parma, invece, si ricercano neo-laureati in Economia / Trade Marketing per la funzione di GD Forecaster (Rif. G.D.F.).

La violazione del rapporto fiduciario deve essere verificata caso per caso e prendendo in considerazione diversi elementi, tra cui la qualità del rapporto tra le parti e il grado di fiducia che lo caratterizza, la posizione occupata dal lavoratore e l’intensità dell’elemento intenzionale.

I contributi figurativi sono utili sia ai fine del raggiungimento del diritto alla pensione sia ai fini dell’entità del relativo assegno, anche se esistono delle eccezioni. Per la pensione di anzianità , infatti, i contributi accreditati per disoccupazione indennizzata e malattia generica vengono considerati solo ai fini della determinazione della misura della pensione e non anche ai fini del computo dei 35 anni.

La Corte di Cassazione, tuttavia, con la sentenza n. 5237 del 4 marzo 2011 ha stabilito che in caso di demansionamento o dequalificazione professionale, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale, biologico o esistenziale non ricorre automaticamente.