Certificazione permessi studio

La legge riconosce i cosiddetti permessi studio a favore dei lavoratori dipendenti, sia appartenenti al settore pubblico che appartenenti al settore privato, ossia dei permessi retribuiti per frequentare corsi e lezioni oppure per sostenere esami universitari se si èdei lavoratori studenti.

Nel primo caso il lavoratore ha diritto a 150 ore di permessi retribuiti da usufruire in un determinato arco temporale, mentre ai lavoratori studenti spettano dei permessi giornalieri retribuiti per sostenere gli esami universitari.

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Licenziamento per giustificato motivo

Il licenziamento per giustificato motivo rappresenta un’ipotesi di licenziamento meno grave rispetto al licenziamento per giusta causa in quanto in questo caso il motivo che ha determinato la cessazione del rapporto di lavoro èmeno importante e quindi consente la prosecuzione limitata del rapporto di lavoro al periodo di preavviso.

L’ipotesi di licenziamento per giustificato motivo èdisciplinata dall’art. 3 della Legge n. 604 del 1966, secondo cui questa fattispecie si realizza un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del prestatore di lavoro (cosiddetto licenziamento per giustificato motivo soggettivo) oppure per motivi inerenti all’attività  produttiva, all’organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento dell’attività  lavorativa (cosiddetto licenziamento per giustificato motivo oggettivo).

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Permessi studio

Ai lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che del settore privato, èriconosciuto il diritto ad assentarsi dal lavoro e ad usufruire dei cosiddetti permessi studio, ossia un numero di ore all’anno utilizzabili dal prestatore di lavoro per seguire corsi e lezioni. Lo scopo, dunque, èquello consentirgli di esercitare il suo diritto allo studio, di elevare le sue conoscenze culturali e le sue competenze professionali.

La contrattazione collettiva nazionale stabilisce l’entità  dei permessi studio, che normalmente consistono in permessi pari a 150 ore lavorative di cui èpossibile usufruire in un arco di tempo ben determinato, normalmente tre anni.

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Riscatto contributi assistenza figli o disabili

La riforma Amato del 1993 ha introdotto ulteriori forme di riscatto che si vanno ad aggiungere al classico riscatto della laurea e mediante le quali determinate persone possono versare dei contributi al fine di avere la copertura contributiva anche in relazione a periodi durante i quali non hanno svolto attività  lavorativa per cause ben determinate dalla legge.

Tra le nuove facoltà  di riscatto rientra quella a favore di chi non èoccupato e assiste figli oppure familiari portatori di handicap.

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Risarcimento danni per stress da lavoro straordinario

Il lavoratore che su richiesta del suo datore di lavoro svolge un numero rilevante e continuativo di ore di lavoro straordinario e che per tale ragione viene colpito da stress psicofisico ha diritto al risarcimento del danno biologico. L’entità  del risarcimento, tuttavia, non puಠessere determinata dal giudice sulla base dei dati forniti dalle parti ma deve essere stabilita dal medico legale.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 5437 dell’8 marzo 2011, con la quale ha accolto in parte il ricorso presentato dalla società  datrice di lavoro avverso la sentenza della Corte d’Appello.

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Differenza tra residenza e domicilio fiscale

Molto spesso si tende a confondere il concetto di residenza con quello di domicilio, per non parlare delle difficoltà  a comprendere il reale concetto di domicilio fiscale.

La differenza tra residenza e domicilio èspecificata dall’art.43 del Codice Civile, il quale chiarisce che la residenza è”il luogo in cui la persona ha la dimora abituale“, in altre parole il luogo in cui la persona risiede abitualmente, mentre il domicilio èil luogo in cui la persona “ha stabilito la sede principale dei suoi affari e interessi“.

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Pensione di anzianità 

La pensione di anzianità  èil trattamento previdenziale che si puಠottenere in anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia.

Dopo l’ultima riforma, quella entrata in vigore dal 1° luglio 2009, tuttavia, accedere a questa forma di trattamento previdenziale èdiventato pi๠difficile. A partire da questa data, infatti, èstato introdotto il cosiddetto meccanismo delle quote, in altre parole èpossibile ottenere la pensione di anzianità  solo se sommando gli anni di contributi all’età  anagrafica si raggiunge la quota prevista, fermo restando il requisito dei 35 anni di contributi.

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Lavorare sulle navi da crociera

Per lavorare sulle navi da crociera occorre avere senza dubbio una passione per i viaggi, perchè sebbene in questo caso non si sale a bordo per divertirsi ci si ritrova comunque in posti nuovi, lontano da casa e dai propri cari. Non èun caso, quindi, che questo sia un lavoro ricercato soprattutto dai giovani, anche se per poter svolgere mansioni importanti come comandante direttore e ufficiale di macchina o di coperta bisogna avere una certa esperienza.

Al di là  di questo le navi da crociera offrono diversi tipi di lavoro, si parte dal personale addetto alle camere, al ristorante e alle cucine, posizioni in relazione alle quali si richiede una formazione alberghiera.

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Colloquio di lavoro consigli

Un interessante servizio realizzato da Le Iene ha mostrato quali sono gli errori pi๠comuni che si commettono durante un colloquio di lavoro, comportamenti apparentemente banali e innocui ma che in realtà  hanno un’importanza determinante nella selezione del candidato.

A spiegare tramite esempi pratici quali sono gli errori da evitare sono stati gli addetti all’ufficio selezione di Adecco, a cui Le Iene hanno chiesto di cercare per loro un reporter televisivo.

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Fac simile lettera di licenziamento per giusta causa

In caso di licenziamento per giusta causa, intendendosi per tale una causa che non consente la prosecuzione neanche provvisoria del rapporto poichècomporta il venir meno del vincolo fiduciario, in capo al datore di lavoro non sussite l’obbligo di fornire il preavviso, nètantomeno quello di corrispondere al lavoratore l’indennità  di mancato preavviso.

Il licenziamento deve essere notificato mediante apposita lettera di licenziamento, èinfatti assolutamente inefficace il licenziamento orale. Di seguito un esempio di lettera di licenziamento per giusta causa.

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Contributi figurativi maternità 

L’accredito dei contributi figurativi, in base a quanto stabilito dalla riforma Amato del 1992, avviene anche in relazione ai periodi per i quali èprevista l’assenza obbligatoria della lavoratrice per maternità , ossia nei due mesi precedenti alla data presunta del parto e nei tre mesi successivi.

Il periodo di astensione facoltativa èallo stesso modo coperto da contribuzione figurativa con valore pari alla media delle retribuzioni settimanali percepite in costanza di lavoro nel corso dell’anno solare in cui si colloca l’assenza dal lavoro.

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Offerte di lavoro Nestlè 2011

Nestlà¨, gruppo svizzero leader nel settore alimentare, èalla ricerca di giovani laureati da inserire nelle sue sedi di Milano, Moretta (Cuneo) e Parma. In tutti i casi èprevisto un inserimento mediante uno stage di sei mesi.

Per le strutture di Moretta (Cuneo), in particolare, si ricercano neo-laureati in Economia Aziendale / Scienze Amministrative per la funzione di Amministrazione / Contabilità  (Rif. AMM MORETTA). Per le strutture di Parma, invece, si ricercano neo-laureati in Economia / Trade Marketing per la funzione di GD Forecaster (Rif. G.D.F.).

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Licenziamento per giusta causa

In base a quanto stabilito dall’art. 2119 del Codice Civile, il datore di lavoro puಠrecedere dal rapporto di lavoro senza obbligo di preavviso nel caso in cui sussista giusta causa, ossia una causa che non consente la prosecuzione neanche provvisoria del rapporto lavorativo in quanto comporta il venir meno il vincolo fiduciario tra i due soggetti.

La violazione del rapporto fiduciario deve essere verificata caso per caso e prendendo in considerazione diversi elementi, tra cui la qualità  del rapporto tra le parti e il grado di fiducia che lo caratterizza, la posizione occupata dal lavoratore e l’intensità  dell’elemento intenzionale.

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Contributi figurativi

I contributi figurativi sono quei contributi che vengono riconosciuti al lavoratore in alcuni casi di sospensione della carriera lavorativa e senza che sussista alcun onere finanziario a suo carico.

I contributi figurativi sono utili sia ai fine del raggiungimento del diritto alla pensione sia ai fini dell’entità  del relativo assegno, anche se esistono delle eccezioni. Per la pensione di anzianità , infatti, i contributi accreditati per disoccupazione indennizzata e malattia generica vengono considerati solo ai fini della determinazione della misura della pensione e non anche ai fini del computo dei 35 anni.

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Risarcimento demansionamento o dequalificazione

L’art. 2103 del Codice Civile sancisce l’illegittimità  dell’assegnazione di mansioni inferiori da parte del datore di lavoro nei confronti del lavoratore. Qualora il datore di lavoro agisca in violazione di questa norma, infatti, il lavoratore puಠrifiutarsi di compiere la prestazione senza dar luogo al cosiddetto “sciopero delle mansioni“, inoltre èlegittimato a ricevere un risarcimento del danno e a presentare dimissioni per giusta causa.

La Corte di Cassazione, tuttavia, con la sentenza n. 5237 del 4 marzo 2011 ha stabilito che in caso di demansionamento o dequalificazione professionale, il riconoscimento del diritto del lavoratore al risarcimento del danno professionale, biologico o esistenziale non ricorre automaticamente.

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