Studi di settore periodo imposta 2011

Via libera, a valere sul periodo di imposta 2011, a ben 69 tipologie di studi di settore che, soggetti alla revisione triennale, fanno parte dei comparti legati alle attività  professionali, alle manifatture, ai servizi ed al commercio.

A darne notizia èstato FiscoOggi.it, il Quotidiano Telematico dell’Agenzia delle Entrate, dopo che sugli studi di settore èarrivato il via libera da parte del Mef, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, nonchè la pubblicazione degli stessi, attraverso quattro appositi decreti, uno per comparto, sulla Gazzetta Ufficiale.

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Software comunicazioni studi di settore Unico 2011

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate da poche ore èa disposizione dei contribuenti il software mediante il quale potranno essere inviate all’Amministrazione finanziaria informazioni o elementi giustificativi in merito a situazioni di non congruità  risultanti dall’applicazione degli studi di settore per l’anno di imposta 2010.

Lo stesso software puಠinoltre essere utilizzato, sempre in relazione all’anno di imposta 2010, per l‘invio di informazioni utili a determinare la sussistenza di cause di inapplicabilità  o di esclusione.

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Sanzioni studi di settore dopo manovra finanziaria 2011

Tra le novità  previste dal nuovo testo della manovra finanziaria 2011-2014 figura anche un inasprimento delle sanzioni nei confronti dei soggetti che effettuano errori nella compilazione degli studi di settore, una misura che ha come scopo principale quello di rendere quanto pi๠efficace possibile la lotta all’evasione fiscale.

In caso di mancata presentazione del modello relativo agli studi di settore èprevista una sanzione amministrativa pari a 2.065 euro, ossia superiore del 10% rispetto alla sanzione già  prevista per questa ipotesi.

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Software controllo studi di settore e parametri Unico 2011

L’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile sul suo sito internet il software che consente ai contribuenti interessati dagli studi di settore di verificare, attraverso una procedura di controllo telematica, la concordanza tra i dati inseriti nel modello e negli eventuali allegati con le specifiche tecniche di Gerico 2011 e con quelle relative ai controlli telematici.

Tale procedura, infatti, mediante appositi messaggi di errore evidenzia le eventuali anomalie e discordanze, consentendo quindi al contribuente di correggerli prima di inviare la dichiarazione.

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Retroattività  parametri e studi di settore

In tema di studi di settore la Corte di Cassazione con la sentenza n. 12786 del 10 giugno ha stabilito la legittimità  dell’applicazione retroattiva degli strumenti pi๠evoluti, sottolineando come i parametri utilizzati costituiscono una procedura di accertamento unitaria e che risulta essere il frutto di continue evoluzioni volte a migliorare tali strumenti.

Ne deriva, quindi, che l’applicazione dello strumento pi๠recente garantisce maggiore affidabilità  del risultato a cui si ègiunti.

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Obbligo del contraddittorio per redditometro

Partirà  da marzo il cosiddetto redditometro, ossia la nuova forma di accertamento basata su uno specifico software che verificherà  la congruenza tra il reddito dichiarato dal contribuente e le spese da lui stesso sostenute.

Una delle particolarità  di questa nuova forma di accertamento definito “sintetico” èche la normativa prevede l’obbligo del contraddittorio, in altre parole èobbligatorio instaurare il contraddittorio prima dell’atto di rettifica, contrariamente alla precedente disciplina che prevedeva la facoltà  del contribuente di giustificare l’incongruenza tra reddito dichiarato e spese sostenute.

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Come funziona il redditometro

Il redditometro prenderà  il via a marzo 2011, ma come funziona questo nuovo strumento volto a combattere l’evasione fiscale?

Per prima cosa ciascun contribuente verrà  collocato in una delle trenta classi disponibili sulla base dell’ammontare del proprio reddito e di altri fattori determinanti. Ad assegnare il contribuente ad una delle classi previste sarà  uno specifico software capace di intrecciare dati soggettivi, dati territoriali e la capacità  contributiva del soggetto, per poi confrontarli con un campione di riferimento. Lo stesso software, inoltre, calcolerà  anche dei coefficienti che valorizzano in maniera analitica la posizione del contribuente.

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Inviare online segnalazioni Studi di settore Unico 2010

Da lunedଠ15 novembre e fino alla fine di gennaio 2011, i contribuenti potranno usufruire della già  annunciata applicazione online che consentirà  loro di trasmettere informazioni destinate a giustificare la non congruenza e la non coerenza ai relativi studi di settore per quanto riguarda l’anno di imposta 2009, ossia in relazione ai dati riportati sul modello Unico 2010.

L’obiettivo di questo progetto èquello di andare a creare un canale di contatto e di collaborazione tra l’amministrazione finanziaria e i contribuenti, da utilizzare anche oltre il termine previsto per la dichiarazione dei redditi, proprio come in questo caso.

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Studio di settore ‘federalista’ per abbigliamento e pelletteria

I tecnici dell’Agenzia delle Entrate hanno anticipato il contenuto dello studio di settore VM05U, concernente una grande pluralità  di attività : il commercio al dettaglio di capi d’abbigliamento, biancheria, cravatte, ombrelli, guanti, calzature, pelletteria e altri articoli.

Il D.L. 112/2008, nel ridisegnare le caratteristiche e le funzioni degli studi di settore, stabilଠche essi avrebbero dovuto essere in futuro costruiti su base federalista: in altre parole, il peso di elementi e condizioni tipiche delle diverse aree geografiche avrebbe dovuto divenire determinante nel calcolare le soglie di congruità , anzichè mantenersi uno fra i tanti elementi considerati.

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Prato la pi๠colpita dalla crisi

Andando a fondo nei dati diffusi dal Dipartimento delle Finanze tratti dall’elaborazione degli studi di settore del 2009 (riferiti al periodo d’imposta 2008), si possono verificare gli effetti dei primi venti della crisi globale sul nostro Paese.
Analizzando le dinamiche dei territori, scopriamo che sono il Centro e il Nord-Est ad aver sofferto di pià¹, mentre il Nord-Ovest e il Mezzogiorno sono rimasti nel complesso quasi immuni (sebbene nel 2009 le cose siano poi andate presumibilmente in modo diverso e pi๠drammatico per tutti).

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Studi di settore 2009, i risultati

Il Dipartimento delle Finanze ha pubblicato i risultati statistici che sono risultati dagli studi di settore presentati nel 2009 (e riferiti al periodo d’imposta 2008).
Due sono i fattori che hanno inciso su questi risultati: l’avvento della crisi globale, che ha iniziato ad interessare le imprese italiane proprio negli ultimi mesi del 2008, e la nascita del regime contabile dei contribuenti minimi, in vigore dal primo gennaio di quell’anno.

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Studi di settore 2010: come comportarsi

In questi giorni, i contribuenti italiani tenuti a sottoporsi alle forche caudine degli studi di settore si stanno confrontando con i calcoli elaborati dal software Gerico.
“Il Sole 24 Ore” suggerisce il percorso logico che devono seguire i contribuenti nel confrontarsi con lo spauracchio degli studi di settore.

Innanzitutto, va ricordato come siano stati elaborati dettagliati e notevoli correttivi che tengono conto della crisi che ha investito nel 2009 pressochè ogni ambito economico: per questo motivo, anche risultati reddituali che una volta avrebbero portato a risultati di incongruità , nel 2010 possono consentire ai contribuenti di mettersi al riparo.

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Proroga di venti giorni per i versamenti 2010

Come ampiamente previsto, anche quest’anno (come già  nel 2007 e nel 2009) èstata concessa una proroga per i principali versamenti fiscali.

Tutto deriva dai famosi correttivi anti-crisi apportati agli studi di settore, la cui lunga elaborazione ha fatto slittare alla fine di maggio la pubblicazione del software Gerico.

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Industria manifatturiera, fatturato crollato del 20%

Nel corso del 2009, il fatturato delle imprese italiane operanti nel settore manifatturiero èsceso mediamente del 20%. Il dato, a dir poco preoccupante, èstato diffuso dalla Confederazione Nazionale dell’Artigianato (CNA), che lo ha ricavato dagli studi di settore.

La CNA, infatti, insieme ad altre associazioni èstata chiamata a partecipare alla realizzazione dei nuovi studi di settore (di cui si attende ancora la pubblicazione definitiva).

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Studi di settore, duecentomila avvertimenti per i contribuenti

Anche quest’anno, come nei due precedenti, si rinnova l’appuntamento con quella che èormai divenuta una tradizione primaverile consolidata dell’Agenzia delle Entrate: gli avvertimenti ad una certa fascia di contribuenti.

Si tratta delle società , degli imprenditori individuali e dei liberi professionisti che negli anni precedenti hanno presentato anomalie e stranezze contabili di varia natura rilevate dal software Gerico analizzando i dati comunicati nel modello degli studi di settore.

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