
Il D.L. 112/2008, nel ridisegnare le caratteristiche e le funzioni degli studi di settore, stabilì che essi avrebbero dovuto essere in futuro costruiti su base federalista: in altre parole, il peso di elementi e condizioni tipiche delle diverse aree geografiche avrebbe dovuto divenire determinante nel calcolare le soglie di congruità , anziché mantenersi uno fra i tanti elementi considerati.
Tutto ciò comporta, ovviamente, un grande lavoro a stretto contatto con le rappresentanze locali delle associazioni di categoria e degli ordini professionali; ma questo grande lavoro, a poco a poco, sta portando i suoi frutti. È già stato approvato lo studio UG69U, riferito al settore delle costruzioni, e adesso è quasi pronto VM05U, che sarà messo a punto definitivamente entro il mese prossimo.
I contribuenti interessati vengono ripartiti in venti cluster (e, cioè, raggruppamenti statisticamente omogenei) e le funzioni di regressione, determinate su base regionale, sono addirittura 317, a garantire sufficiente differenziazione fra le diverse località .
Come in ogni revisione degli studi di settore già vigenti, anche l’evoluzione che interessa lo studio dei negozi di abbigliamento e calzature adotta una serie di modifiche e miglioramenti rispetto alla versione precedente. Fra l’altro, vengono introdotti come correttivi fondamentali dei ricavi calcolati dal software Gerico anche la presenza di vendite promozionali e di fine stagione.
Ma ancor più interessante è la considerazione della presenza nelle vicinanze di uno dei ventitre outlet aperti sul territorio nazionale: quanto più la sede del negozio interessato è vicina ad un outlet, tanto minori saranno i ricavi “congrui†calcolati da Gerico.
Fonte: Italia Oggi