Trasferimento del lavoratore con handicap senza il suo consenso

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Il datore di lavoro èlegittimato a procedere al trasferimento di un suo dipendente, invalido a seguito di un infortunio sul lavoro, anche senza il consenso di quest’ultimo.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 10338 del 3 maggio 2013, con la quale èstato respinto il ricorso proposto dal lavoratore avverso la sentenza della Corte d’Appello, che aveva giudicato legittimo il trasferimento del lavoratore in quanto egli non rientrava nella categoria prevista dalla legge n. 104/1992.

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Flessibilità  del congedo di maternità 

maternità 

La lavoratrice dipendente in stato di gravidanza puಠchiedere la cosiddetta flessibilità  del congedo di maternità , in altre parole puಠchiedere di fruire dei cinque mesi di congedo di maternità  astenendosi dallo svolgimento della prestazione lavorativa un mese prima e quattro mesi dopo il parto, anzichèdue mesi prima e tre mesi dopo il parto.

Per poter esercitare tale facoltà , tuttavia, èrichiesto il certificato rilasciato da un ginecologo del servizio sanitario nazionale, o con esso convenzionato, che attesti l’assenza di rischi derivanti da tale opzione per la salute della gestante e del nascituro.

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Modifiche alla riforma Fornero annunciate da Giovannini

Giovannini

La tanto discussa, e spesso anche odiata, riforma del lavoro dell’ex ministro Fornero sembra avere i giorni contati.

Il nuovo ministro del Welfare, Enrico Giovannini, ha infatti annunciato l’intenzione di modificare la Legge 92/2012 a meno di un anno dalla sua entrata in vigore. Non èancora chiaro quali sono nello specifico le misure introdotte dalla riforma Fornero che Giovannini ha intenzione di eliminare o modificare, il nuovo ministro si èinfatti limitato ad affermare che tale riforma èadatta ad un’economia in crescita e non ad una fase recessiva come quella che sta attraversando l’Italia.

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Contributo addizionale e contratto di somministrazione

prelievo contratto a termine

Il Ministero del Lavoro con interpello n. 15 dello scorso 17 aprile ha fornito alcuni chiarimenti riguardo al contributo addizionale pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali da applicare ai contratti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato, in virt๠di quanto previsto dalla riforma del lavoro.

In particolare, al Ministero èstato chiesto se tale contributo debba o meno essere applicato anche con riferimento ai lavoratori somministrati con contratto di lavoro a tempo determinato, nonchè ai lavoratori somministrati in mobilità  assunti con contratto di lavoro a termine, andando cosଠa riconprendere tali ipotesi nei casi di esenzione previsti dal comma 29, lett. b) dell’art.2 della Legge n. 92/2012.

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Limiti del contratto a termine non si applicano alla somministrazione

Contratto progetto

La Corte di Giustizia Europea lo scoso 11 aprile èintervenuta sulle differenze tra il contratto a tempo determinato e il contratto di somministrazione, affermando che si tratta di due fattispecie contrattuali regolate da differenti previsioni normative e che quindi le norme relative al contratto di lavoro a termine non possono essere applicate ad un contratto di somministrazione avvalendosi della disciplina delle proroghe.

Nel caso in esame, in particolare, èstata giudicata la controversia riguardante un lavoratore impiegato come portalettere presso Poste Italiane con tre successivi contratti a tempo determinato, sulla base di contratto di somministrazione di lavoro a tempo determinato concluso tra la Obiettivo Lavoro e Poste Italiane.

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Mancata fruizione riposo settimanale e risarcimento danni

La normativa attualmente in vigore prevede il diritto del lavoratore dipendente a fruire di un giorno di riposo settimanale dopo sei giorni consecutivi di lavoro, al fine di consentire un recupero delle energie psico-fisiche.

Trattandosi di un diritto garantito, in quanto indicato oltre che nell’art. 2109 del codice civile anche nell’art. 36 della Costituzione, esso non puಠessere negato nè tanto meno essere oggetto di modifica tramite clausole contrattuali, che risulterebbero quindi nulle.

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Scatti di anzianità  anche ai docenti precari

Anche i docenti precari hanno diritto agli scatti di anzianità . A stabilirlo èstata la sentenza della Corte d’Appello di Torino n. 205 del 14 febbraio 2013, che senza dubbio andrà  a costituire un precedente importante per i numerosi docenti precari delle scuole italiane.

Nel caso specifico, in particolare, i giudici hanno rigettato il ricorso presentato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università  e della Ricerca, pronunciandosi invece a favore di un docente di scuola elementare impiegato attraverso diversi contratti di durata annuale e che era riuscito ad ottenere il pagamento degli scatti di anzianità  che avrebbe percepito se fosse stato assunto a ruolo.

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Detassazione premi produttività  2013

Il Dpcm del 22 gennaio 2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo 2013, contiene le modalità  attuative delle agevolazioni fiscali per l’incremento della produttività  del lavoro relativamente al periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2013.

Tali agevolazioni, ricordiamo, sono state introdotte dal Dl 93/2008 al fine di sostenere e incentivare la produttività  delle imprese e per l’anno in corso sono state confermate dalla legge di stabilità  (legge 228/2012) nel limite massimo di 950 milioni di euro. Esse si riferiscono alle somme corrisposte in esecuzione di accordi e contratti riguardanti l’aumento della redditività  aziendale.

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Prescrizione stipendio dopo la riforma del lavoro

In tema di prescrizione del diritto alla retribuzione, nel 1996 la Corte Costituzionale ha stabilito che il termine decorre dalla fine del rapporto di lavoro, onde evitare che il dipendente non eserciti tale diritto per il timore di subire ritorsioni da parte del suo datore di lavoro.

Sia la Corte Costituzione che la Corte di Cassazione hanno perಠstabilito che il principio della decorrenza della prescizione del diritto alla retribuzione dalla fine del rapporto di lavoro non si applica alle aziende con pi๠di 15 dipendenti, in quanto in tal caso l’art.18 dello statuto dei lavoratori prevede la reintegrazione del dipendente in caso di licenziamento ingiustificato.

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Presunzione false partite Iva rinviata al 2014

La presunzione sulle false partite Iva introdotta dalla riforma Fornero èstata rinviata alla seconda metà  del 2014. Tale rinvio si ricava dalla circolare 15/2013 dell’Inail, nella quale vengono illustrate le novità  della legge 92/2012 sulla presunzione di lavoro a progetto per le partite Iva con monocommittenza.

Le nuove norme introdotte al riguardo dalla riforma del mercato del lavoro, infatti, saranno operative a partire dal 18 luglio 2014 esclusivamente con riferimento alle vecchie partite Iva monocomittenti, cioègià  attive al 18 luglio 2012, data di entrata in vigore della riforma.

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inail

Minimali premi Inail 2013

L’Inail con la circolare 14/2013 ha comunicato i limiti minimi di retribuzione imponibile giornaliera per il calcolo dei premi assicurativi durante il 2013.

Nella circolare l’istituto ricorda anzitutto che tutti i contributi e i premi devono essere calcolati su un cosiddetto “minimale”, cioèsu un limite minimo di retribuzione giornaliera, anche nel caso in cui la retribuzione effettivamente percepita dall’avente diritto sia inferiore rispetto a tale soglia.

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Contratto di somministrazione a termine senza causale

E’ stato finalmente firmato il decreto attuativo della norma contenuta nel decreto legislativo 24/2012 che, nel recepire la direttiva comunitaria 104/2008, prevede la possibilità  di stipulare un contratto di somministrazione a tempo determinato, con riferimento alla categoria dei lavoratori svantaggiati, senza la necessità  di indicare la causale che giustifica l’apposizione di un termine.

In altre parole, dunque, in tal caso il termine apposto al contratto sarà  valido anche qualora non dovessero essere indicate le esigenze di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo necessarie negli altri casi in cui viene stipulato un contratto di lavoro a tempo determinato.

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Contributi gestione separata Inps oltre il massimale sono inutili

L’Inps con il messaggio 4350/2013, in risposta ad un quesito, ha affermato che i contributi versati alla gestione separata Inps oltre il massimale previsto sono inutili, non potendo essere in alcun modo utilizzati ai fini pensionistici. In tale caso, dunque, l’unica soluzione èquella di provvedere al rimborso della quota eccedente di contributi versata.

L’istituto di previdenza sociale, in particolare, ha risposto ad un quesito riguardante un amministratore di società  iscritto alla gestione separata nei cui confronti, in relazione agli anni 2011 e 2012, la società  ha versato contributi sull’intero compenso, superando cosଠil massimale annuo, trovando perಠsull’estratto conto Inps un accredito contributivo ridotto rispetto all’ammontare del versamento e pari al massimale contributivo.

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Nulla osta lavoratori stagionali stranieri

Il Ministero dell’Interno con apposita nota ha comunicato che a partire da domani, 20 marzo 2013, dalle ore 8:00 sarà  disponibile per la compilazione il modulo C riguardante le istanze di nulla osta previste dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri datato 15 febbraio 2013 in merito alla programmazione dei flussi d’ingresso per lavoro stagionale, quantificati per il 2013 in 30.000 ingressi complessivi.

L’invio delle istanze sarà  possibile a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del suddetto decreto sulla Gazzetta Ufficiale, mentre il modulo C sarà  disponibile fino al 31 dicembre 2013.

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maternità, cerfiticato di gravidanza

Congedo di paternità  e parto gemellare

L’Inps con la circolare n. 40/2013 ha fornito alcune delucidazioni in merito alla fruizione del congedo di paternità  in caso di parto gemellare.

Al riguardo, in particolare, l’istituto di previdenza sociale ha spiegato che nel caso di parto plurimo non subisce alcuna variazione sia la durata del congedo di paternità  obbligatorio che la durata del congedo di paternità  facoltativo, sulla scia di quanto già  previsto per l’astenzione obbligatoria della lavoratrice madre.

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