Differenza tra giusta causa e giustificato motivo

Con la locuzione giusta causa la legge identifica un comportamento talmente grave da giustificare l’immediata interruzione del rapporto di lavoro e l’impossibilità  di proseguirlo anche solo limitatamente al periodo di preavviso, in quanto risulta venuto meno il vincolo fiduciario tra il datore di lavoro e il dipendente.

Il venir meno di tale vincolo fiduciario puಠessere determinato da diversi comportamenti del lavoratore, ad esempio costituiscono ipotesi di licenziamento per giusta causa il continuo e ingiustificato rifiuto ad eseguire la prestazione lavorativa, il danneggiamento o la sottrazione di apparecchiature di lavoro e la violazione degli obblighi di diligenza e obbedienza sanciti all’art. 2104 del Codice Civile.

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Dimissioni in gravidanza

Il Dlgs n. 151/2001 prevede che le lavoratrici non possono essere licenziate nel periodo che va dall’inizio della gravidanza fino al compimento di un anno di vita del bambino, salvo alcune ipotesi particolari (colpa grave, cessazione dell’attività , ultimazione della prestazione e esito negativo della prova).

Nel suddetto periodo, tuttavia, la lavoratrice èlibera di licenziarsi presentando al datore di lavoro la consueta lettera di dimissioni, anche se in questo caso affinchè la risoluzione del rapporto di lavoro venga attuata ènecessario che tali dimissioni vengano convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del Lavoro competente per territorio.

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Lavori pi๠stressanti e deprimenti

Lavorare per diverse ore al giorno in un ambiente in cui non ci si sente a proprio agio o in cui non si ècostantemente motivati puಠessere fonte di stress e nei casi pi๠gravi sfociare in una vera e propria depressione.

I fattori che incidono in maniera negativa sulla serenità  del lavoratore nell’ambiente di lavoro sono tantissimi e di diversa natura. Tuttavia, a prescindere dai casi particolari in cui incidono soprattutto fattori di carattere personale, la rivista Health ha individuato i dieci lavori che, in generale, sono pi๠propensi a causare stati deprimenti.

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Licenziamento per violazione divieto di concorrenza

La Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 8969 del 19 aprile 2011 ha stabilito che affinchèun licenziamento per violazione del divieto di concorrenza sia valido ènecessario che il datore di lavoro fornisca la prova di tale violazione, ossia prova dello svolgimento da parte del lavoratore della trattazione di affari per conto proprio o di terzi e del carattere concorrenziale di tale attività  imprenditoriale.

Nel caso in cui il datore di lavoro non fornisce prova della trattazione di affari per conto proprio o di terzi, oppure manca la prova del carattere concorrenziale di tale attività  o ancora, pur in presenza della dimostrazione dello svolgimento da parte del lavoratore di un’attività  concorrenziale questa risulta essere stata svolta in una realtà  territoriale distante, il licenziamento risulta illegittimo.

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Attestazione regolarità  fiscale esente da bollo

L’Agenzia delle Entrate con la risoluzione 50/E del 22 aprile ha chiarito che sono esenti da bollo le richieste avanzate da enti privati che svolgono attività  di natura pubblicistica e destinate ad accertare la regolarità  fiscale dei partecipanti a gare d’appalto, cosଠcome pure èsente da questo tipo di onere la conseguente documentazione fornita dall’amministrazione finanziaria.

Con la stessa risoluzione l’Agenzia ha anche chiarito che la documentazione fornita a seguito di tale richiesta non èun certificato, in quanto non certifica stati, qualità  o fatti del soggetto a cui si riferisce ma attesta solo la corrispondenza tra le informazioni del richiedente e le informazioni contenute nelle banche dati dell’Agenzia.

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Novità  permessi e congedi parentali

Il Consiglio dei Ministri la scorsa settimana ha apportato una serie di modifiche alla normativa relativa ai congedi parentali e maternità , nonchèalla disciplina relativa ai permessi per prestare assistenza ad un familiare con disabilità  grave.

Riguardo a quest’ultima ipotesi, in particolare, la modifica alla normativa vigente prevede che il lavoratore dipendente che intende assistere un familiare portatore di handicap che si trova ad una distanza di almeno 150 km dal luogo in cui il lavoratore stesso risiede, dovrà  provare di aver percorso il tragitto per fornire assistenza al familiare, esibendo i relativi titoli di viaggio o altro tipo di documentazione idonea a fornire prova del tragitto percorso.

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Congedo di maternità  e interruzione della gravidanza

Con il messaggio n. 9042 del 18 aprile 2011, l’Inps ha fornito alcuni chiarimenti in merito al riconoscimento del congedo di maternità  e del relativo trattamento economico in caso di interruzione della gravidanza spontanea o terapeutica.

L’istituto di previdenza sociale, in particolare, ha chiarito che il congedo di maternità  e il relativo trattamento economico che ne deriva spetta solo nel caso in cui l’interruzione della gravidanza avviene a partire dal 180° giorno dopo l’inizio della gestazione, individuato mediante un calcolo a ritroso di trecento giorni dalla data presunta del parto.

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Detrazione adozione a distanza e beneficenza

La legge n.80 del 2005 prevede la possibilità  di portare in dichiarazione le adozioni a distanza e le erogazioni benefiche. La norma, in particolare, prevede tre tipologie di agevolazioni fiscali che non possono perಠessere cumulate, ne deriva quindi che spetta al contribuente scegliere quella pi๠conveniente sulla base del reddito e della quota fiscale.

La prima opzione offerta al contribuente consiste nella possibilità  di dedurre l’importo versato per la donazione dal proprio reddito in misura non superiore al 10% del reddito dichiarato e nella misura massima di 70.000 euro l’anno.

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Opportunità  di lavoro energie rinnovabili

Nella giornata in cui si celebra il Giorno della Terra non si puಠnon parlare di energie rinnovabili e delle numerose opportunità  che queste forme di energia alternative offrono sia dal punto di vista della tutela dell’integrità  dell’ambiente che da quello dello sviluppo economico del nostro paese e quindi, di riflesso, del loro impatto positivo sull’occupazione in Italia.

Dopo il disastro nucleare di Fukushima e lo stop al nucleare arrivato dal governo, sono infatti attese delle misure a sostegno delle energie rinnovabili sia dai singoli governi che dall’Unione europea e che, uniti agli investimenti già  in programma, dovrebbero incrementare il numero di posti di lavoro in questo settore.

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Quando conviene la cedolare secca

Dal 2011 i proprietari di immobili ad uno abitativo possono scegliere di tassare i redditi derivanti da locazione alla cosiddetta cedolare secca. Scegliendo questa opzione, in particolare, la tassazione non avviene mediante l’applicazione delle ordinarie imposte sui redditi con aliquote marginali crescenti fino al 43% ma mediante un’imposta sostitutiva che èpari al 19% del canone di locazione per i contratti a canone concordato e al 21% del canone di affitto per gli altri tipi di contratti.

Alla luce della possibilità  di optare per questa nuova tassazione, dunque, i proprietari di immobili in locazione si chiedono quando conviene optare per la cedolare secca sugli affitti.

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Agevolazioni fiscali cooperative

Il fisco riconosce talune agevolazioni fiscali alle cooperative a mutualità  prevalente, ossia a quelle cooperative il cui statuto prevede il divieto di distribuzione di dividendi per un ammontare complessivo superiore all’interesse legale riferito al capitale effettivamente versato; il divieto di distribuzione delle riserve fra i soci; la devoluzione in caso di scioglimento della società  del patrimonio sociale a scopi di pubblica utilità .

Le cooperative sociali e i loro consorzi, in particolare, beneficiano per le somme di denaro destinate a riserve indivisibili dell’esenzione piena dalle imposte sul reddito prevista dall’articolo 12 della legge 904/1977, nonchèdelle esenzioni previste dal titolo III del Dpr 601/1973 (articolo 10 e seguenti).

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Riconoscimento titoli di studio esteri in Italia

La legge prevede per i cittadini membri dell’Unione europea e per i rifugiati politici la possibilità  di chiedere il riconoscimento in Italia dei titoli di studio conseguiti all’estero.

La normativa contenuta nella legge n.148 del 2002, in particolare, prevede che l’equipollenza puಠessere riconosciuta per i seguenti titoli di studio: attestato conclusivo del ciclo di istruzione primaria (in questo caso l’interessato deve aver frequentato almeno cinque anni di scuola elementare), licenza secondaria di primo grado (in questo caso il soggetto richiedente deve aver frequentato complessivamente almeno otto anni di scuola), qualifica professionale e diploma di istruzione secondaria di secondo grado.

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Calcolo Ici

L’Ici èun’imposta comunale che deve essere corrisposta dai proprietari o dai titolari di un diritto reale di godimento su immobili diversi dall’abitazione principale, su terreni agricoli e su aree fabbricabili.

L’Ici viene pagata per l’anno in corso, per cui il pagamento della prima rata deve essere effettuato entro il 16 giugno, mentre il saldo finale deve essere versato entro il 16 dicembre. Ma come si calcola l’ammontare dell’imposta dovuta?

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Fatturato e-commerce 2010 in Italia supera 14 miliardi

Il commercio elettronico in Italia ha registrato nel 2010 una crescita a due cifre, un ottimo risultato conseguito grazie ad una maggiore propensione degli italiani agli acquisti online e all’ingresso sul mercato nazionale di operatori internazionali di grande importanza come Amazon e Groupon.

Secondo un’indagine svolta da Casaleggio Associati, infatti, durante lo scorso anno l’e-commerce ha registrato una crescita del 43%, per un fatturato totale che ha superato i 14 miliardi di euro.

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Agevolazioni fiscali cooperative non concesse se manca prova mutualità 

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 8140 dell’11 aprile 2011 ha accolto il ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate e ha quindi stabilito che le agevolazioni fiscali previste possono essere riconosciute alle cooperative solo nel caso in cui queste abbiano presentato la dichiarazione dei redditi e abbiano provveduto ad una regolare tenuta delle scritture contabili, in quanto in caso contrario si verificano delle circostanze di gravità  tale da escludere il potere-dovere di vigilanza dell’amministrazione finanziaria sui requisiti di mutualità  delle cooperative, necessarie per fruire delle agevolazioni.

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