Come recuperare i soldi di una fattura non pagata

Come recuperare i soldi di una fattura non pagata

Capita sempre pi๠soventemente, molto probabilmente a causa dell’attuale nonchè insidiosa crisi economica, che i liberi professionisti, altrimenti e pi๠comunemente detti freelance, abbiano sempre maggiori difficoltà  a farsi pagare le fatture che emetterebbero alla conclusione di un qualsiasi rapporto lavorativo con una qualsiasi azienda.

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Aumento aliquota contributi partita Iva

Tra le novità  pi๠discusse contenute nel testo della riforma del lavoro figurano le modifiche apportate al sistema delle collaborazioni rese dai lavoratori con partita Iva, dietro cui molto spesso si nascondono veri e propri rapporti di lavoro subordinati.

Nonostante il fine della riforma sia quello di tutelare i lavoratori, in molti ritengono che le nuove norme sulle partite Iva mettono a rischio numerosi posti di lavoro, inoltre si tratta di un provvedimento di difficile attuazione, dal momento che non sono ancora chiari i criteri che faranno scattare la trasformazione della collaborazione resa in regime di lavoro autonomo in un’assunzione vera e propria.

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Detrazione fiscale leasing auto società  e liberi professionisti

Tra le spese detraibili per le imprese e i liberi professionisti titolari di partita Iva figurano anche gli interessi passivi pagati a fronte della stipula di un contratto di leasing per una o pi๠autovetture.

Per quanto riguarda le società  soggette a Ires, in base a quanto stabilito dall’articolo 96 del Tuir, la detrazione degli interessi passivi èlegata alla redditività  della gestione caratteristica dell’azienda e risulta pari al 30% del ROL (reddito operativo lordo).

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Aperture Partite Iva in calo rispetto a gennaio 2012

Calano notevolmente a febbraio 2012 le aperture di nuove partite Iva rispetto al precedente mese di gennaio. A rivelarlo sono i dati dell’Osservatorio sulle partite Iva del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, che registrano l’apertura di 55.434 nuove partite Iva nel mese di febbraio 2012, numero sostanzialmente simile a quello del corrispondente mese del 2011 (-0,64%), ma notevolmente in flessione rispetto al dato del gennaio 2012, con un decremento pari al 36,7%. Secondo lo stesso Osservatorio sulle partite Iva, comunque, quest’ultimo dato va considerato scarsamente significativo “vista la fisiologica concentrazione di nuove aperture nel mese di gennaio”.

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Detrazioni e deduzioni partita Iva

I liberi professionisti, i lavoratori autonomi, i rappresentanti e gli agenti titolari di partita Iva possono portare in detrazione i costi sostenuti per lo svolgimento della propria attività , ossia tutti quelli che sono strumentali ad essa.

Tra le spese deducibili e detraibili dal reddito imponibile del libero professionista titolare di partita Iva figurano anzitutto i costi sostenuti per l’apertura della partita Iva, ovvero i costi sostenuti per l’acquisto delle marche da bollo, le spese del commercialista e quelle sostenute per il disbrigo delle pratiche amministrative.

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Partite IVA e precariato

Partite IVA e precariato

Nonostante la riforma del lavoro del ministro Elsa Fornero sia stata criticata poichè mancante di strategie adeguate alla risoluzione della crisi economico-finanziaria, avendo previsto, a tal proposito, solamente l’abolizione dell’art. 18 cosଠda favorire i licenziamenti, purchè giustificati, per motivi economici, vi sarebbe da ammettere come abbia fatto moltissimo da punto di vista della tutela dei lavoratori e dell’abolizione di qualsiasi forma di precariato.

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Novità  lavoratori con partita Iva riforma del lavoro

Secondo una recente stima in Italia sono oltre cinque milioni i lavoratori titolari delle cosiddette “false partite Iva”, ossia coloro che alla condizione di disoccupati hanno preferito aprirsi una partita Iva figurando quindi come lavoratori autonomi allo scopo di costare meno alla propria azienda, dal momento che nella maggior parte dei casi il committente risulta essere sempre lo stesso.

Tra gli obiettivi perseguiti dal ministro Fornero attraverso la sua riforma del lavoro figura anche quello di scoraggiare questa pratica, considerata un abuso nei confronti del lavoratore.

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Aprire la partita Iva online

Nel momento in cui si decide di avviare una nuova attività  tra le prime cose da fare c’èsenza dubbio quella di aprire una partita Iva.

Grazie ad internet e al processo di telematizzazione posto in essere dai vari enti al fine di facilitare l’accesso ai servizi da parte dei cittadini èpossibile sbrigare questa pratica semplicemente, gratuitamente e comodamente seduti davanti al proprio computer, senza doversi recare di persona presso gli uffici preposti e fare delle interminabili code.

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Spese deducibili professionisti con partita Iva

I professionisti titolari di partita Iva hanno la possibilità  di dedurre diverse tipologie di spese sostenute nel corso del periodo di riferimento. A tal fine èbene conoscere prima quelle utili in tal senso, in modo tale da adoperarsi in tempo per chiedere e conservare la fattura o altro tipo di ricevuta che provi l’avvenuto acquisto del bene o del servizio.

Risulta quasi impossibile fornire un elenco esaustivo di tutte le spese per le quali il fisco concede uno sconto, tuttavia èpossibile stilare un elenco delle spese pi๠frequenti che vengono portate in deduzione dai professionisti titolari di partita Iva.

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Differenza tra impresa e società 

Nelle scorse ore abbiamo avuto modo di approfondire un argomento prettamente tecnico e abbiamo capito la differenza tra impresa e azienda. Se per alcuni queste differenze possono sembrare banali, per altri non lo sono ed èquindi utile affrontarli. Oggi andiamo a conoscere la differenza tra un’impresa e una società .

Abbiamo già  visto che l’impresa identifica l’attività  economica svolta dall’azienda utile per ottenere un profitto, la società  invece altro non èche un’aggregazione di due o pi๠persone o l’aggregazione di due o pi๠società  che hanno come scopo lo sviluppo di un’attività  imprenditoriale o imprenditoriale.

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Nuovo regime partita Iva contribuenti minimi

Il Decreto Legge n. 98 del 2011 prevede all’art. 27 due novità  che andranno a colpire la quasi totalità  dei contribuenti minimi. La prima riguarda l’eliminazione della possibilità  di ottenere l’esonero Iva sulle cessioni e prestazioni, mentre la seconda prevede il cumulo del guadagno annuo nell’Irpef e l’applicazione di un’aliquota marginale al posto della cosiddetta aliquota sostitutiva.

La normativa attualmente vigente, ricordiamo, prevede per i titolari di partita Iva e per i lavoratori autonomi che incassano meno di 30.000 euro all’anno la possibilità  di usufruire di una tassazione forfettaria del 20% comprensiva dell’Irpef e dei tributi locali e che elimina sia Iva che Irap.

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Obblighi fiscali Partita Iva

La Partita Iva ècomposta da 11 numeri volti ad identificare in maniera univoca un soggetto che esercita un’attività  rilevante ai fini dell’imposizione fiscale. I primi 7 numeri identificano il contribuente, i successivi 3 servono ad identificare il Codice dell’Ufficio delle Entrate e l’ultimo numero ha carattere di controllo.

Dopo aver visto quando conviene aprire la Partita Iva, esaminiamo quali sono gli obblighi fiscali che gravano su tutti i titolari di Partita Iva.

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Quando conviene aprire la partita Iva

Se si eliminano le aziende, i liberi professionisti appartenenti ad un Ordine professionale e gli artigiani, in Italia si contano circa 3,5 milioni di partite Iva che includono free lance, collaboratori, consulenti e numerosi dipendenti che per avere il lavoro sono stati “costretti” ad aprire una partita Iva.

In alcuni casi avere la partita Iva èobbligatorio, in altri casi aprila o non aprirla èindifferente. Ma quando èdavvero conveniente?

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Verifica partita iva

Nell’articolo precedente abbiamo visto i costi della partita iva, oggi andiamo invece a conoscere un’importante tool che ci permette di verificare se il codice della partita iva èrealmente esistente. Se la partita iva èitaliana èin genere abbastanza facile scoprire informazioni aggiuntive sull’azienda grazie anche ad una ricerca su internet.

Per chi lavora con aziende residenti in paesi appartenenti all’Unione Europea èdoverono andare a verificare se il codice fornito risulta realmente esistente.

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Costi partita iva

Molti alle prese con l’apertura di un’attività  non sanno che aprire la partita iva non comporta nessun costo. In realtà  tutte le spese arrivano di conseguenza all’apertura della partita iva. La partita iva altro non èche un codice numerico di 11 cifre pi๠il codice di Paese (IT per l’Italia) che identifica in maniera univoca un’azienda.

Le persone fisiche, oltre alla partita iva, devono inserire al momento della fatturazione anche il proprio codice fiscale.

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