
Il decreto Esodati non èstato pubblicato in GU











In attesa di conoscere con certezza in cosa consisterà la riforma, dalle pagine di CorrierEconomia arrivano alcune anticipazioni sul nuovo meccanismo pensionistico, le cui principali novità con ogni probabilità riguarderanno l’introduzione della flessibilità dell’età pensionabile e di un sistema contributivo per tutte le categorie di lavoratori, con premi e penalizzazioni a seconda dell’età in cui si decide di andare in pensione.

La risposta a questa domanda non puಠessere univoca poichè bisogna considerare con attenzione diversi aspetti. Tra questi il pi๠importante riguarda senza dubbio l’obiettivo che si intende raggiungere, ossia se il recupero degli anni spesi per studiare deve servire ad incrementare l’assegno mensile oppure ad accelerare i tempi del pensionamento.

Contro questa situazione, il ministero del Welfare ha appontato due strategie complementari: da un lato si intensificheranno i controlli (centomila sono quelli programmati per il 2010, su una platea complessiva di due milioni e mezzo di cittadini) e dall’altro si istituirà , a partire dal primo gennaio, una nuova procedura per il riconoscimento dell’invalidità (su cui torneremo nel prossimo articolo).

Poichè le pensioni sono calcolate sulla base di alcuni parametri di riferimento, fra i quali proprio la speranza di vita, èvidente che, a parità di condizioni, spalmare un dato importo per un arco temporale pi๠lungo comporta una riduzione dell’importo mensile.

Quello che forse non si sapeva ancora, e che èstato recentemente rivelato dalle statistiche diffuse dall’INPS, èche in termini relativi quest’aumento èmolto pi๠sensibile nel Mezzogiorno che nel resto d’Italia.