– età minima
– contribuzione minima (almeno 5 anni di contributi versati relativi ad effettivo lavoro)
– cessazione del rapporto di lavoro (i lavoratori autonomi possono presentare istanza di pensionamento e continuare a svolgere l’attività lavorativa) L’età minima varia dai 57 ai 65 anni, sia per le donne che per gli uomini; gli uomini vanno in pensione a 65 anni, le donne a 60, nel caso di lavoratori con invalidità dell’80% o non vedenti, questi potranno richiederla a 55 anni se donne e 60 anni se uomini.
E’ richiesta una contribuzione di almeno 20 anni (attività lavorativa, figurativa e da riscatti ricongiunti).
SISTEMA DI CALCOLO CONTRIBUTIVO: Attualmente il sistema di conteggio in vigore èbasato sulla globalità dei contributi versati, rivalutati all’andamento del p.i.l. (prodotto interno lordo).
SISTEMA DI CALCOLO RETRIBUTIVO: Metodo di conteggio basato sulle retribuzioni degli ultimi anni di lavoro (per lavoratori subordinati 10 anni, per lavoratori autonomi 15 anni). Puಠbeneficiarne anche colui che alla data del 31/12/95 poteva far valere almeno 18 anni di contribuzione.
SISTEMA DI CALCOLO MISTO: I soggetti che al 31/12/95 non avevano la facoltà di far valere una contribuzione di almeno 18 anni, il conteggio della pensione viene effettuato sulla base, sia del sistema contributivo che su retributivo.
La domanda di pensione puಠessere inoltrata direttamente all’Inps (i modelli potranno essere scaricati dal sito www.inps.it) o tramite un patronato (il servizio ègratuito).
Alla domanda dovranno essere allegati i seguenti documenti: Modd. CUD compilati dal datore di lavoro se questi anni non risultano sull’estratto conto. Mod. 01M/sost dell’anno in cui si inoltrerà la domanda Certificazioni di pagamento dei contributi se si tratta di lavoratore autonomo, domestico o relativi a versamenti volontari.