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Novità  riforma pensioni governo Monti

Tra le novità  del governo Monti su tasse, pensioni e lavoro figura la riforma delle pensioni a cui sta lavorando soprattutto Elsa Fornero, neo ministro del Welfare.

In attesa di conoscere con certezza in cosa consisterà  la riforma, dalle pagine di CorrierEconomia arrivano alcune anticipazioni sul nuovo meccanismo pensionistico, le cui principali novità  con ogni probabilità  riguarderanno l’introduzione della flessibilità  dell’età  pensionabile e di un sistema contributivo per tutte le categorie di lavoratori, con premi e penalizzazioni a seconda dell’età  in cui si decide di andare in pensione.

DEDUCIBILITà€ CONTRIBUTI VOLONTARI

Per quanto riguarda l’introduzione del cosiddetto sistema contributivo pro-rata, questa misura rappresenta senza dubbio un avvicinamento dei trattamenti tra le diverse categorie di lavoratori. In particolare la locuzione “pro-rata” sta a significare che il nuovo meccanismo riguarderà  tutti i lavoratori, a prescindere dal numero di anni di contributi accumulati al 31 dicembre del 1995, ma varrà  solo per i versamenti effettuati dal 1° gennaio 2012, circostanza che attenua in parte gli effetti negativi derivanti da questo nuovo sistema di calcolo, soprattutto per chi èmolto vicino all’età  pensionabile.

CONTRIBUTI VOLONTARI CASALINGHE

In merito all’età  flessibile, invece, stando alle prime indiscrezioni la riforma dovrebbe prevedere un innalzamento della fascia di età  pensionabile dai 57-65 anni ai 62-70 anni. In particolare chi sceglierà  di andare in pensione prima dei 62 anni subirà  una riduzione proporzionale dell’assegno mensile, mentre chi andrà  in pensione dopo i 65 anni subirà  una maggiorazione, sempre proporzionale, dell’assegno mensile.

Non èancora ben chiaro, invece, se rimarrà  intatta la possibilità  di andare in pensione dopo 40 anni di contributi, a prescindere dall’età . Le prime indiscrezioni vedono tale possibilità  solo a favore di determinate categorie di lavoratori.