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Possibilità  di prepensionamento in caso di doppio lavoro

Possibilità  di prepensionamento in caso di doppio lavoro

La riforma del sistema previdenziale presentata dai ministri dell’Economia e delle Finanze e del Lavoro e delle Politiche Sociali Mario Monti ed Elsa Fornero avrebbero creato confusione e scompiglio tra la popolazione italiana che, improvvisamente, si sarebbe ritrovata in una permanente condizione di incapacità  a calcolare i propri contributi nonchè a valutare le ipotesi, sempre pi๠lontane nel tempo in virt๠dell’allungamento dell’età  pensionabile previsto dal passaggio, definitivo ed irreversibile, al sistema previdenziale contributivo, del prepensionamento piuttosto che del pensionamento vero e proprio.

PENSIONI INDICIZZATE AL COSTO DELLA VITA

Gli italiani, insomma, non sarebbero pi๠grado di capire quando e se andranno in pensione e neppure, sebbene codesta questione sia assolutamente secondaria ai nostri scopi, a quanto mai potrebbe ammontare il proprio assegno pensionistico.

DIVIETO PAGAMENTO PENSIONI IN CONTANTI

La confusione, perfettamente legittima e assolutamente comprensibile se non addirittura condivisibile, aumenterebbe vistosamente nel caso in cui l’aspirante pensionato si ritrovi nella poco invidiabile condizione di svolgere due differenti lavori.

RIFORMA PENSIONI MANOVRA MONTI

Eppure, nonostante le modifiche al sistema previdenziale apportate dal Governo Monti, l’ipotesi del prepensionamento in caso di doppio lavoro, specialmente nell’evenienza in cui uno dei due possa venir classificato come lavoro usurante, permarrebbe intatta nell’ordinamento italiano purchè il lavoratore stesso si premuri, come specificato dalle circolari n. 4071 e 3844 del 2012 redatte e pubblicate dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, di presentare domanda di prepensionamento allo specifico ente previdenziale all’interno del quale i succitati requisiti sarebbero stati certificati.