Evasione fiscale in Italia, il tax gap al 30%

L’evasione fiscale e contributiva in Italia? Non èuna cifra bassa che si aggira intorno ai 110 miliardi di euro l’anno. 

àˆ quanto emerge dal discorso del Presidente della Commissione per la redazione della relazione “Relazione annuale sull’economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva”, Enrico Giovannini, durante l’audizione alla Commissione Bicamerale, illustrando i dati del triennio che fa riferimento agli anni che vanno dal 2012 al 2014.

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Foto | Marty Melville/Getty Images News/Getty Images

Che cos’è come funziona la tassazione reverse charge dell’IVA

Una delle proposte fiscali attualmente allo studio del governo consiste nell’introduzione della reverse charge, ovvero di un nuovo meccanismo di imposizione dell’IVA, l’imposta sul valore aggiunto, la principale tra le imposte indirette versate dai contribuenti. Vediamo quindi di capire meglio di che cosa si tgratta e come verrà  applicata questa misura che viene già  utilizzata in altri paesi. 

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I condoni fanno aumentare l’evasione fiscale

Niente pi๠condoni per il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Almeno se si vuole mettere un freno all’ evasione fiscale. Il Ministero ha infatti calcolato che dall’ Unità  di Italia ad oggi ci sono stati nel nostro paese pi๠di 80 condoni che hanno portato alla perdita di ingenti risorse da parte dello stato, mettendo in discussione anche la sua credibilità .

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POS obbligatorio – La posizione della Confesercenti e del Codacons

A partire dalla fine del mese di giugno 2014, tutti gli artigiani, i commercianti e i liberi professionisti, per effetto di una legge di recente emanata dal Governo, sono tenuti ad accettare i pagamenti elettronici per tutti gli importi superiori a 30 euro. Questo significa anche dotarsi obbligatoriamente del POS, il dispositivo che consente le transazioni effettuate con carte di credito e bancomat. 

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Risparmio fiscale non sanzionabile

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Il Governo Letta ha messo mano ad una delicata disciplina inerente il risparmio fiscale e l’abuso di diritto. In particolare èstato presentato e vagliato da parte del Consiglio dei Ministri il documento Destinazione Italia che si occupa della riforma del contenzioso tributario e della disciplina fiscale.

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evasione, concorso, rottamazione, agenzia delle entrate, spesometro 2017

Proroga spesometro comunicazione operazioni Iva

agenzia-entrate

E’ ufficiale la proroga della comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva per mezzo di Pos. Tale provvedimento era previsto nel contesto di applicazione dello spesometro, uno dei nuovi strumenti a disposizione dell’Agenzia delle Entrate per l’accertamento della evasione fiscale. Il nuovo strumento èstato infatti soggetto ad una ulteriore proroga, che in questo caso rinvia l’applicazione dello spesometro alla data del 31 gennaio 2014. Questo èciಠche èstato previsto secondo un recente provvedimento direttoriale dell’Agenzia delle Entrate emesso lo scorso 7 novembre 2013.

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Foto | Georges Gobet/AFP/Getty Images

Comunicazione spesometro 2014 pubblica amministrazione

Foto | Georges Gobet/AFP/Getty Images

Emergono delle importanti novità  per quanto riguarda uno dei nuovi strumenti per la lotta all’evasione fiscale: lo spesometro 2014.La pubblica amministrazione viene infatti esclusa dal fornire l’obbligo di comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva. Non saranno infatti soggette a tale obbligo le regioni e le province, ma anche i comuni e ovviamente tutti gli uffici di competenza dello Stato centrale.

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Foto | Tim Sloan/AFP/Getty Images

Comunicazione spesometro operazioni Iva effettuate per mezzo Pos

Foto | Tim Sloan/AFP/Getty Images
Foto | Tim Sloan/AFP/Getty Images

 

Entra nel vivo il nuovo sistema messo a punto dell’Agenzia delle Entrate per contrastare l’evasione fiscale. Al redditometro si èinfatti aggiunto il cosiddetto spesometro, dopo una serie di emendamenti apportati al decreto del Fare in ambito parlamentare. Adesso sono state approvate tutte le specifiche tecniche necessarie alla comunicazione delle operazioni rilevanti a fini Iva di importo pari o superiore a 3.600 euro. Ci si riferisce in particolare a tutte le spese il cui pagamento sia effettuato mediante sistema elettronico, ovvero attraverso i cosiddetti Pos che consentono l’utilizzo negli esercizi commerciali di carte di credito, carte di debito o di carte prepagate.

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