Foto | Sandra Mu/Getty Images News/Getty Images

Calcolo acconto cedolare secca dicembre 2013

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A seguito dell’introduzione della nuova aliquota ridotta sui canoni concordati, che èscesa fino al 15%, molti contribuenti e professionisti del settore hanno espresso i propri dubbi per quanto riguarda il calcolo dell’acconto della cedolare secca per il mese di dicembre 2013. Mancano infatti pochi giorni a questa scadenza fiscale e da tempo era atteso un chiarimento in merito, che adesso èarrivato proprio in via ufficiale da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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Scadenza versamento cedolare secca 2 dicembre 2013

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Si avvicina il termine ultimo per provvedere al versamento dell’acconto per l’anno 2013 dell’imposta sostitutiva della cedolare secca sugli affitti. Tutti coloro che sono soggetti ad adempiere a questa scadenza fiscale saranno infatti chiamati a provvedere al versamento entro il prossimo 2 dicembre 2013. Il pagamento avverrà , come sempre nel caso dei tributi, per mezzo di un modello F24.

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Quando si deve presentare il modello 69

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Il locatore di un immobile ad uso abitativo concesso in locazione che decide di optare per il regime della cedolare secca puಠessere chiamato a presentare il modello 69.

Ad esempio, tale modello deve essere obbligatoriamente compilato e presentato nel caso in cui il locatore decida di registrare un contratto di affitto e contestualmente di optare per il regime della cedolare secca, qualora tale adempimento non sia possibile attraverso il modello telematico Siria a fronte dei limiti di quest’ultimo.

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Imposta di registro per modifica contratto anche con cedolare secca

Qualora le parti contraenti di un contratto di locazione abbiano concordato una modifica del contratto stesso, ad esempio stabilendo una riduzione del canone di locazione, e desiderino registrare tale modifica, essi sono chiamati al versamento dell’imposta di registro anche nel caso in cui per tale contratto di affitto sia stata scelta l’opzione della cedolare secca.

Tale obbligo deriva dal fatto che la modificazione dell’accordo, determinando la riduzione della base imponibile, non comporta alcun obbligo di registrazione, semplicemente serve a dare a tale modifica data certa nei confronti di soggetti terzi. In quest’ottica, dunque, l’imposta di registro èda considerare come una sorta di corrispettivo per un servizio che viene chiesto volontariamente all’Agenzia delle Entrate.

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Novità  cedolare secca 2013

I ragionamenti e i calcoli finalizzati a verificare quando conviene la cedolare secca, fatti fino allo scorso anno dai proprietari di immobili destinati ad uso abitativo, a partire dal 2013 sembrano non avere pi๠senso.

In virt๠di quanto previsto dal comma 78 dell’articolo 4 della Legge 92/2012, infatti, a partire dal 1° gennaio 2013 lo sconto forfettario di cui il contribuente godeva in sede di dichiarazione dei redditi èstato abbassato dal 15% al 5% per i canoni di locazione assoggettabili ad Irpef. A fronte do cià², secondo gli esperti del settore, la cedolare secca a partire dal 2013 conviene a tutti i proprietari di immobili.

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Versamento acconto cedolare secca entro il 30 novembre 2012

Entro 30 novembre 2012 i proprietari di immobili ad uso abitativo concessi in locazione che hanno scelto di optare per la cedolare secca dovranno versare la seconda rata o l’unica rata di acconto per il 2012. Tale adempimento riguarda coloro che hanno presentato il modello Unico, dal momento che per chi ha utilizzato il modello 730 l’anticipo viene trattenuto direttamente dal sostituto d’imposta.

L’aliquota da applicare in questo caso èpari al 92%, in aumento rispetto all’85% pagato nel 2011. Chi ha già  pagato la prima rata di acconto (38%) entro il 9 luglio scorso, dunque, èchiamato a versare entro la fine di questo mese il restante 54%.

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Cedolare secca nel modello Unico 2012

I proprietari di immobili ad uso abitativo concessi in locazione possono esercitare l’opzione della cedolare secca, scegliendo quindi di pagare un’imposta sostitutiva del 21% (19% in caso di affitti a canone concordato) e che sostituisce l’Irpef ordinaria, le addizionali regionali e comunali sul reddito fondiario, l’imposta di registro e l’imposta di bollo.

Tale opzione puಠessere esercitata in sede di registrazione del contratto oppure in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, quindi oltre che attraverso il modello 730 anche mediante il modello Unico, che ricordiamo puಠessere consegnato fino al 1° ottobre prossimo (il 31 settembre cade di domenica).

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Ravvedimento operoso cedolare secca

L’Agenzia delle Entrate con la circolare 20/E del 4 giugno scorso ha chiarito che possono usufruire del regime della cedolare secca anche coloro che durante lo scorso anno hanno omesso di effettuare il dovuto versamento a titolo di acconto.

In tal caso, infatti, il contribuente potrà  usufruire del regime agevolato ricorrendo al ravvedimento operoso, ossia regolarizzando i versamenti omessi e corrispondendo al contempo le sanzioni dovute e i relativi interessi. Per le sanzioni, in particolare, dovrà  essere utilizzato il codice tributo 8913 mentre per gli interessi il codice tributo 1992.

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Come revocare la cedolare secca

L’Agenzia delle Entrate con la circolare 20/E del 4 giugno ha fornito alcuni chiarimenti in merito alla cedolare secca, l’imposta sostitutiva per la quale possono scegliere di optare i proprietari di immobili ad uso abitativo concessi in locazione.

L’amministrazione finanziaria ha anzitutto chiarito la procedura da seguire qualora si desideri revocare l’opzione. In tal caso, non essendo ancora stato predisposto un modello ad hoc, il contribuente puಠmanifestare la volontà  di non tassare pi๠i redditi derivanti dalla locazione di immobili mediante la cedolare secca semplicemente attraverso una dichiarazione scritta redatta in carta libera.

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Obbligo di conferma cedolare secca entro maggio 2012

I proprietari di immobili ad uso abitativo concessi in locazione mediante contratto registrato o prorogato prima del 7 aprile 2011 e che hanno scelto di optare per il regime della cedolare secca in sede di dichiarazione dei redditi, sono chiamati a ribadire la scelta di tale opzione entro il termine previsto per la scadenza del versamento dell’imposta di registro annuale, ossia entro i 30 giorni successivi alla scadenza della singola annualità  contrattuale.

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Riduzione aliquota cedolare secca novembre 2011

Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 21 novembre scorso, oltre alla riduzione dell’aliquota relativa all’acconto Irpef 2011 da versare entro il 30 novembre, ha stabilito una riduzione anche dell’aliquota relativa alla seconda o unica rata della cedolare secca.

Anche in questo caso la riduzione attuata èdi 17 punti percentuali, una misura finalizzata soprattutto a favorire gli acquisti a ridosso delle festività  natalizie.

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