Finanziamenti agevolati ABI alle imprese terremotate

Finanziamenti agevolati ABI alle imprese terremotate

I terremotati emiliano-romagnoli, contrariamente a quanto sarebbe stato possibile pensare nelle ore immediatamente successive al dramma che avrebbe scosso, e ancora oggi starebbe scuotendo, insieme alla terra che non accennerebbe ad arrestarsi, le vite di centinaia di migliaia di cittadini italiani sconvolgendone le esistenze, non sarebbero stati mai abbandonati a se stessi e, dopo le numerose iniziative che le pi๠diverse istituzioni avrebbero spontaneamente proposto a favore di tutte le popolazioni colpite dal sisma, saremmo oggi felici di comunicarci che anche l’Associazione Bancaria Italiana avrebbe deciso di scendere in campo.

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Come usare gli assegni circolari

Come usare gli assegni circolari

Le limitazioni all’utilizzo del contante, imposte a tutti i cittadini italiani, come certamente saprete, dal Governo Monti grazie alla propria manovra finanziaria cosiddette salva-Italia, avrebbero spinto consumatori, clienti, fornitori, datori di lavoro, nonchè, naturalmente, numerosissime altre figure, ad escogitare, piuttosto che ad individuare o riscoprire, differenti metodi di pagamento che, oltre ad essere universalmente riconosciuti, validi ed accettati, siano al contempo oltre modo sicuri.

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Prestiti lavoratori disagiati Piemonte prorogati

E stato allungato di un altro anno, nella Regione Piemonte, il tempo affinchè i lavoratori disagiati rimborsino i prestiti ottenuti attraverso l’accesso all’apposito fondo regionale di garanzia. A darne notizia nella giornata di ieri èstata l’Amministrazione regionale nel sottolineare come i tempi di rimborso per i prestiti ottenuti dalle banche siano stati allungati di dodici mesi senza l’applicazione di costi aggiuntivi.

I beneficiari di questa proroga, frutto di un accordo siglato ieri a Torino dai Sindacati e da Massimo Giordano, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Piemonte, sono all’incirca cinquecento lavoratori in condizioni di disagio economico, molti dei quali riconducibili alla Agile ed alla ex Phonemedia.

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Costo finanziamenti con abbassamento rating Italia

Venerdଠscorso l’Agenzia di rating S&P ha declassato a tutto campo numerosi Paesi dell’Eurozona riguardo al debito sovrano. La Francia ha perso la tripla A cosଠcome l’Italia èstata declassata di due gradini generando non poche proteste a livello istituzionale.

Anche numerosi esponenti di spicco della Comunità  Europea hanno manifestato la propria contrarietà  ad una decisione che dà  un’altra spallata ai cosiddetti Paesi periferici dell’Eurozona. A pagare salato il prezzo di questo declassamento rischiano ora di essere in Italia le imprese e le famiglie nell’accesso al credito.

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Fideiussione per le adesioni sotto cinquantamila euro

Uno dei sistemi pi๠consolidati per fare pace con il Fisco èpatteggiare le proprie responsabilità  e rinunciare a fare ricorso, al fine di abbattere le relative sanzioni (lo sconto per queste ultime èdel 75%): si tratta della procedura nota come “accertamento con adesione”, cui abbiamo dedicato già  molti articoli in passato.

Una volta raggiunto l’accordo, il contribuente e l’Agenzia delle Entrate stipulano un documento chiamato “atto di adesione”: da solo, perà², esso non ha efficacia operativa. Perchè l’atto la acquisisca e l’accordo diventi definitivo e inamovibile occorre pagare entro venti giorni l’intero importo concordato.

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Agricoltura fra crisi e ripresa

Il settore agricolo ha subito in misura pesante l’avvento della crisi globale. In particolare, il fenomeno pi๠significativo èconsistito nella riduzione dei prezzi sui mercati internazionali, a fronte di crescenti costi di produzione: una situazione in realtà  già  esistente da qualche anno, e che ultimamente si èaccentuata.

La conseguenza èintuitiva: redditi sempre pi๠bassi per gli esercenti l’attività  economica primaria. Ed èun calo drammatico: si stima che la flessione media negli ultimi dieci anni sia stata addirittura del 36%. Nel biennio alle nostre spalle, il calo medio a livello comunitario èstato pari all’11,6%, ma in Italia ha raggiunto il 20,6%.

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Ritenute sulle ristrutturazioni: risolti tutti i dubbi

Pochi giorni fa avevamo segnalato alcune difficoltà  d’interpretazione della normativa sulle ritenute d’acconto che le banche devono applicare sui bonifici per lavori di ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica.

Quasi contemporaneamente èintervenuta la stessa Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 40/2010, che ha offerto una serie di risposte sia ai quesiti che avevamo posto che ad altri. Vediamo, dunque, il contenuto di questa circolare.

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Ritenute sulle ristrutturazioni, servono chiarimenti

Un’importante misura contro l’evasione fiscale introdotta dalla recente manovra economica riguarda il campo dell’edilizia, settore dove le imposte non pagate raggiungono livelli molto elevati.

In sostanza, la nuova norma prevede questo: considerato che i contribuenti, per fruire delle detrazioni IRPEF del 36% e del 55% per i lavori di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, devono, fra le altre cose, pagare il dovuto con bonifici bancari “speciali” (in cui cioèdevono precisare i dati di cliente e fornitore e il riferimento alla legge di agevolazione), su tali bonifici la banca deve ora operare una ritenuta d’acconto del 10%.

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Portabilità  dei mutui bancari

Come abbiamo visto nell’articolo su come trasferire il conto corrente, dal 2006 èpossibile in Italia eseguire la cosiddetta portabilità  dei mutui: in altre parole, il debitore (mutuatario) che aveva a suo tempo stipulato un contratto con una banca originaria (mutuante) puಠchiedere che esso venga trasferito e prosegua con un’altra banca subentrante.

Alla base di questa scelta, solitamente, c’ la possibilità  per il mutuatario di rinegoziare le condizioni contrattuali e quindi di strappare alla subentrante clausole pi๠favorevoli in termini di durata, di interessi o di garanzie rispetto a quanto stipulato con la banca originaria.

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Accertamenti bancari, onere della prova sul contribuente

Una delle armi pi๠potenti a disposizione dell’Amministrazione Finanziaria per colpire l’evasione fiscale ècontrollare le movimentazioni in entrata o in uscita che avvengono sui conti correnti intestati al contribuente; vale la pena ricordare che l’Agenzia delle Entrate puಠrichiedere e verificare l’estratto conto di qualsiasi rapporto bancario.

Se il contribuente ètitolare di partita IVA, la situazione puಠfacilmente divenire pesante. All’Agenzia, infatti, èriconosciuto dalla legge il potere di considerare ogni versamento su c/c come un ricavo o compenso derivante dall’attività  imprenditoriale o professionale, e ogni prelevamento come una spesa non documentata con cui sono stati acquistati materie o servizi da cui sarebbero successivamente derivati ulteriori ricavi non fatturati.

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Moratoria sui debiti prorogata fino a gennaio 2011

Nell’agosto 2009, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le principali associazioni imprenditoriali, sotto il patrocinio del Governo, firmarono un accordo che nei mesi successivi ha apportato prezioso ossigeno alle imprese italiane.

In sostanza, èstato concesso alle aziende di presentare un’istanza per ottenere una sospensione dei pagamenti delle quote capitali dei rispettivi debiti bancari (fermo restando il versamento degli interessi), per un periodo variabile secondo il tipo di contratto di finanziamento: dodici mesi per i mutui e per le operazioni di leasing immobiliare, nove mesi per i crediti a breve termine e sei mesi per i leasing mobiliari; la moratoria non èvalevole sui prestiti agevolati da contributi pubblici.

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Prestiti bancari ‘in sofferenza’ in aumento

Secondo la tecnica bancaria, i prestiti erogati dagli intermediari del credito si suddividono in quattro categorie, in conformità  alle possibilità  di recuperare l’importo.

La grande maggioranza èrappresentata dai crediti per i quali non sorgono problemi particolari, e in cui i debitori restituiscono il dovuto alle scadenze concordate; posizione meno tranquilla ma comunque non preoccupante èquella delle “situazioni incagliate”, in cui il debitore accusa per cause contingenti qualche difficoltà  a rimborsare il debito, ma si puಠragionevolmente presumere che, in tempi brevi, dovrebbe poter rientrare; il caso pi๠drammatico èquello dei soggetti falliti, o per i quali comunque si sa con certezza che non restituiranno il debito; ci sono infine le posizioni “in sofferenza”, in un punto intermedio e labile fra le situazioni incagliate e le perdite certe.

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Costi delle mancate liberalizzazioni

A due anni di distanza dal primo rapporto, l’Osservatorio costituito dall’istituto di ricerche Cermes, in collaborazione con l’università  Bocconi, ha pubblicato l’analisi sullo stato delle liberalizzazioni nel nostro Paese.

L’indagine, commissionata dall’associazione Federdistribuzioni, prende in considerazione, in particolare, i costi che il tardivo e frammentato processo di liberalizzazione economica in Italia crea alle imprese e alle famiglie.

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Scudo fiscale, questionario per le banche

Il rimpatrio o la regolarizzazione delle attività  detenute all’estero (universalmente noto come “scudo fiscale”) èormai storia passata: la scadenza, fissata in un primo momento per il 15 dicembre 2009 e successivamente prorogata allo scorso 30 aprile, èormai trascorsa definitivamente.

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Società  di comodo: cause di esclusione

Società  di comodo

Come già  descritto, tutte le società  le quali non superano il cosiddetto “test di operatività â€ sono tenute al pagamento delle imposte partendo da ricavi presunti, calcolati forfetariamente, che prescindono dai ricavi effettivamente dichiarati.

Esistono perಠnumerose situazioni in cui il legislatore considera ammissibile una scarsa operatività  della società  perchè motivata da fattori giustificativi, ed altri casi in cui la presenza di ampie risorse o strutture o la sottoposizione a severi controlli legali esclude che quella società  sia una “scatola vuota” creata solo per motivi fiscali.

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