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Società  di comodo: cause di esclusione

Società  di comodo

Come già  descritto, tutte le società  le quali non superano il cosiddetto “test di operatività â€ sono tenute al pagamento delle imposte partendo da ricavi presunti, calcolati forfetariamente, che prescindono dai ricavi effettivamente dichiarati.

Esistono perಠnumerose situazioni in cui il legislatore considera ammissibile una scarsa operatività  della società  perchè motivata da fattori giustificativi, ed altri casi in cui la presenza di ampie risorse o strutture o la sottoposizione a severi controlli legali esclude che quella società  sia una “scatola vuota” creata solo per motivi fiscali.


Sono previsti, in definitiva, una serie di casi in cui una società  puಠsottrarsi al test di operatività  ed essere tassata solo sul reddito dichiarato.

Innanzitutto, premettiamo che il discorso delle società  di comodo riguarda solo le società  commerciali: Sas, Snc e società  di capitali; sono perciಠesclusi imprenditori individuali e professionisti, società  di persone ed enti diversi.

Sono inoltre escluse dal test di operatività  le società  commerciali che si trovano in almeno una di queste situazioni: sono al primo anno di attività ; presentano un numero di soci pari almeno a cinquanta; sono quotate o controllano altre società  con titoli quotati; sono assoggettate a fallimento o altra procedura concorsuale; sono partecipate per almeno il 20% del capitale da enti pubblici; il loro valore della produzione, in bilancio, supera l’attivo dello Stato Patrimoniale; esercitano un’attività  di trasporti pubblici.


L’esclusione, inoltre, concerne anche le società  commerciali la cui media dei dipendenti non èmai scesa sotto i dieci nell’ultimo triennio e quelle che risultano congrue e coerenti ai fini degli studi di settore, anche in seguito a adeguamento.

Sono escluse dal test, infine, le imprese costituite in forma di società  di capitali perchè cosଠimpone la legge, come avviene per le banche o per i CAF.