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Moratoria sui debiti prorogata fino a gennaio 2011

Nell’agosto 2009, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le principali associazioni imprenditoriali, sotto il patrocinio del Governo, firmarono un accordo che nei mesi successivi ha apportato prezioso ossigeno alle imprese italiane.

In sostanza, èstato concesso alle aziende di presentare un’istanza per ottenere una sospensione dei pagamenti delle quote capitali dei rispettivi debiti bancari (fermo restando il versamento degli interessi), per un periodo variabile secondo il tipo di contratto di finanziamento: dodici mesi per i mutui e per le operazioni di leasing immobiliare, nove mesi per i crediti a breve termine e sei mesi per i leasing mobiliari; la moratoria non èvalevole sui prestiti agevolati da contributi pubblici.


Le aziende abilitate a presentare l’istanza sono quelle di medie e piccole dimensioni, cioècon un fatturato annuo non superiore a cinquanta milioni di euro e un numero di dipendenti non superiore a duecentocinquanta.

L’accordo sarebbe dovuto scadere il 30 giugno; ma il perdurare della stagnazione economica e del bisogno di liquidità  delle imprese da un lato e il grande successo ottenuto dall’iniziativa dall’altro hanno spinto le parti a rinnovare l’accordo e a prolungarne la durata fino al prossimo 31 gennaio.


A proposito del citato successo, l’ABI ha anche fornito i dati disponibili al 30 aprile 2010. In circa nove mesi erano state presentate in tutto 183.959 istanze di moratoria, di cui 7.764 ancora da studiare; di quelle esaminate, 6.913 erano state rigettate come inammissibili per assenza di requisiti formali o altri motivi, mentre 4.641 erano state esaminate e bocciate. Infine, 22.809 risultavano ancora in corso di esame da parte degli analisti bancari, mentre le restanti 141.832 erano state accolte.

L’intera massa dei debiti a proposito dei quali èstata presentata l’istanza ammonta, in linea capitale, a 55 miliardi di euro.