Manovra 2010: nuovo redditometro

La manovra primaverile interviene anche su un tema già  in agenda da molti mesi: il varo del nuovo redditometro, lo strumento che mette a confronto i redditi dichiarati dal contribuente (persona fisica) con investimenti e consumi da lui eseguiti.

Sebbene la manovra economica attribuisca ad un successivo decreto ministeriale i dettagli del nuovo redditometro (che integra e potenzia quello tradizionale), già  oggi possiamo individuare i cardini pi๠significativi.

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Operazioni intracomunitarie e anagrafe assistenziale nella Manovra 2010

Gli acquisti e cessioni di beni e servizi da e verso fornitori e clienti residenti in altri Stati membri dell’Unione Europea èsoggetta ad un regime IVA piuttosto complesso e particolare.

In estrema sintesi e con numerose eccezioni, per il fornitore l’operazione èsclusa da IVA mentre il cliente dovrà  eseguire le opportune integrazioni (con eventuale emissione di autofattura) per “ivare” il prodotto affinchè circoli con le regole ordinarie nel territorio nazionale.

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Fatture telematiche e controlli selettivi nella manovra economica 2010

Il capitolo fiscale della manovra 2010 contiene numerose altre misure, oltre a quelle descritte nell’articolo precedente.

Vengono, per esempio, fissati nuovi indici per stabilire chi sottoporre a controllo. Per l’Agenzia delle Entrate non èpossibile controllare la contabilità  di tutti i contribuenti, cosଠsi ricorre a parametri che individuino le situazioni pi๠anomale e meritevoli di approfondimento.

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Manovra 2010: misure contro l’evasione fiscale

Nel testo della manovra economica primaverile, c’ spazio anche per l’introduzione di nuove norme contro l’evasione fiscale, sempre pi๠individuata come il grande buco nero da cui pescare risorse per lo Stato.

Le misure adottate sono diverse. Innanzitutto, si interviene sul fronte delle detrazioni IRPEF: com’ noto, i contribuenti che avviano lavori di ristrutturazione oppure di riqualificazione energetica e intendono usufruire, rispettivamente, della detrazione del 36% o del 55%, devono, fra i vari adempimenti, eseguire i pagamenti tramite bonifico bancario.

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Incentivi fiscali nella manovra 2010

Nella manovra economica primaverile sono presenti alcune misure di sostegno alle imprese e alla crescita produttiva. In verità , le linee-guida adottate sono al momento piuttosto generiche e necessiteranno di passaggi successivi per trovare attuazione concreta.

La prima direttrice riguarda l’IRAP: le Regioni economicamente pi๠fragili del Paese (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), destinatarie del gettito per quanto riguarda imprese e professionisti ivi localizzati, sono autorizzate a ridurre l’aliquota dell’imposta dall’attuale 3,9%, fino eventualmente ad azzerarla. Il vantaggio verrà  riconosciuto alle nuove iniziative economiche: tutto da chiarire a quali si farà  riferimento, e per quanto tempo.

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Manovra 2010: riscossioni rapide e limiti alle compensazioni

Tempi duri per chi ha pendenze con il Fisco: la manovra economica appena varata dal Governo, infatti, prevede una forte stretta sulle procedure di riscossione.

Innanzitutto, scompare la cartella di pagamento successiva all’avviso di accertamento. Secondo le norme oggi vigenti, un contribuente che subisce controlli sostanziali da parte dell’Agenzia delle Entrate riceve, in caso di contestazioni, un avviso di accertamento con l’indicazione delle somme da versare: ha sessanta giorni di tempo per pagare (con sanzioni ridotte), o impugnare l’atto, o ancora presentare un’istanza di accertamento con adesione.

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Manovra 2010: cambiamenti per dipendenti e dirigenti statali

Come i mass-media hanno ampiamente chiarito, èla categoria dei lavoratori statali quella che pi๠di ogni altra subirà  i sacrifici imposti dalla manovra economica primaverile; le direttrici della manovra sono numerose e occorre darne conto in maniera sintetica.

Innanzitutto, èstabilito che per i prossimi tre anni si avrà  il congelamento dei contratti in essere (quattro per i dirigenti). Cancellate, dunque, le prospettive di rinnovo contrattuale ormai in arrivo, per le quali si prevedeva un aumento degli aggravi per le casse pubbliche di oltre cinque miliardi l’anno.

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Manovra 2010: tagli a stipendi e rimborsi

Seppure meno consistenti rispetto a quanto forse auspicato da molti cittadini, la manovra finanziaria ha toccato anche il mondo della politica italiana e delle alte cariche dello Stato. Vengono infatti attuate varie sforbiciate su svariati capitoli di spesa.

Innanzitutto, viene tagliato del 10% lo stipendio di ministri e sottosegretari; il taglio, perà², non èpoderoso come potrebbe apparire a prima vista, giacchè si applica soltanto sugli importi che su base annuale superano la soglia di ottantamila euro.

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Manovra 2010: la stretta sulle pensioni

riforma pensioni

La manovra economica della primavera 2010 non interviene sui requisiti per ottenere la pensione di anzianità  e pensione di vecchiaia; quello che cambia profondamente, invece, èil sistema delle “finestre” di uscita. Da quattro e due che erano previste in precedenza, infatti, si scenderà  ad una sola per entrambi i generi di pensione; e sarà  una finestra piuttosto penalizzante, visto che corrisponde ad un anno per i dipendenti e ad un anno e mezzo per gli autonomi.

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Manovra 2010: conseguenze della sanatoria edilizia

Nell’articolo precedente abbiamo visto i presupposti per cui si puಠdesiderare regolarizzare la situazione delle proprie case-fantasma.

Ma quali sono le conseguenze per chi si farà  avanti? Sono previste sanzioni modeste per la ritardata denuncia di accatastamento: rispetto all’importo ordinario di 300 euro per unità  e per anno, si dovrebbe scendere a 25 per i soli 2009 e 2010 (dunque 50 in tutto).

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Sanatoria per le ‘case fantasma’ nella Manovra 2010

Il termine di “case-fantasma”, molto impiegato sui giornali in questi giorni, èpittoresco ma anche poco sensato: sarebbe pi๠appropriato attribuirlo eventualmente a edifici segnati sulle mappe catastali ma non pi๠esistenti.

In questo caso, invece, èil contrario: si fa riferimento a tutti i fabbricati esistenti ma non presenti sulle mappe catastali, o presenti in forma differente.

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Estinzione dei libretti di risparmio

Tradizionalissima forma di risparmio utilizzata soprattutto dagli anziani, i libretti di risparmio si caratterizzano per essere molto meno onerosi ed economicamente pi๠convenienti dei conti correnti.

Sui libretti, infatti, ci si limita a prelevare e depositare liquidità , senza poter domiciliare le bollette, disporre bonifici o eseguire altre operazioni.

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Caccia ai falsi invalidi nella manovra 2010

Il fenomeno dei falsi titolari di pensione di invalidità  non ècerto recente e l’emanazione di misure per contrastare il fenomeno èavvenuta pi๠volte negli anni. Le nuove regole in materia contenute nella manovra economica appena varata, dunque, s’inseriscono in un solco già  consolidato.

Innanzitutto, viene previsto un controllo a tappeto nei confronti dei titolari di tali rendite: oltre, cioà¨, alle ordinarie attività  di accertamento, se ne eseguiranno di straordinarie. L’obiettivo èquello di incrementare di duecentomila unità  le visite di controllo compiute ogni anno; ècomunque da verificare se il carente organico dell’INPS si dimostrerà  in grado di soddisfare il traguardo.

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Manovra 2010: tagli a ministeri, consulenti, auto blu

Nella manovra economica varata dal Governo, oltre alla tassa di soggiorno a Roma e la stretta sulla sanità , i tagli apportati alle spese pubbliche sono numerosi e corposi.

La scelta adottata dal ministro Tremonti èquella definita del “taglio lineare”: non si èvoluto, cioà¨, decidere cosa cancellare nel dettaglio, bensଠstabilire una profonda riduzione del budget a disposizione; a quel punto saranno gli enti interessati a decidere nel concreto quali voci di spesa eliminare o ridimensionare.

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Tassa di soggiorno a Roma

Il debito che oggi affligge le casse della capitale italiana ammonta a circa 9,6 miliardi di euro: un buco colossale, già  oggetto di incontri nei mesi scorsi fra il ministro Tremonti e il sindaco Alemanno.

Gli accordi maturati fra il Governo e il Campidoglio prevedono un progressivo piano di rientro del debito, il cui onere sarà  ripartito fra lo Stato e il Comune.

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