Codici cedolare secca modello F24

Con la risoluzione n.59/E del 25 maggio 2011 l’Agenzia delle Entrate ha fornito ai contribuenti i codici per la cedolare secca da utilizzare per usufruire della tassazione sostitutiva sugli immobili in locazione tramite modello F24 e versare oltre che l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali comunale e regionale, anche le imposte di registro e di bollo.

La cedolare secca, ricordiamo, èuna nuova forma di tassazione del reddito proveniente dalla locazione di immobili ad uso abitativo e della quale i proprietari di immobili concessi in locazione possono usufruire a partire da quest’anno.

Leggi il resto

Class action cos’à¨

La class action èun’azione legale promossa da uno o pi๠soggetti appartenenti alla medesima categoria o classe di persone (si pensi ad esempio al famoso caso dei risparmiatori Parmalat) e i cui effetti valgono per tutti gli appartenenti presenti e futuri a quella determinata classe, anche coloro che non vi hanno preso parte. La legge, tuttavia, riconosce loro la possibilità  di chiedere di non avvantaggiarsi dell’azione altrui.

L’art.140 bis del Codice del Consumo prevede che l’azione di risarcimento collettivo possa essere avanzata solo da due tipologie di persone: i consumatori e gli utenti.

Leggi il resto

Lettera di dimissioni per pensionamento

La lettera di dimissioni puಠessere presentata in diverse occasioni, le pi๠frequenti sono senza dubbio le dimissioni volontarie che si rassegnano nel momento in cui si decide di cambiare lavoro oppure le dimissioni per giusta causa.

La lettera di dimissioni, tuttavia, viene presentata al datore di lavoro dal lavoratore dipendente anche quando questo decide di lasciare il lavoro per andare in pensione, avendone maturato i requisiti richiesti dalla legge. Di seguito un esempio di lettera di dimissioni per pensionamento.

Leggi il resto

Contestazione fattura

Pagare una fattura non èmai piacevole, specie se l’importo riportato risulta superiore rispetto a quello che ci aspettavamo.

I motivi possono essere vari, l’ipotesi pi๠frequente riguarda il caso in cui il cliente non si èpreoccupato di chiedere un preventivo per avere un’idea di quanto sarebbe costata la prestazione, ma non mancano altre ipotesi. Ad esempio puಠaccadere anche che il soggetto che ha emesso fattura per la prestazione o il servizio reso non abbia rispettato il preventivo in quanto ha dovuto incrementare l’importo per via di servizi o prestazioni accessorie che si sono rese indispensabili.

Leggi il resto

Ritenuta d’acconto contribuenti minimi

I soggetti che aderiscono al regime dei contribuenti minimi non sono tenuti a versare l’Irpef, l’Irap, l’Iva e le addizionali regionali, ma solo un’imposta sostitutiva del 20%, con possibilità  di dedurre dal reddito (che viene calcolato in base al cosiddetto principio di cassa, ossia èdato dalla differenza tra ricavi e spese) i contributi previdenziali versati.

L’applicazione di tale regime prevede quindi l’applicazione della ritenuta d’acconto dell’imposta sostitutiva e l’addebito in fattura del contributo integrativo del 2/4% per i professionisti iscritti alle casse di previdenza o del contributo previdenziale del 4% per i professionisti iscritti alla gestione separata Inps.

Leggi il resto

Calcolo TFR colf o badante

In caso di licenziamento di colf o badante o di dimissioni volontarie del lavoratore domestico, la parte che recede dal contratto di lavoro ha l’obbligo di fornire un periodo di preavviso, altrimenti èobbligata o corrispondere all’altra parte un’indennità  di mancato preavviso pari alla retribuzione che sarebbe spettata se avesse lavorato durante tale periodo.

Sia in caso di licenziamento che in caso di dimissioni, il lavoratore domestico ha diritto a ricevere il trattamento di fine rapporto, anche detto TFR o liquidazione.

Leggi il resto

Lettera di dimissioni con preavviso concordato

In caso di dimissioni il lavoratore ètenuto a fornire al proprio datore di lavoro un periodo di preavviso, o in alternativa a corrispondere un’indennità  di mancato preavviso.

Per quanto riguarda la durata del periodo di preavviso, nel caso in cui questa non venga esplicitamente stabilita dal contratto di lavoro, occorre far riferimento a quanto stabilito a riguardo dal Contratto Collettivo Nazionale di riferimento. In alternativa le parti possono decidere di comune accordo la durata del periodo di preavviso. Di seguito un esempio di lettera di dimissioni con preavviso concordato.

Leggi il resto

Lettera di dimissioni con preavviso da concordare

La lettera di dimissioni èun documento mediante il quale il lavoratore comunica al suo datore di lavoro la volontà  di recedere dal contratto. La legge stabilisce che in caso di recesso dal rapporto di lavoro, la parte recedente ètenuta a fornire un periodo di preavviso o a corrispondere un’indennità  di mancato preavviso, a meno che il motivo del recesso non sia riconducibile all’ipotesi di dimissioni per giusta causa.

Per quanto riguarda la durata del periodo di preavviso occorre far riferimento al contratto di lavoro, al Contratto Collettivo Nazionale di Riferimento oppure, in alternativa, il periodo di preavviso puಠessere concordato dalle parti.

Leggi il resto

Lettera di sollecito fac simile

Il sollecito di pagamento altro non èche una lettera mediante la quale una persona che ha un credito verso un altro soggetto invita quest’ultimo a saldare il suo debito entro il pi๠breve tempo possibile, essendo già  scaduti i termini entro i quali il pagamento avrebbe dovuto essere effettuato. In altre parole, quindi, si tratta del passo che precede la decisione di agire mediante un’azione legale.

La lettera di sollecito varia a seconda del tipo di pagamento che si deve ricevere, abbiamo ad esempio la lettera di sollecito pagamento affitto, la lettera di sollecito pagamento stipendio, la lettera di sollecito pagamento TFR, la lettera di sollecito pagamento fattura, la lettera di sollecito pagamento parcella, ecc.

Leggi il resto

Periodo di prova colf e badanti

In caso di assunzione di lavoratori domestici èprevisto un periodo di prova, proprio come già  avviene per tutte le altre categorie di lavoratori dipendenti.

In questo caso la durata del periodo di prova dipende dai livelli di inquadramento colf e lavoratori domestici applicati, in particolare il periodo di prova èpari a 30 giorni per la qualifica pi๠elevata, ossia livello D e D super, mentre èpari a 8 giorni per le qualifiche inferiori (livelli A, B e C).

Leggi il resto

Clausola compromissoria

La clausola compromissoria èprevista dagli ultimi due commi dell’art. 31 della legge n.183 del 4 novembre 2010 (riforma Sacconi) e consiste in una clausola che il datore di lavoro e il lavoratore possono inserire di comune accordo nel contratto di lavoro e mediante la quale decidono che in caso di controversie si ricorrerà  all’arbitrato, rinunciando cosଠalla possibilità  di rivolgersi al giudice.

Sono previste determinate condizioni affinchè questo tipo di clausola possa essere inserita nel contratto di lavoro. In primo luogo ènecessario che tale possibilità  sia prevista dal Contratto Collettivo Nazionale e che la volontà  del lavoratore ad utilizzarla venga certificata da apposite commissioni, eventualmente anche in presenza di un sindacalista o di un avvocato che assiste il lavoratore.

Leggi il resto

Livelli inquadramento colf e lavoratori domestici

Nella lettera di assunzione di una colf o di una badante deve essere necessariamente indicato il livello di inquadramento. A riguardo, in particolare, per i lavoratori domestici sono presenti quattro diversi livelli a ciascuno dei quali corrispondono due diversi parametri retributivi, uno definito “normale” e uno definito “super”.

Il primo di questi livelli èil livello A, un livello a cui appartengono i lavoratori domestici meno qualificati e sprovvisti di esperienza professionale, oppure che hanno esperienza professionale non superiore ad un anno.

Leggi il resto

Lettera di assunzione colf o badante

Per assumere una colf o una badante il datore di lavoro deve redigere e firmare insieme al lavoratore domestico la cosiddetta lettera di assunzione, ossia il contratto che il datore di lavoro deve rilasciare in copia al lavoratore e che deve necessariamente contenere una serie di informazioni.

A tal fine occorre distinguere il caso in cui il lavoratore domestico viene assunto a ore (vedi esempio lettera assunzione colf o badante a ore) dall’assunzione di un lavoratore domestico che andrà  a vivere nella stessa casa del datore di lavoro (vedi esempio lettera di assunzione colf o badante convivente).

Leggi il resto

Licenziamento colf e badante

Come avviene per tutti gli altri tipi di rapporti di lavoro, anche il rapporto di lavoro domestico puಠessere risolto da ciascuna delle due due parti in qualunque momento fornendo perಠun periodo di preavviso che varia a seconda dell’anzianità  di servizio presso lo stesso datore di lavoro.

Il preavviso, in particolare, deve essere pari a 15 giorni per anzianità  fino a cinque anni e a 30 giorni nel caso in cui l’anzianità  supera i cinque anni. I suddetti termini, tuttavia, possono essere ridotti o aumentati di comune accordo tra le parti oppure dimezzati in caso di dimissioni volontarie del lavoratore domestico.

Leggi il resto

Anticipo TFR acquisto prima casa

L’art.2120 del Codice Civile, oltre a spiegare le modalità  di calcolo del TFR maturato, stabilisce che in determinati casi il lavoratore puಠchiedere al proprio datore di lavoro un anticipo del TFR mediante una lettera compilata sulla base di un esempio di richiesta anticipo TFR.

Tra i vari casi in cui il lavoratore puಠchiedere un anticipo della liquidazione figura quello dell’acquisto della prima casa. A riguardo, in particolare, la legge n. 297 del 29 maggio 1982 riconosce al lavoratore dipendente la possibilità  di chiedere al datore di lavoro un anticipo del 70% del TFR maturato fino a quel momento.

Leggi il resto