Apprendista in gravidanza

Per una lavoratrice apprendista il periodo di sospensione legato a cause quali la gravidanza non rientrano nel conteggio legato alla durata del contratto di apprendistato; e lo stesso vale anche per i casi di malattia ed infortunio. Nell’ambito della tutela delle lavoratrici madri, le norme che in Italia sono in vigore sul divieto di licenziamento, per i lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato, valgono anche per le apprendiste in gravidanza.

D’altronde l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, nel marzo del 2010 aveva sia chiarito, sia affermato quello che èil principio di prosecuzione del contratto di apprendistato quando si verificano cause di sospensione, tra cui proprio quella del congedo parentale. Con la conseguenza che la durata dell’apprendistato, sospesa durante la gravidanza, si sposta in avanti per un tempo pari a quello per cui èavvenuta la sospensione.

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Documenti disoccupazione ridotta

Quali sono i documenti necessari da presentare affinchè un lavoratore, nel rispetto dei requisiti, possa incassare l’indennità  di disoccupazione con i requisiti ridotti? Ebbene, tra i documenti da presentare c’à¨, oltre alla domanda debitamente compilata e sottoscritta, il modulo DL 86/88 bis compilato a cura del datore di lavoro; se a presentare la domanda èun insegnante occorre anche presentare all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale il certificato di servizio rilasciato dalla scuola.

Inoltre, al fine di fruire delle detrazioni di imposta occorre compilare e presentare il modello MV10, mentre il modello ANF/PREST deve essere compilato e presentato all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale nel caso in cui il richiedente l’indennità  di disoccupazione con i requisiti ridotti richieda anche l’erogazione dell’assegno per il nucleo familiare.

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Riduzione aliquota acconto Irpef 2011 governo Monti

Tra le novità  del governo Monti su tasse, pensioni e lavoro figura una riduzione dell’acconto Irpef per coloro che entro il 30 novembre 2011 sono chiamati a versare il secondo o unico acconto Irpef per l’anno di imposta 2011.

La nuova normativa introdotta dal nuovo esecutivo, infatti, prevede a favore dei soggetti interessati uno sconto di 17 punti percentuali, in quanto l’aliquota èstata portata dal 99% all’82%.

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Calcolo disoccupazione agricola

Il 30% oppure il 40% calcolato sulla retribuzione di riferimento e, in specifici casi, a fronte dell’applicazione di una detrazione pari al 9% dell’indennità  giornaliera. E’ questa la “formula” da applicare per il calcolo della disoccupazione agricola, ovverosia dell’indennità  che l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, riconosce ai lavoratori del settore nel rispetto dei requisiti.

Innanzitutto c’èda dire che il numero massimo di giornate di disoccupazione che si possono riconoscere èpari a quelle lavorate in un anno, ovverosia 365 o 366 in caso di anno bisestile, a fronte poi della detrazione del numero di giornate di lavoro agricolo o, eventualmente non agricolo, e di tutte quelle altre giornate non indennizzabili o indennizzate a vario titolo come ad esempio la maternità , la malattia o l’infortunio.

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Numero massimo apprendisti commercio

Il numero massimo di apprendisti nel settore del commercio risulta essere disciplinato da una Legge, la numero 25 del 1955, e da quella con successive modificazioni, la 424 del 1968. Ebbene, cosଠcome prevede il contratto del commercio, in una singola azienda del settore ci puಠessere al massimo un apprendista per ogni tre lavoratori che invece non lo sono.

Tale proporzione, inoltre, deve essere rispettata anche se tra i lavoratori non apprendisti ce ne sono alcuni per i quali comunque, in base alla categoria, l’apprendistato non èammesso. In deroga a questa proporzione, pur tuttavia, si possono avere fino a 3 apprendisti quando il totale dei lavoratori del commercio alle dipendenza non supera il numero di otto, oppure quando nell’azienda a svolgere il lavoro èsia l’imprenditore, sia i suoi familiari senza avvalersi di lavoratori dipendenti con contratto subordinato.

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Numero massimo apprendisti artigiani

In ragione del totale dei lavoratori dipendenti di un’impresa, nel settore dell’artigianato esistono dei limiti al numero di apprendisti che si possono assumere. Al riguardo c’èinnanzitutto da dire che la normativa di riferimento èquella della Legge numero 443 del 1985, che disciplina infatti i limiti delle prestazioni d’opera da parte del personale dipendente.

Ed allora, per l’artigianato del settore delle costruzioni il numero massimo di dipendenti èfissato in 10 unità  compreso un numero massimo di cinque apprendisti; l’impresa artigiana delle costruzioni puಠanche avere fino a 14 dipendenti ma a patto che la quota eccedente i 10 sia rappresentata solo da apprendisti.

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Calcolo disoccupazione ridotta

Come si calcola l’indennità  di disoccupazione ridotta? Ebbene, per la sua determinazione non esiste un esempio univoco ed immutabile con numeri alla mano, in quanto l’importo erogabile èfunzione sia del tempo trascorso, sia della retribuzione di riferimento.

Nel dettaglio, in accordo con quanto riporta l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) attraverso il proprio sito Internet, il calcolo dell’indennità  di disoccupazione ridotta èpari, per i primi 120 giorni di erogazione, al 35% di quella che èla retribuzione di riferimento; mentre dopo il 120-esimo giorno la percentuale sale dal 35% al 40%.

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Calcolo tredicesima mensilità 

La maggior parte dei lavoratori dipendenti a dicembre percepirà  oltre allo stipendio anche la tredicesima mensilità , che sarà  corrisposta integralmente se il lavoratore ha lavorato durante tutto l’anno o parzialmente se ha lavorato presso l’attuale datore di lavoro per una sola parte dell’anno. Ad esempio, se il dipendente èstato assunto a luglio percepirà  la tredicesima mensilità  in misura proporzionale al periodo in cui ha effettivamente lavorato, quindi limitatamente alla quota maturata tra luglio e dicembre.

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Calcolo disoccupazione ordinaria

Il calcolo dell’indennità  di disoccupazione ordinaria, pagata dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), èfunzione, rispettati e maturati i requisiti, del salario medio giornaliero che èstato percepito dal lavoratore; oppure, se questo valore risulta essere inferiore, da una quota pari al 30% della retribuzione convenzionale. Questo vale perಠsolo per i lavoratori del settore agricolo.

A precisarlo, attraverso il proprio sito Internet, èproprio l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale nel sottolineare inoltre come l’indennità  di disoccupazione ordinaria venga corrisposta per un numero di giorni coincidente con quelli effettivi di lavoro nell’anno di riferimento. Per maturare i requisiti per il percepimento dell’indennità  ordinaria di disoccupazione occorre, tra l’altro, che dalla data in cui ècessato il rapporto di lavoro il lavoratore, nei due anni precedenti, abbia maturato almeno 52 settimane di contribuzione.

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Contributi apprendisti commercio

Per i contributi che vengono versati all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps), e che riguardano i giovani lavoratori con contratto di apprendistato nel settore del commercio, vale la disciplina che, a livello assistenziale e previdenziale, èin vigore con la Legge numero 25 del 1955.

Questo significa che, al pari di un lavoratore dipendente con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche i contributi pagati nell’ambito dell’attività  di apprendista nel settore del commercio concorrono, nei casi, per fruire dell’assistenza legata a cause di infortunio, ma anche del congedo matrimoniale, dell’indennità  di maternità  e dell’assistenza sanitaria per le malattie.

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Agevolazioni contributive contratto di inserimento

I datori di lavoro che assumo dipendenti mediante contratto di inserimento godono di alcune agevolazioni contributive, simili a quelle previste in caso di assunzione di giovani tramite contratto di apprendistato.

Il contratto di inserimento, in particolare, èstato istituito dal Decreto Legislativo n. 276 del 2003 al fine di favorire l’occupazione, l’inserimento nel mondo del lavoro e l’acquisizione di competenze professionali a favore di di determinate categorie di persone considerate svantaggiate dal punto di vista sociale, ovvero giovani, donne, disoccupati e persone con handicap.

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Malattia apprendista

Al pari dei lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, anche i lavoratori con contratto di apprendistato hanno diritto alla malattia, ovverosia alla relativa indennità . Questo, in particolare, grazie alla Legge Finanziaria del 2007 che ha esteso anche gli apprendisti tale beneficio consistente sia nell’erogazione dell’indennità  giornaliera, sia nella maturazione della contribuzione figurativa cosଠcome previsto per i lavoratori dipendenti.

Il tutto fatti salvi sia gli obblighi in materia di certificazione della malattia stessa, sia riguardo ai controlli nelle fasce orarie di reperibilità  quando l’apprendista èin malattia, ed alle eventuali sanzioni che si applicano con le modalità  e con i criteri che sono previsti per il lavoratore con contratto subordinato.

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Come iscriversi all’albo dei promotori finanziari

Anche per i promotori finanziari èprevista l’iscrizione ad un apposito Albo che, dietro presentazione della domanda, puಠavvenire o superando un’apposita prova valutativa, oppure attraverso l’accesso automatico per specifici casi. La domanda di iscrizione, unitamente alla documentazione richiesta, in accordo con quanto precisa l’Anasf attraverso il proprio sito Internet, deve essere inoltrata, in ragione del proprio comune di residenza, alla Sezione dell’Organismo per la tenuta dell’Albo dei Promotori Finanziari (www.albopf.it) che territorialmente compete.

Le sedi territoriali cui inviare la domanda, unitamente alla documentazione comprensiva del pagamento di un contributo istruttorio attualmente pari a 250 euro, si possono trovare dal sito Internet dell’Anasf, Associazione Nazionale Promotori Finanziari.

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Permesso di soggiorno a punti

Il permesso di soggiorno a punti, ovvero il “Regolamento concernente la disciplina dell’accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato” contenuto nel D.P.R. 14 settembre 2011 n. 179 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’11 novembre 2011, entrerà  in vigore il 10 marzo 2012 e riguarderà  tutti gli stranieri di età  non inferiore a 16 anni che entreranno per la prima volta nel territorio italiano e che presenteranno istanza di rilascio del permesso di soggiorno di durata non inferiore a un anno.

La normativa, in particolare, prevede che contestualmente alla presentazione della domanda volta ad ottenere il permesso di soggiorno, lo straniero stipula un accordo di integrazione con lo Stato italiano.

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