Lavoro familiare ancora a carico delle donne

Nel suo ultimo rapporto l’Istat ha sottolineato la forte disuguaglianza che ancora esiste nella divisione del carico di lavoro familiare tra i due partner.

Secondo quanto rilevato dall’Istituto, che ha basato il suo rapporto su un sondaggio a cui hanno preso parte oltre 18.000 famiglie e 40.000 persone, oltre il 76% del lavoro familiare èancora a carico delle donne. La situazione, dunque, resta pressochè immutata rispetto a circa sette anni fa, quando la percentuale era appena superiore al 77%.

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Produzione industriale in crescita ad agosto

Nel mese di agosto 2010, i calcoli sulla produzione industriale in Italia sono sbalorditivi; i dati differiscono leggermente a seconda di chi ha compiuto l’analisi (dall’ISAE al Centro Studi di Confindustria), ma sono comunque largamente positivi.

Non bisogna farsi eccessive illusioni poichè agosto èun mese particolarissimo (molte aziende chiudono per ferie o comunque rallentano la produzione, perciಠi dati sono inevitabilmente sfasati), ma, anche facendo la tara sui giorni di effettiva apertura, un margine ampiamente positivo rimane.

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Aziende che usano il Lavoro a chiamata

Continuando a leggere l’analisi dell’Istat sull’impiego da parte delle aziende italiane dello strumento del lavoro a chiamata, scopriamo che la tipologia di imprese che vi ha fatto maggiore ricorso appartiene al settore degli alberghi e della ristorazione (60%), principalmente per far fronte ai picchi dei clienti nel periodo estivo e in quello natalizio; commercio, istruzione, sanità  e servizi sociali si contendono il 40% rimanente.

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Lavoro a chiamata in crescita

Il “lavoro intermittente”, o “lavoro a chiamata”, o “job-on-call” secondo l’originaria terminologia anglosassone, èil contratto con il quale il lavoratore si presenta sul luogo di lavoro solo quando il datore glielo richiede sulla base delle effettive esigenze aziendali, mantenendosi a disposizione (e percependo un’apposita indennità ) per i periodi in cui rimane a casa ad attendere la fatidica chiamata.

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Industria, forte ripresa degli ordini

L’ISTAT ha diffuso dati molto incoraggianti sulla ripresa del nostro sistema industriale. Con riferimento al mese di maggio 2010, infatti, gli ordini pervenuti alle aziende manifatturiere del nostro Paese sono cresciute del 3,2% rispetto al mese precedente e del 26,6% rispetto a dodici mesi prima.

Un dato trainato principalmente dagli ordinativi provenienti dall’estero: rispetto al maggio 2009, gli ordini provenienti da clienti stranieri sono cresciuti addirittura del 49,2%. E anche per il fatturato non ci si puಠproprio lamentare: in maggio la crescita su base annua èstata del 12,5%.

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Italia quinta in Europa per pressione fiscale

In questi giorni ha destato un certo scalpore (e scatenato numerose reazioni soprattutto in ambito politico) la pubblicazione dei risultati dell’ultima ricerca messa a punto dall’ ISTAT in tema tributario.
Secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, nel corso del 2009 l’Italia ha guadagnato posizioni in una ben triste classifica: quella della pressione fiscale, data dal rapporto fra l’ammontare del gettito tributario e il prodotto interno lordo; da settimi che eravamo nel 2008 fra i ventisette Paesi membri dell’Unione Europea, abbiamo ormai raggiunto il quinto posto (ex-aequo con la Francia).

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Disoccupati italiani e occupati stranieri

Nel corso dell’annus horribilis, il 2009, il numero dei lavoratori nel territorio italiano èsceso complessivamente di circa 428.000 unità : il numero totale, dunque, èsceso al di sotto della soglia dei ventitrè milioni.

Tuttavia, rivela l’ISTAT, che ha condotto l’indagine, in realtà  a costituire la soglia di quegli oltre quattrocentomila nuovi disoccupati vengono a ricadere due fenomeni molto diversi: il crollo verticale degli occupati di nazionalità  italiana (-530.000) e la crescita senza sosta dei nuovi occupati di origine estera (+102.000).

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Supermercati in crisi di vendite

L’ISTAT ha registrato un sorprendente calo delle vendite (peraltro modesto) nei supermercati italiani nel trimestre intercorrente fra il novembre 2009 e il gennaio 2010.

La sorpresa deriva dal fatto che in altri ambiti la ripresa ègià  cominciata, ed era naturale pensare che proprio la spesa di tutti i giorni dei nostri concittadini sarebbe stato il primo comparto a beneficiarne.

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Retribuzione immigrati

La Fondazione Moressa, un istituto veneto di ricerche sul mondo del lavoro, ha elaborato i dati messi a disposizione dall’ISTAT ed èarrivato a delle conclusioni forse prevedibili ma non in queste dimensioni.

I lavoratori stranieri (soprattutto quando extracomunitari, ma non solo) percepiscono, a parità  di mansioni, salari inferiori rispetto ai colleghi italiani. La differenza media ènotevole: il 23,3%.

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Dati comparto industriale 2009

L’ISTAT ha diffuso i valori riferiti al mese di dicembre 2009 e all’intera annata con riferimento al comparto industriale: se l’ultimo mese dell’anno ha visto un tiepido miglioramento della situazione, il quadro complessivo da gennaio in poi èstato disastroso.

Per l’esattezza, dicembre ha visto crescere il fatturato dell’1,9% e (dato anche pi๠rilevante) gli ordini per commesse del 4,7% rispetto a novembre, mentre, a livello annuo, gli stessi valori crollano al -18,7% e al -22,4% in comparazione con il 2008.

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Aggiornamento paniere ISTAT

Per determinare il tasso d’inflazione pi๠conosciuto, quello riferito ai consumi delle famiglie di impiegati e operai, l’Istituto Nazionale di Statistica utilizza un virtuale paniere di beni e servizi che riflette le normali spese tipiche dell’italiano medio.

Il paniere èmolto ampio e ricomprende decine di oneri di varia natura, a cui ovviamente non èattribuito lo stesso peso statistico: la ponderazione propria del pane o del latte ènaturalmente molto pi๠rilevante rispetto alle armi o alle cure di bellezza.

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Disoccupazione, quattrocentomila posti persi in un anno

disoccupazione in crescita

L’ISTAT ha diffuso numerosi dati macroeconomici che fotografano l’attuale situazione generale del nostro Paese. E la logica dei numeri, per quanto arida, èquella che di gran lunga aiuta di pi๠a comprendere a fondo come vanno le cose.

Le informazioni pi๠interessanti e, purtroppo, pessimistiche, arrivano dal mondo del lavoro.

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Retribuzioni in aumento del 3,1% a Novembre

stipendio

Malgrado la crisi mondiale che sta falcidiando moltissimi posti di lavoro, le retribuzioni orarie restano stabili anche nel mese di novembre, ma in crescitadi ben il 3,1% rispetto allo stesso mese nell’anno 2008. Un dato rilevante evidenziato dall’Istat èche nei primi nove mesi dell’anno sono diminuite sensibilmente le ore di sciopero, facendo registare un calo del 63,2% rispetto al periodo dell’anno precendente.

Si registrano, poi, incrementi contrattuali pi๠elevati a novembre su base annuaper quanto riguarda servizi di smaltimento rifiuti, acqua e metalmeccanica, intorno al 4,2%, commercio e alimentari bevande e tabacco 4%, ministeri 3,8%.

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Promozioni e discount dominano la spesa degli italiani

saldi e sconti

L’Istat, in collaborazione con altre istituzioni, ha diffuso i dati sui consumi delle famiglie italiane nei primi sei mesi del 2009, in coincidenza cioècon la fase pi๠acuta della grande crisi.

E i risultati, in verità , non appaiono poi cosଠdisastrosi come sarebbe stato facile immaginare. Infatti, si registra una spesa complessiva pari a 29,9 miliardi di euro, ossia quasi il 2% in pi๠rispetto al primo semestre del 2008.

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