Crollo del commercio internazionale

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L’ISTAT ha diffuso dati drammatici sull’andamento dei traffici di merci da e verso l’Italia rispetto alle nazioni extracomunitarie.

I valori registrati nel mese di maggio 2009, infatti, segnalano una caduta verticale generalizzata tanto per le importazioni quanto per le esportazioni rispetto ad appena un anno prima.

Se l’export, infatti, ècaduto del 19,7% rispetto ai valori del maggio 2008, l’import èaddirittura precipitato del 33,2%.

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Assegni familiari, ritocco degli importi

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Come ogni anno, sono stati ritoccati verso l’alto gli importi degli assegni familiari erogati ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.

L’incremento avviene in maniera automatica, sulla base di un complesso calcolo che prende le mosse dall’indice di inflazione per i prezzi al consumo rilevato dall’ISTAT con riferimento alle famiglie di operai e impiegati.

I nuovi valori sono entrati in vigore lo scorso 1° luglio e resteranno validi fino al 30 giugno 2010, allorchè ci sarà  il prossimo ritocco.

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L’inflazione raggiunge minimi record

inflazione

La crisi frena i consumi delle famiglie e il tasso d’inflazione ne risente. Com’ facile capire, infatti, la discesa della domanda impone alle imprese di ridurre i prezzi.

In particolare, il tasso di crescita su base annua dei prezzi al consumo secondo il paniere di beni per le famiglie di impiegati e operai rilevato dall’ISTAT – nella versione al netto dei consumi di tabacchi – nel mese di maggio si èattestato allo 0,9% (in aprile era all’1,2%).

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Calo dell’inflazione a +2,7%

l\'inflazione diminuisce

Tra i vari segnali che portano a pensare a una crisi dei consumi causata da questa crisi finanziaria èl’andamento dei prezzi e quindi l’andamento dell’inflazione. In questi giorni abbiamo visto una forte diminuzione del prezzo del petrolio che ha aiutato a far scendere, se pur molto lentamente, anche il prezzo dei carburanti. Nonostante il prezzo dei carburanti sia ancora molto alto in confronto alla discesa del petrolio, abbiamo rilevato una forte diminuzione.

Oltre agli idrocarburi, sono scesi un po’ tutti i prezzi causati dalla forte discesa della domanda che ha causato immediatamente una ripercussione sull’inflazione che risulta essere scesa come nell’anno 1959.

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Crescenti incertezze sull’inflazione

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àˆ almeno da quasi sette anni, da quando cioèl’euro ha terminato la sua esistenza virtuale e ha cominciato a girare concretamente nelle nostre tasche che l’ISTAT èsubissato di critiche sulle modalità  di rilevamento del tasso di inflazione, che all’Istituto Nazionale di Statistica appare sistematicamente molto pi๠ridotto di quello che invece viene percepito dai consumatori.

Che questa divergenza dipenda dalla suggestione dei cittadini o da un’errata composizione dei panieri elaborati dagli esperti dell’Istituto, o magari da entrambi i fattori congiuntamente, al momento non èancora dato sapere. Certo èche anche in questo autunno 2008 la bagarre sui prezzi sembra non accennare ad estinguersi.

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Rapporto ISTAT 2007

Fine anno, tempo di bilanci e verifiche. Anche l’ISTAT scatta la fotografia dell’Italia nel consueto rapporto Annuale di fine anno.

Ne emerge che il Belpaese èsempre il paese con il primato della longevità 
: si vive infatti sempre di pi๠rispetto al resto delle nazioni del vecchio continente con 77,9 anni di vita attesa per gli uomini e circa 83,7 per le donne (erano rispettivamente 77,2 e 82,8 un anno prima).

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