Per costoro, infatti, com’ noto, da un paio d’anni èstata introdotta la procedura dell’invio telematico di un’istanza di permesso di soggiorno, da inviare in una certa data (il famigerato “click-dayâ€) e chi tardi arriva si deve mettere in coda aspettando che si liberi un posto.
Ed èproprio quanto èsuccesso alla fine del 2007: a fronte di centosettantamila posti a disposizione per l’anno successivo, le istanze inviate sono state quasi settecentocinquantamila. Inevitabile, dunque, la decisione: niente nuovi click-day fino a quando non saranno esaurite le istanze arretrate.
Questo dei flussi telematici, tuttavia, èla principale ma non l’unica strada per assumere lavoratori extracomunitari. Esistono infatti altre due strade da considerare.
La prima riguarda i lavoratori con competenze particolarmente qualificate, che possono essere assunti per un periodo transitorio per espletare un dato lavoro o progetto.
La seconda, invece, riguarda i lavoratori stagionali, assunti per svolgere un’attività precisa, poco qualificata e limitata nel tempo (caso tipico dei periodi di raccolta in agricoltura): èpossibile ottenere un permesso di soggiorno temporaneo, la cui durata èlimitata al tempo necessario per il completamento della mansione.
Al termine di questa, il lavoratore dovrà ritornare al suo Paese, ma se presenterà l’anno dopo una nuova domanda avrà diritto di precedenza rispetto agli altri richiedenti e potrà essere titolare di un contratto di lavoro a tempo determinato o addirittura indeterminato, purchè nel suo precedente soggiorno italiano abbia rispettato tutte le nostre leggi.
Nessun problema, invece, per l’assunzione di cittadini comunitari, parificati in tutto agli italiani.