Agevolazioni fiscali disabili

La normativa tributaria riconosce ai soggetti disabili determinate agevolazioni fiscali. Tra queste figurano le agevolazioni previste per l’acquisto dei veicoli e consistenti in una detrazione Irpef pari al 19% della spesa sostenuta.

I soggetti ammessi a beneficiare di questa agevolazione fiscale sono: non vedenti e sordi; disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità  di accompagnamento; disabili con grave limitazione della capacità  di deambulazione o affetti da pluriamputazioni; disabili con ridotte o impedite capacità  motorie.

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Istruzioni agevolazioni fiscali rientro in Italia dei cervelli

Al fine di incoraggiare il rientro in Italia dei lavoratori che si sono recati all’estero per approfondire il proprio bagaglio di esperienze culturali e professionali, la legge 238/2010 ha introdotto delle agevolazioni fiscali a favore di tali soggetti.

Il decreto ministeriale del 3 giugno scorso ha definito nel dettaglio i requisiti che tali soggetti devono possedere per poter usufruire degli sconti fiscali, in particolare deve trattarsi di cittadini dell’Unione europea nati dopo il 1° gennaio 1969 che sono stati assunti o che hanno deciso di avviare un’attività  d’impresa o di lavoro autonomo in Italia trasferendovi il proprio domicilio e residenza entro 3 mesi dall’assunzione o dall’avvio dell’attività .

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Detrazione fiscale ticket ricette mediche

Per i contribuenti residenti in una delle regioni che hanno già  approvato l’introduzione del ticket sanitario da 10 euro sulle ricette mediche inerenti a visite mediche specialistiche ed esami (esami del sangue, radiografie, ecc.) una seppur magra consolazione riguarda la già  esistente detrazione Irpef del 19% sulle spese mediche e che interesserà  anche il costo pagato per il nuovo ticket sulle ricette.

Per poter usufruire di tale detrazione, tuttavia, come già  accadeva prima dell’introduzione del nuovo ticket, occorre che le spese mediche sostenute nell’ambito di un determinato anno di imposta superino i 129,11 euro, in caso contrario non si avrà  diritto ad alcuna detrazione.

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Dichiarazione prevalente destinazione abitativa condominio

Per i lavori di ristrutturazione edilizia, di restauro e risanamento conservativo e per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria effettuati su immobili a prevalente destinazione abitativa èprevista l’applicazione dell’Iva agevolata al 10% sia sul costo dei lavori che su quello dei materiali utilizzati, purchè questi vengano forniti dalla stessa impresa che si occupa della realizzazione dei lavori e purchè questi non abbiano un valore significativo nell’ambito dell’intervento inteso nel suo complesso.

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Modello autocertificazione Iva ristrutturazioni

Tra le agevolazioni fiscali figura anche quella che prevede l’applicazione di un’aliquota ridotta al 10% per i lavori finalizzati al restauro e risanamento conservativo, alla ristrutturazione edilizia, alle operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria, purchè questi vengano realizzati su un immobile destinato prevalentemente ad uso abitativo.

In questo caso per poter ottenere l’agevolazione ènecessario presentare un’autocertificazione all’impresa che effettua i lavori e fornisce i materiali. Di seguito riportiamo un esempio di come deve essere scritta questa autocertificazione e delle informazioni che deve contenere.

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Iva agevolata ristrutturazione edilizia e lavori di manutenzione

In caso di realizzazione di lavori di restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia si applica un’aliquota Iva ridotta al 10%, purchè tali lavori vengano realizzati su immobili a prevalente destinazione abitativa. Dal 1° ottobre 2006, inoltre, èscesa al 10% anche l’Iva applicata sui lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria.

L’applicazione dell’aliquota ridotta al 10% si riferisce alla prestazione lavorativa intesa nel suo complesso, per cui vi rientra anche la fornitura delle materie prime utilizzate per la realizzazione dei lavori, anche se tale estensione èsubordinata a due condizioni.

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Tabella attività  agricole produttive di reddito agrario 2011

Il decreto del Ministero dell’Economia e della Finanze del 17 giugno 2011, pubblicato sulla Gazzetta n. 147 del 27 giugno, ha aggiornato l’elenco delle attività  agricole produttive di reddito agrario, ossia di tutte quelle attività  che godono di una tassazione agevolata in quanto vengono assoggettate ad un regime fiscale forfetario, con tassazione su base catastale.

Tali attività , ricordiamo, sono quelle che la legge definisce come dirette alla manipolazione, conservazione e trasformazione di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dall’allevamento di animali.

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Riduzione Irpef 2011 settore sicurezza e difesa

Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 19 maggio 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 17 giugno, ha confermato anche per il 2011 lo sconto Irpef introdotto dal Dl 185/2008 (decreto anticrisi) a favore del personale impiegato nel comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico.

In forza di tale decisione, dunque, potranno beneficiare di tale agevolazione tutti i lavoratori dipendenti impiegati in tali settori che abbiano maturato nell’anno di imposta 2011 un reddito da lavoro dipendente non superiore a 35.000 euro.

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Domanda esenzione bollo auto disabili

La normativa tributaria prevede determinate agevolazioni a favore dei soggetti disabili e tra le quali figurano, oltre alle agevolazioni fiscali ai disabili per acquisto auto, la possibilità  di usufruire dell’esenzione dal pagamento del bollo auto e dell’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà .

Per poter ottenere tale agevolazione il soggetto disabile deve presentare apposita domanda all’Ufficio Tributi della propria regione almeno 90 giorni prima della scadenza del termine di pagamento. In alcune regioni, nelle quali non sono stati istituiti tali uffici, èpossibile rivolgersi all’Agenzia delle Entrate, inoltre alcune regioni per tali pratiche sono convenzionate con l’ACI.

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Risparmio di imposta reti di imprese a oltre il 75% per il 2010

L’Agenzia delle Entrate con provvedimento del 13 giugno 2011 ha stabilito la percentuale massima di risparmio delle imposte per le aziende che aderiscono ad un contratto di rete e che in relazione al periodo di imposta 2010 èstato fissato al 75,3733 per cento.

Le agevolazioni fiscali relative ai contratti di rete, ricordiamo, prevedono a favore delle imprese che aderiscono ad un contratto di questo tipo la possibilità  di avere accesso ad un bonus consistente in un regime di sospensione d’imposta per quanto riguarda la quota di utili d’esercizio accantonati ad apposita riserva e destinata alla realizzazione, entro l’esercizio successivo, di investimenti previsti dal programma comune dello stesso contratto.

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Certificazione contratti di rete tra imprese

Il contratto di rete puಠessere definito un’aggregazione tra imprese in forza del quale pi๠aziende decidono di collaborare tra loro al fine di accrescere la loro capacità  e competitività  e alle quali sono riconosciute determinate agevolazioni fiscali.

A riguardo èstata creata RetInsieme, una a società  di Confindustria a cui spetta il compito di attestare che tali contratti presentino tutti i requisiti necessari per ottenere i benefici fiscali previsti dalla legge n.122 del 2010.

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Deduzioni contributi colf e badanti

Regolarizzare colf, baby sitter e badanti conviene anche dal punto di vista fiscale in quanto al datore di lavoro èriconosciuta la possibilità  di dedurre dal reddito i contributi pagati all’Inps, esclusa ovviamente la quota di questi che risulta a carico del lavoratore domestico.

Le somme versate all’Inps, dunque, consentono al datore di lavoro la possibilità  di diminuire il reddito complessivo, ossia quello preso in considerazione ai fini dell’applicazione degli scaglioni Irpef 2011. Il limite massimo di spesa deducibile in questo caso èpari a 1.594,37 euro.

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Detrazione adozione a distanza e beneficenza

La legge n.80 del 2005 prevede la possibilità  di portare in dichiarazione le adozioni a distanza e le erogazioni benefiche. La norma, in particolare, prevede tre tipologie di agevolazioni fiscali che non possono perಠessere cumulate, ne deriva quindi che spetta al contribuente scegliere quella pi๠conveniente sulla base del reddito e della quota fiscale.

La prima opzione offerta al contribuente consiste nella possibilità  di dedurre l’importo versato per la donazione dal proprio reddito in misura non superiore al 10% del reddito dichiarato e nella misura massima di 70.000 euro l’anno.

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Agevolazioni fiscali cooperative

Il fisco riconosce talune agevolazioni fiscali alle cooperative a mutualità  prevalente, ossia a quelle cooperative il cui statuto prevede il divieto di distribuzione di dividendi per un ammontare complessivo superiore all’interesse legale riferito al capitale effettivamente versato; il divieto di distribuzione delle riserve fra i soci; la devoluzione in caso di scioglimento della società  del patrimonio sociale a scopi di pubblica utilità .

Le cooperative sociali e i loro consorzi, in particolare, beneficiano per le somme di denaro destinate a riserve indivisibili dell’esenzione piena dalle imposte sul reddito prevista dall’articolo 12 della legge 904/1977, nonchèdelle esenzioni previste dal titolo III del Dpr 601/1973 (articolo 10 e seguenti).

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Agevolazioni fiscali cooperative non concesse se manca prova mutualità 

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 8140 dell’11 aprile 2011 ha accolto il ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate e ha quindi stabilito che le agevolazioni fiscali previste possono essere riconosciute alle cooperative solo nel caso in cui queste abbiano presentato la dichiarazione dei redditi e abbiano provveduto ad una regolare tenuta delle scritture contabili, in quanto in caso contrario si verificano delle circostanze di gravità  tale da escludere il potere-dovere di vigilanza dell’amministrazione finanziaria sui requisiti di mutualità  delle cooperative, necessarie per fruire delle agevolazioni.

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