Convalida dimissioni e risoluzione consensuale da luglio 2012

In virt๠dell’entrata in vigore della riforma del lavoro, a partire dal 18 luglio 2012 le dimissioni volontarie del lavoratore e la risoluzione consensuale del contratto di lavoro devono essere necessariamente convalidate per diventare efficaci.

In altre parole, nei due casi sopra indicati deve essere seguita una procedura analoga a quella che fino a prima dell’entrata in vigore della riforma del lavoro era prevista in caso di dimissioni della lavoratrice in stato di gravidanza o durante il primo anno di vita del bambino.

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La riforma del lavoro diventa ufficialmente legge

La riforma del lavoro diventa ufficialmente legge

Mercoledଠ18 luglio 2012: giornata storica per tutti i lavoratori, i disoccupati ed i datori di lavoro italiani poichè oggi èntrata ufficialmente in vigore la tanto contesta, e sin troppe volte emendata, riforma del mercato del lavoro del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero che, sin da marzo 2012, starebbe cercando in tutti i modi di far passare la propria linea che, pi๠di ogni altra, dovrebbe riuscire a rassicurare tutti gli italiani sul proprio futuro professionale e, in parte e di conseguenza, anche formativo.

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Quinto Conto Energia in vigore dal 27 agosto

Quinto Conto Energia in vigore dal 27 agosto

L’Autorità  per l’Energia Elettrica e il Gas avrebbe recentemente avuto modo di ribadire come il Quinto Conto Energia, sicuramente meno vantaggioso dell’ormai completamente esauritosi Quarto Conto Energia (la cui deadline sarebbe scattata in data giovedଠ12 luglio 2012), entrerà  ufficialmente in vigore a partire da lunedଠ27 agosto 2012.

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Fac-simile comunicazione ferie ai dipendenti

La legge prevede che ciascun lavoratore, al fine di reintegrare le energie psicofisiche usurate e di sviluppare relazioni personali, affettive, sociali e culturali, debba fruire ogni ogni anno di un determinato numero di giorni di ferie, generalmente indicato nel contratto collettivo nazionale di riferimento.

Per quanto riguarda il periodo in cui il lavoratore puಠfruire delle ferie maturate, questo viene generalmente concordato con il datore di lavoro, dal momento che bisogna tener conto sia delle esigenze aziendali sia di quelle del prestatore di lavoro.

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Chi rientra nei 55.000 esodati del decreto Spending review

Chi rientra nei 55.000 esodati del decreto Spending review

Il decreto sulla revisione della spesa pubblica, cosiddetto Spendig review, avrebbe tra le altre cose contribuito, grazie al personale e diretto impegno del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti che, dopo l’incidente istituzionale tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero ed il Presidente dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale Antonio Mastropasqua, avrebbe deciso di gestire in prima persona la delicata questione oggi alla nostra attenzione, al salvataggio di ulteriori 55.000 lavoratori per un totale, anche e soprattutto in considerazione del precedente decreto Fornero, di ben 120.000 esodati che sicuramente godranno, sino al maturamento degli adeguati requisiti pensionistici, di una qualche forma di indennità  economico – finanziaria.

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Ferie collettive

Nello stabilire il periodo durante il quale il lavoratore puಠfruire delle ferie maturate occorre tener conto delle esigenze dell’impresa e degli interessi del prestatore di lavoro.

Ne deriva quindi che il lavoratore non puಠdecidere arbitrariamente quando andare in ferie, trattandosi di una decisione che deve essere presa previa valutazione delle esigenze aziendali, mentre al contrario il datore di lavoro puಠdecidere il periodo durante il quale uno o pi๠dipendenti devono fruire del periodo di ferie, essendo tale decisione riconducibile al suo potere organizzativo.

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Beni aziendali utilizzati da soci o familiari

Al fine di contrastare il fenomeno dell’intestazione fittizia a società  di beni che in realtà  vengono utilizzati a titolo personale dai soci o dai familiari dell’imprenditore, il Dl 138/2011 ha previsto determinati obblighi sia in capo al concedente che in capo al soggetto utilizzatore nel caso in cui la concessione in godimento del bene d’impresa avvenga senza corrispettivo oppure verso un corrispettivo inferiore al valore di mercato.

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ASPI in vigore da gennaio 2013

ASPI in vigore da gennaio 2013

La riforma del mercato del lavoro proposta dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero, della quale in pi๠occasioni avremmo avuto modo di parlare approfondendo la questione, avrebbe previsto l’introduzione, a partire da gennaio 2013, dell’Assicurazione Sociale per l’Impiego che, con la sola esclusione della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, andrà  presto o tardi a sostituire, grazie alle propria universalità , qualsiasi altro ammortizzatore sociale o sussidio di disoccupazione attualmente esistente.

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Sanzioni Irap 2012

In materia di Irap, le sanzioni per le diverse tipologie di violazioni sono stabilite dagli articoli 32, 33 e 34 del D.Lgs. 15 dicembre 1997, n. 446. Di seguito èindicata per ciascuna violazione la sanzione prevista dalla citata normativa di riferimento.

Omessa presentazione della dichiarazione annuale o presentazione della dichiarazione con ritardo superiore a 90 giorni: se in presenza di un debito d’imposta la sanzione va dal 120% al 240% dell’ammontare dell’imposta dovuta, fermo restando un minimo di 258 euro, mentre se non figura un debito di imposta la sanzione va da 258 a 1.032 euro.

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Impugnazione trasferimento ad altra unità  produttiva

Qualora al lavoratore venga comunicato il trasferimento ad altra sede e questi ritenga che tale decisione, contrariamente a quanto previsto dalla legge, non sia stata dettata da comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive, èpossibile impugnare il trasferimento.

L’impugnazione deve avvenire entro 60 giorni dalla data di recezione della comunicazione del datore di lavoro (quindi non decorre dalla eventuale comunicazione del motivi su richiesta del lavoratore stesso) mediante atto scritto idoneo a rendere nota l’intenzione del lavoratore di impugnare il trasferimento. Tale atto èidoneo anche nel caso in cui venga inviato tramite l’intervento di un’organizzazione sindacale.

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Trasferimento del lavoratore e preavviso

Il trasferimento del lavoratore presso altra sede rientra nel potere gerarchico e direttivo del datore di lavoro. Tuttavia tale potere deve essere esercitato nel rispetto di alcuni diritti del lavoratore.

Oltre ad essere obbligato a comunicare al dipendente i motivi che hanno portato a decidere il suo trasferimento presso altra unità  produttiva qualora quest’ultimo ne faccia esplicita richiesta, il datore di lavoro èanche obbligato a fornire al lavoratore un periodo di preavviso.

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Ravvedimento operoso Ires

Il termine ultimo per il versamento dell’acconto Ires 2012 èscaduto lo scorso 9 luglio. Coloro che non hanno fatto in tempo a pagarlo, tuttavia, possono ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso, che consente di regolarizzare la propria posizione evitando di dover pagare sanzioni piuttosto salate, soprattutto se il versamento viene effettuato entro pochi giorni.

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