
In caso contrario vige l’obbligo di pagare l’imposta. Le modalità di pagamento del canone Rai sono diverse, anzitutto èpossibile effettuarlo con il classico bollettino postale su c/c 3103 inviato a tutti gli abbonati.

In caso contrario vige l’obbligo di pagare l’imposta. Le modalità di pagamento del canone Rai sono diverse, anzitutto èpossibile effettuarlo con il classico bollettino postale su c/c 3103 inviato a tutti gli abbonati.

Tra queste figura l’introduzione della cosiddetta tassa sul lusso, in forza della quale verranno tassate le auto oltre i 185 kilowatt con un’imposta di 20 euro per ogni kilowatt di potenza del veicolo. La tassa èridotta al 60%, al 30% e al 15% in caso di possesso rispettivamente da 5, 10 o 15 anni, mentre in caso di possesso da oltre 20 anni non si ètenuti pi๠ad alcun pagamento.

Nel calcolo del ticket sanitario da pagare, infatti, si terrà in considerazione non solo l’ammontare reddito ma anche l’eventuale presenza all’interno del nucleo familiare di persone anziane o disabili.

Il sistema adottato per questa tipologia di tassazione èil cosiddetto sistema a scaglioni, in forza del quale in caso di reddito maggiore rispetto a quello previsto per l’aliquota base si applica l’aliquota successiva solo per la parte eccedente di reddito.

Tale aliquota base, ricordiamo, puಠessere innalzata da ciascuna regione fino ad un ulteriore 0,50% in base alle esigenze locali di reddito, mentre per le regioni in deficit sanitario èprevisto un ulteriore innalzamento obbligatorio dell’aliquota base dello 0,30%. Ne deriva quindi che in forza delle modifiche apportate dalla manovra l’aliquota massima potrà toccare l’1,73%, oppure il 2,03% nelle regioni in deficit.

I costi di tali modifiche, che puntano a rendere “pi๠equa” la manovra, vengono perಠcompensati mediante un inasprimento di altre misure.

Ma come si calcola l’Imu? Per effettuare il calcolo occorre partire dalla rendita catastale, indicata nell’atto di compravendita insieme alla classificazione dell’immobile.

La nuova norma, pi๠nel dettaglio, prevede un innalzamento dello 0,33% della quota base dell’addizionale Irpef regionale dallo 0,9% a l’1,23%.

La tassa prende il nome di Imu (Imposta municipale unica) e riguarderà tutti gli immobili, compresi quelli adibiti ad abitazione principale, anche se in questo caso verrà applicata un’aliquota differente.

Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 26 novembre, non apporta alcuna novità alla misura predisposta dal governo Berlusconi, semplicemente definisce le modalità di attuazione del cosiddetto contributo di solidarietà , consistente in un prelievo del 3% sui redditi superiori a 300.000 euro.

Anche in questo caso la riduzione attuata èdi 17 punti percentuali, una misura finalizzata soprattutto a favorire gli acquisti a ridosso delle festività natalizie.

Il nuovo premier, infatti, ha già affermato senza mezzi termini che reintrodurrà l’Ici sull’abitazione principale, definendo l’esenzione della prima casa dall’imposta comunale una anomalia tutta italiana.

La nuova normativa introdotta dal nuovo esecutivo, infatti, prevede a favore dei soggetti interessati uno sconto di 17 punti percentuali, in quanto l’aliquota èstata portata dal 99% all’82%.