L’Agenzia delle Entrate con la circolare n. 4/E del 28 febbraio ha fornito le prime istruzioni in merito al cosiddetto contributo di solidarietà , ossia una nuova forma di tassazione in forza della quale i soggetti tenuti al pagamento dell’Irpef e che hanno un reddito superiore a 300.000 euro annui lordi sono soggetti ad un prelievo nella misura del 3% applicato sulla parte di reddito eccedente tale soglia.
In merito a tale contributo, in particolare, la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito anzitutto che la base imponibili su cui viene calcolato èdiversa dalla base imponibile Irpef, in quanto quest’ultima viene determinata al netto egli oneri deducibili, mentre nel caso del contributo di solidarietà viene determinata al lordo di tali oneri.
Il decreto Patroni Griffi sulle semplificazioni, come ormai molti certamente sapranno, avrebbe introdotto nell’ordinamento italiano una tassa patrimoniale sul risparmio che andrà a colpire, in maniera niente affatto trascurabile, i risparmi che tutti gli italiani deterrebbero presso gli istituti di credito del Bel Paese sotto forma di conti correnti bancari e postali, conti deposito, libretti di risparmio e quant’altro.
I contratti di affitto dei beni immobili devono essere registrati presso l’ufficio territoriale dell’Agenzia delle Entrate oppure tramite modalità telematica entro trenta giorni dalla data di stipula del contratto stesso, fatta eccezione per l’ipotesi in cui questo preveda una durata della locazione inferiore a 30 giorni.
Nel caso in cui non si sia scelto di optare per il regime della cedolare secca, occorre versare l’imposta di registro, il cui ammontare dipende dal tipo di immobile affittato e dal canone di locazione, fermo restando un versamento minimo di 67 euro. In particolare:
La rendita catastale di un immobile èil dato da cui partire per il calcolo dell’Imu, la nuova tassa che ciascun proprietario di uno o pi๠immobili dovrà corrispondere a partire da quest’anno.
Per gli immobili a destinazione ordinaria, ossia quelli che appartengono alle categorie A, B e C, la rendita catastale si ottiene moltiplicando le dimensioni dell’immobile (espresse in vani per quelli della categoria A, in mc per quelli della categoria B e in mq per quelli della categoria C) per la tariffa d’estimo.
Le agevolazioni fiscali del decreto semplificazioni, delle quali abbiamo avuto modo di interessarci approfonditamente nel corso degli scorsi giorni, non saranno le uniche novità che il succitato decreto, in discussione in Consiglio dei Ministri in data 24 febbraio 2012, introdurrà per alleggerire il carico fiscale dei contribuenti.
L’imposta sul reddito delle persone fisiche si applica tramite aliquote che variano in base all’entità del reddito stesso, ossia i cosiddetti scaglioni Irpef 2012, che partono da un’aliquota minima del 23% per redditi non oltre i 15.000 euro fino ad arrivare ad un’aliquota massima del 43% per i redditi che superano i 75.000 euro.
Sono perಠprevisti dei casi di esenzione dal pagamento di tale imposta a favore di determinate tipologie di redditi o di redditi inferiori rispetto ad una determinata soglia.
I proprietari di immobili, ai fini del calcolo dell’Imu che dovranno pagare a partire da quest’anno, devono anzitutto calcolare la rendita catastale della propria abitazione e/o di altro immobile di loro proprietà .
Per il calcolo della rendita catastale occorre far riferimento alla tabella di classificazione degli immobili, dove a ciascuna unità immobiliare urbana èattribuita una categoria e una classe, in base alle caratteristiche e alla sua destinazione d’uso.
Le addizionali comunali sono delle imposte sul reddito che ciascun contribuente deve pagare al Comune in cui ha il domicilio fiscale al 1° gennaio dell’anno di imposta a cui si riferisce il pagamento del tributo, fatta eccezione per coloro che sono esenti dal pagamento dell’Irpef e che quindi sono esenti anche dal pagamento del tributo comunale.
L’aliquota da applicare ai fini del pagamento dell’addizionale Comunale èdecisa dalle stesse amministrazioni comunali nell’ambito di un range predefinito.
Per le attività finanziarie scudate sono pronti i codici tributo, da indicare nel modello F24, ai fini del pagamento delle sanzioni per omesso versamento, dell’imposta di bollo speciale, e dell’imposta straordinaria.
A darne notizia nella giornata di ieri, giovedଠ9 febbraio del 2012, èstata l’Agenzia delle Entrate nel precisare come al riguardo sia stata diffusa una apposita risoluzione, la numero 14/E che, oltre all’istituzione dei codici tributo, fornite anche tutte le indicazioni utili e le istruzioni per compilare correttamente il modello F24.
L’Agenzia delle Entrate, con apposito provvedimento datato 3 febbraio 2012, ha definito le modalità di pagamento dell’imposta erariale sugli aerei privati introdotta dal Decreto Salva Italia (Dl 201/2011).
Tale tributo, in particolare, dovrà essere versato attraverso il modello F24 (versamenti con elementi identificativi) utilizzando il codice tributo 3368, mentre i codici 8935 e 1930 andranno utilizzati rispettivamente per la sanzione e per gli interessi.
Dopo la pubblicazione dei relativi modelli, l’Agenzia delle Entrate, dal proprio sito Internet, ha alzato il velo anche sui software per le dichiarazioni Iva 2012.
A darne notizia èFiscoOggi.it, il Quotidiano telematico dell’Amministrazione finanziaria dello Stato, nel sottolineare come sia molto semplice online, con gli applicativi messi a disposizione, capire quale modello sull’imposta sul valore aggiunto si debba andare ad utilizzare. In questo modo il contribuente puಠdi conseguenza effettuare agevolmente tutti gli adempimenti anche in via autonoma.
Ancora poche ore e per mettersi in regola con il pagamento del canone Rai 2012 occorrerà pagare la sovrattassa. Scade oggi 31 gennaio del 2012, infatti, il termine ultimo per pagare la tassa di possesso del televisore senza incappare poi nelle sanzioni.
L’importo da pagare èpari a 112 euro con possibilità di pagamento entro oggi in un’unica soluzione oppure frazionato a rate semestrali o trimestrali. Indipendentemente dal tipo di frazionamento dell’importo, la prima rata del canone Rai 2012 da pagare scade comunque sempre in data odierna, martedଠ31 gennaio del 2012.
Mancano oramai pochi giorni al 31 gennaio del 2012, data ultima per il pagamento della tassa di possesso del televisore, il cosiddetto “canone Rai“, senza incorrere nelle sanzioni. Non molti sanno perಠche per il “canone Rai” c’èquello ordinario, che devono pagare le famiglie, e quello speciale che invece devono pagare le imprese.
A farlo presente nei giorni scorsi èstata Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani, nel precisare come il canone ordinario le famiglie lo debbano pagare se si èin possesso di apparecchi per la ricezione di contenuti audiovisivi, mentre le imprese il canone Rai speciale lo devono pagare anche per il possesso di monitor, apparecchi multimediali e computer; èil caso ad esempio di sistemi di video sorveglianza, iPod, videofonini e videoregistratori.
L’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi mediante apposita risoluzione ha confermato l’obbligo di pagamento della tassa di concessione governativa da parte di coloro che decidono di sottoscrivere un abbonamento di telefonia mobile con qualunque operatore telefonico, fornendo quindi una risposta definitiva a riguardo dopo i dubbi sorti a seguito di una sentenza della Commissione Tributaria del Veneto, che definiva illegittimo tale tributo e che ha quindi spinto diversi consumatori ad inoltrare apposita richiesta di rimborso.
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 634 del 18 gennaio 2012 ha stabilito che il presupposto della tassazione di un bene oggetto di donazione èdato dall’effettivo trasferimento della titolarità del bene stesso, non avendo alcuna rilevanza a riguardo l’osservanza della forma scritta richiesta dall’ordinamento civile.
Nella sentenza in esame, in particolare, la Suprema Corte ha giudicato il caso di due fratelli, a cui il nonno aveva donato un’ingente somma di denaro e oro puro. La mancata denuncia dell’atto di liberalità ha fatto scattare l’accertamento fiscale e l’applicazione delle relative sanzioni.
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