Giustificazione spese eccedenti il reddito

Tra le recenti misure adottate per fronteggiare l’evasione fiscale figura il redditometro, disciplinato dall’articolo 38 del Dpr 600/1973, rivisto dal Dl 78/2010, e volto ad accertare che il reddito di un contribuente in un determinato anno di imposta sia almeno pari alle spese da lui sostenute nel corso dello stesso periodo.

Dopo aver capito bene come funziona il redditometro e quali sono le spese rilevanti per il redditometro, occorre precisare che al contribuente èsempre fornita la possibilità  di giustificare eventuali incongruenze, dal momento che la normativa prevede l’obbligo del contraddittorio per il redditometro.

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Giustificazione beni propri comprati da altri

In tema di redditometro èutile sapere che l’utilizzo da parte dei propri parenti di un bene non dimostra che questi siano i reali acquirenti del bene stesso, per cui in capo al proprietario permane l’onere di giustificare il maggior reddito grazie al quale si èacquistato il bene.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 3096 dell’8 febbraio, con la quale èstato giudicato il caso di un contribuente che aveva impugnato alcuni avvisi di accertamento derivanti dal fatto che aveva acquistato una barca e un terreno nonostante in base al reddito dichiarato non disponesse dei soldi necessari per effettuare tali acquisti.

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Impossibile svalutare i beni rilevanti per il redditometro

Sul fronte del cosiddetto “redditometro“, ossia la strumento che consente di verificare la congruità  tra reddito dichiarato e spese sostenute dal contribuente, la Corte di Cassazione con la sentenza n.2726 del 4 febbraio 2011 ha stabilito che il giudice una volta determinato il valore presuntivo di un dato bene non ha alcuna possibilità  di svalutarlo, l’unica cosa che puಠfare ètenere in considerazione le giustificazioni presentate dal contribuente.

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Obbligo del contraddittorio per redditometro

Partirà  da marzo il cosiddetto redditometro, ossia la nuova forma di accertamento basata su uno specifico software che verificherà  la congruenza tra il reddito dichiarato dal contribuente e le spese da lui stesso sostenute.

Una delle particolarità  di questa nuova forma di accertamento definito “sintetico” èche la normativa prevede l’obbligo del contraddittorio, in altre parole èobbligatorio instaurare il contraddittorio prima dell’atto di rettifica, contrariamente alla precedente disciplina che prevedeva la facoltà  del contribuente di giustificare l’incongruenza tra reddito dichiarato e spese sostenute.

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Spese rilevanti per il redditometro

Il redditometro èil nuovo strumento introdotto dall’amministrazione finanziaria al fine di combattere l’evasione fiscale e che si basa sostanzialmente sulla congruenza tra i guadagni realizzati e le spese sostenute da ciascun contribuente.

La procedura prevede l’inserimento dei dati relativi a ciascun contribuente e la determinazione mediante un apposito software della classe di appartenenza di ciascun soggetto. In caso di incongruenza tra la classe di appartenenza e il reddito dichiarato scatteranno i dovuti controlli e al contribuente stesso sarà  data la possibilità  in sede di contraddittorio di provare un reddito superiore per giustificare le spese in eccedenza.

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Come funziona il redditometro

Il redditometro prenderà  il via a marzo 2011, ma come funziona questo nuovo strumento volto a combattere l’evasione fiscale?

Per prima cosa ciascun contribuente verrà  collocato in una delle trenta classi disponibili sulla base dell’ammontare del proprio reddito e di altri fattori determinanti. Ad assegnare il contribuente ad una delle classi previste sarà  uno specifico software capace di intrecciare dati soggettivi, dati territoriali e la capacità  contributiva del soggetto, per poi confrontarli con un campione di riferimento. Lo stesso software, inoltre, calcolerà  anche dei coefficienti che valorizzano in maniera analitica la posizione del contribuente.

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Redditometro pronto a marzo 2011

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel corso del suo intervento a margine del convegno di studi sull’integrazione con l’anagrafe tributaria delle banche dati in materia economico finanziaria, ha affermato che il redditometro di seconda generazione sarà  operativo da marzo 2011, confermando l’assenza di ritardi sulla tabella di marcia.

Il nuovo strumento, dunque, sarà  operativo per le dichiarazioni relative all’anno 2009. Al momento, come ha spiegato Befera, si stanno definendo le modalità  di apprezzamento della relazione tra il reddito e le voci indicative di capacità  di spesa sulla base di analisi compiute su campioni significativi di contribuenti differenziati sia per stile di vita che per area territoriale.

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Rischio accertamenti per i grossi acquisti

Gli esperti hanno lanciato l’allarme: le norme sull’accertamento sintetico varate nei mesi scorsi col decreto legge n. 78/2010 potrebbero davvero tradursi in autentiche stangate a carico di contribuenti incolpevoli.

In sostanza, fra le tante novità  introdotte per fronteggiare l’evasione fiscale èstato stabilito un effetto perverso dell’applicazione del nuovo redditometro. Chi, nel corso dell’anno, esegue un esborso di grandi dimensioni fra quelli tenuti sott’occhio (abitazioni, auto nuove di grossa cilindrata, barche ecc.) sarà  al riparo dall’accertamento solamente se i redditi dichiarati nell’anno medesimo sono tali da coprire l’importo.

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Manovra 2010: nuovo redditometro

La manovra primaverile interviene anche su un tema già  in agenda da molti mesi: il varo del nuovo redditometro, lo strumento che mette a confronto i redditi dichiarati dal contribuente (persona fisica) con investimenti e consumi da lui eseguiti.

Sebbene la manovra economica attribuisca ad un successivo decreto ministeriale i dettagli del nuovo redditometro (che integra e potenzia quello tradizionale), già  oggi possiamo individuare i cardini pi๠significativi.

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Lotta senza respiro all’evasione fiscale in Piemonte

Vincenzo Palitta, direttore regionale piemontese dell’Agenzia delle Entrate intervistato da “La Stampa”, èmolto soddisfatto dei risultati che i suoi funzionari hanno ottenuto negli ultimi mesi.

Nel corso del 2009, infatti, èstata accertata un’evasione fiscale pari a circa 1.140 milioni di euro, superiore del 10% rispetto ai risultati dell’anno precedente.

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Software EAS per supportare il redditometro

euro-soldi

L’Agenzia delle Entrate ha ormai approntato il software denominato “Elementi Accertamento Sintetico”, la cui sigla (EAS), non deve confondersi con l’identico acronimo adottato per la dichiarazione dei dati rilevanti da parte degli enti non commerciali.

Il programma in questione consiste fondamentalmente in una gigantesca banca-dati, a livello nazionale, in cui affluiscono i dati utili da cui pescare per ricostruire induttivamente il reddito dei sospetti evasori (il meccanismo noto a tutti come “redditometro”).

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Le ricette dei commercialisti per il Fisco

dichiarazione dei redditi

Nei giorni scorsi si ètenuto il secondo consiglio nazionale del neonato ordine professionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, nato dalla fusione di due ordini preesistenti.
All’ordine appartengono oggi circa centodiecimila iscritti, ma tale numero èin continua crescita.

Nel corso dell’incontro, cui hanno partecipato anche i ministri Alfano e Brunetta e i vertici dell’Agenzia delle Entrate, l’intervento pi๠atteso èstato quello del presidente Claudio Siciliotti, che ha avuto occasione di ripetere una volta di pi๠le soluzioni di sistema che i tecnici del settore fiscale suggeriscono di introdurre all’interno della legislazione tributaria italiana.

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Benefici dello scudo fiscale

soldi euro

Oltre alle conseguenze di natura squisitamente penale, il progetto di scudo fiscale ormai in dirittura d’arrivo prevede importanti effetti che si ripercuotono anche nelle ordinarie attività  di accertamento delle agenzie fiscali e della Guardia di Finanza.

àˆ stabilito, infatti, che i capitali e gli eventuali illeciti dichiarati dal contribuente che si avvale dello scudo si devono considerare come “inesistenti” sotto numerosi punti di vista.

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