Estensione pagamento TARES alle case fantasma

Il 1° gennaio 2013, come ormai ampiamente previsto dalla manovra salva-Italia, sarà  il giorno di introduzione del TARES, il nuovo tributo comunale che, nelle intenzioni del legislatore, dovrebbe andare a sostituire la famigerata, e per certi versi iniqua, TARSU, o TAssa per lo smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani, oggi dovuta solamente da una piccola percentuale delle famiglie italiane.

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Limite pagamento in contanti manovra Monti

Oltre a favorire la crescita del paese attraverso la deducibilità  dell’Irap e le agevolazioni per l’assunzione di giovani e donne e ad incrementare le entrate nelle casse dell’Erario introducendo l’Imu sull’abitazione principale da gennaio 2012, la manovra Monti salva Italia prevede anche una misura volta a contrastare l’evasione fiscale e che consiste in un ulteriore abbassamento della soglia di tracciabilità  a 1.000 euro dagli attuali 2.500 euro.

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Responsabilità  del commercialista per evasione fiscale del cliente

In caso di evasione fiscale da parte di un suo cliente, il commercialista puಠvedersi confiscare una somma di denaro corrispondente nel caso in cui abbia partecipato all’attività  criminale ottenendo al contempo un vantaggio economico.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 39239 del 28 ottobre 2011, con la quale èstato giudicato il caso di un commercialista accusato di concorso in corruzione in atti giudiziari in relazione a due società  di cui era depositario delle scritture contabili.

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Sospensione dall’albo per il professionista evasore

Se un negozio, un esercizio commerciale per intenderci, non emette gli scontrini a fronte della cessione/vendita dei beni alla clientela, rischia nei casi pi๠gravi la chiusura. La stessa cosa, con l’entrata in vigore del Decreto Legge numero 138 del 2011, potrà  ora accadere anche ad un libero professionista iscritto all’Albo.

A suo carico, in caso di evasione, infatti, puಠscattare la sospensione dall’Albo al quale èiscritto per un periodo minimo di tre giorni e massimo un mese. Il provvedimento introduce chiaramente una stretta contro l’evasione fiscale che, a detta di molti, èconcentrata in Italia proprio nel settore del commercio e delle libere professioni, ovverosia quei contribuenti che pagano in funzione di quello che dichiarano a differenza invece dei lavoratori dipendenti che sono oggetto delle ritenute alla fonte.

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Evasione fiscale 2010 in crescita del 46%

Dal Rapporto annuale sull’attività  svolta dalla Guardia di Finanza emerge che nel corso del 2010 grazie alla lotta all’evasione sono stati portati allo scoperto redditi occultati per 49,245 miliardi di euro, un dato in crescita del 46% rispetto al 2009.

Nello stesso Rapporto, in particolare, èstato specificato che 20,263 miliardi sono stati occultati dagli 8.850 evasori totali identificati, cioèsoggetti che pur svolgendo attività  economiche non avevano mai presentato le dichiarazioni dei redditi.

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Evasione fiscale a carico del commercialista

In caso di omessa presentazione della dichiarazione annuale Iva e del relativo versamento, l’imprenditore non risponde di evasione fiscale nel caso in cui il suo commercialista si assume la colpa dell’omissione.

A stabilirlo èstata la Corte di Cassazione con la sentenza n.1806 del 20 gennaio 2011, con la quale ha escluso il ricorso presentato dalla Procura generale verso una sentenza di non luogo a procedersi emessa dal giudice dell’udienza preliminare nei confronti del rappresentate di un’azienda, in quanto il suo commercialista si era assunto tutte le responsabilità  in merito alla mancata presentazione delle dichiarazioni Iva.

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San Marino avvia scambio di informazioni fiscali

I dati societari e finanziari di natura fiscale contenuti nell’archivio che per anni ha rappresentato la fortuna di San Marino, ben presto non saranno pi๠inaccessibili. Anche San Marino, infatti, ha avviato i primi interventi di adeguamento agli standard internazionali in materia di trasparenza e condivisione delle informazioni con le altre amministrazioni fiscali nel rispetto degli accordi internazionali in vigore.

Il primo passo èstato quello di affidare all’Ufficio centrale di collegamento il compito di mantenere i contatti con le autorità  straniere competenti al fine di avviare una collaborazione amministrativa.

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Evasione fiscale negli asili nido

Il comune di Genova, la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Entrate hanno dato vita ad una collaborazione volta a smascherare coloro che, pur avendo redditi piuttosto elevati, chiedono agevolazioni per avere riduzioni o per non pagare affatto la retta o la mensa dell’asilo per i propri figli.

I controlli sul reddito di famiglie con figli iscritti all’asilo sono in corso già  da inizio anno, in particolare gli accertamenti partono dal Comune o dall’Agenzia delle Entrate per poi passare alla Guardia di Finanza, che al momento sta indagando su circa 20 casi. Le verifiche, in particolare, si basato sull’Isee, ossia l’Indicatore della situazione economica equivalente.

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Redditometro pronto a marzo 2011

Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, nel corso del suo intervento a margine del convegno di studi sull’integrazione con l’anagrafe tributaria delle banche dati in materia economico finanziaria, ha affermato che il redditometro di seconda generazione sarà  operativo da marzo 2011, confermando l’assenza di ritardi sulla tabella di marcia.

Il nuovo strumento, dunque, sarà  operativo per le dichiarazioni relative all’anno 2009. Al momento, come ha spiegato Befera, si stanno definendo le modalità  di apprezzamento della relazione tra il reddito e le voci indicative di capacità  di spesa sulla base di analisi compiute su campioni significativi di contribuenti differenziati sia per stile di vita che per area territoriale.

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Caccia agli evasori su Facebook

L’acquisto di beni di lusso e le vacanze frequenti in luoghi costosi da parte di soggetti che apparentemente non possono permettersi spese del genere sono molto spesso degli spunti che portano le autorità  ad intraprendere un’indagine volta a scovare evasori fiscali, che nella maggior parte dei casi sono paradossalmente gli artefici del loro stesso smascheramento.

Del resto èdifficile prevedere che postare su Facebook le foto dell’ultima vacanza oppure parlare su Twitter della nuova macchina acquistata recentemente possa dare il via a controlli da parte dell’amministrazione finanziaria, ma a quanto pare èproprio cosà¬.

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Evasione fiscale fra i consulenti degli enti pubblici

La Guardia di Finanza ha avviato su base nazionale un’indagine che sta conducendo a risultati addirittura stupefacenti. Si tratta dell’enorme settore delle consulenze prestate nei confronti di enti pubblici (dello Stato o a livello territoriale): sono circa centomila i professionisti e gli altri lavoratori autonomi interessati dalla verifica.

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Affitti in nero a Roma

Se l’abitudine di affittare appartamenti senza dichiarare nulla al Fisco èdiffusa in tutta Italia, sia pure con misure diverse, nella Capitale la Guardia di Finanza ha rivelato dati impressionanti.

Secondo le stime, esistono attualmente circa trecentocinquantamila contratti di locazione, ma di essi solo la metà  èstata dichiarata regolarmente. L’ipotesi sul tappeto, infatti, èquella di eseguire controlli potenzialmente su centosettantacinquemila appartamenti sparpagliati in tutta Roma, anche se ovviamente questo non sarà  possibile (le Fiamme Gialle ne eseguono mediamente mille all’anno).

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Evasione fiscale agenzie funebri

La Direzione Provinciale delle Entrate di Brescia sta indagando su un fenomeno di evasione fiscale inatteso: quello delle pompe funebri.

In pratica, ègià  stata snidata una ventina di agenzie specializzate che hanno trovato il modo di risparmiare sulle tasse per i servizi prestati ai familiari dei defunti. Le indagini si sono concentrate sulla regione intorno alla cittadina di Salà², ma a questo punto èprobabile che saranno presto estese a tutta la provincia.

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Evasione contributiva per le colf

Secondo un’approfondita indagine dell’istituto Censis, in Italia circa tre lavoratori domestici su cinque non sono in regola dal punto di vista contributivo: il 39% lavora totalmente in nero, mentre il 22%, pur iscritti all’INPS, sconta irregolarità  di vario genere.

A dispetto delle previsioni, l’indagine dimostra che le situazioni di irregolarità  totale o parziale concernono principalmente i domestici di nazionalità  italiana (53,9% del totale dei connazionali), mentre gli stranieri irregolari sono il 34,7%: forse le pesanti sanzioni a carico di chi fa lavorare illecitamente gli extracomunitari e la mastodontica sanatoria dell’autunno scorso hanno spinto a sconsigliare soluzioni meno lecite.

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