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Assistenza sanitaria stranieri in Italia

Foto | Marty Melville/Getty Images News/Getty Images Il ministero dell’Interno ha diramato una nota ufficiale con la quale annuncia che gli stranieri in Italia si potranno iscrivere al servizio sanitario nazionale con il codice fiscale provvisorio. Viene quindi garantita l’assistenza sanitaria piena agli stranieri in attesa di regolarizzazione.

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Circolare aliquota Iva 22% Agenzia delle Entrate

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Una circolare dell’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di chiarimenti relativi all’aumento dell’aliquota Iva, l’imposta per il valore aggiunto, al 22% a partire dallo scorso 1 ottobre 2013. Lo scatto dal 21% al 22% fu stabilito dall’allora Governo Berlusconi, ma lo stesso Governo Letta aveva speso diverse dichiarazioni sulla cancellazione dell’intervento.

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Codici tributo tasse scudo fiscale

Per le attività  finanziarie scudate sono pronti i codici tributo, da indicare nel modello F24, ai fini del pagamento delle sanzioni per omesso versamento, dell’imposta di bollo speciale, e dell’imposta straordinaria.

A darne notizia nella giornata di ieri, giovedଠ9 febbraio del 2012, èstata l’Agenzia delle Entrate nel precisare come al riguardo sia stata diffusa una apposita risoluzione, la numero 14/E che, oltre all’istituzione dei codici tributo, fornite anche tutte le indicazioni utili e le istruzioni per compilare correttamente il modello F24.

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Denunciare casa fantasma

Dopo un’opera imponente di rilevazione aerea, l’Agenzia del Territorio ha messo in luce l’esistenza di circa due milioni di costruzioni sconosciute alle mappe catastali; ai proprietari delle relative particelle sono state inviate nei mesi scorsi altrettante lettere, con le quali gli stessi vengono invitati a presentare i dovuti chiarimenti.

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Scudo fiscale, i risultati finali

Il ministro Giulio Tremonti ha illustrato in Parlamento i risultati conclusivi dello scudo fiscale, operante fra il 15/09/2009 e il 30/04/2010.

In sintesi, in cambio di un’imposta sostitutiva (con aliquota oscillante fra il 5 e il 7%), coloro che avevano esportato e/o detenevano attività  di ogni tipo all’estero non dichiarate, hanno potuto rimettersi in regola rimpatriando o regolarizzando le stesse.

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Manovra 2010: conseguenze della sanatoria edilizia

Nell’articolo precedente abbiamo visto i presupposti per cui si puಠdesiderare regolarizzare la situazione delle proprie case-fantasma.

Ma quali sono le conseguenze per chi si farà  avanti? Sono previste sanzioni modeste per la ritardata denuncia di accatastamento: rispetto all’importo ordinario di 300 euro per unità  e per anno, si dovrebbe scendere a 25 per i soli 2009 e 2010 (dunque 50 in tutto).

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Sanatoria per le ‘case fantasma’ nella Manovra 2010

Il termine di “case-fantasma”, molto impiegato sui giornali in questi giorni, èpittoresco ma anche poco sensato: sarebbe pi๠appropriato attribuirlo eventualmente a edifici segnati sulle mappe catastali ma non pi๠esistenti.

In questo caso, invece, èil contrario: si fa riferimento a tutti i fabbricati esistenti ma non presenti sulle mappe catastali, o presenti in forma differente.

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Scudo fiscale, questionario per le banche

Il rimpatrio o la regolarizzazione delle attività  detenute all’estero (universalmente noto come “scudo fiscale”) èormai storia passata: la scadenza, fissata in un primo momento per il 15 dicembre 2009 e successivamente prorogata allo scorso 30 aprile, èormai trascorsa definitivamente.

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Collegato Lavoro: sanzioni e regolarizzazioni

Il Collegato Lavoro contiene anche una serie di innovazioni in materia sanzionatoria, dirette nel complesso a rendere meno severa la situazione per il datore di lavoro.

Arriva infatti un binario di regolarizzazione bonaria per i datori sorpresi sul fatto a violare le norme sui lavoratori. Qualora gli ispettori, in occasione di un primo accesso sul luogo di lavoro, individuino delle irregolarità , stendono nel verbale (da redigere in maniera minuziosa e consegnare alla controparte) l’indicazione delle violazioni accertate e intimano all’imprenditore di mettersi in regola entro trenta giorni.

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Regolarizzazione badanti: 90% di promossi

In questi mesi l’INPS e le questure di tutta Italia stanno esaminando le domande di regolarizzazione presentate da colf e badanti extracomunitari nello scorso settembre, in occasione della grande sanatoria.

La procedura prosegue a rilento per la grande mole di istanze pervenute (quasi trecentomila) e per il fatto che, contemporaneamente, occorre anche valutare le ordinarie domande di soggiorno presentate dai cittadini extracomunitari nei limiti della legge Bossi-Fini.

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Arte regolarizzata con lo scudo fiscale

picasso

Il periodico “Plus24” ha svolto un’interessante inchiesta che getta un po’ di luce su uno degli aspetti meno dibattuti connessi allo scudo fiscale (di cui, in questi primi mesi del 2010, èin vigore una proroga valida fino ad aprile).

Non tutte le ricchezze non denunciate e detenute all’estero da parte dei contribuenti italiani, infatti, consistono in denaro, in strumenti finanziari, in panfili o in ville faraoniche: molti, infatti, hanno preferito puntare su opere d’arte di grandissimo pregio. E lo scudo fiscale rappresenta una ghiottissima occasione per mettere in regola anche questi beni.

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Regolarizzazione colf e badanti extracomunitari

colf

Molti problemi affrontati dalla circolare riguardano il caso in cui il domestico da regolarizzare sia un extracomunitario: in tal caso, oltre all’INPS, scende in campo anche il ministero dell’Interno.

Se sussistono cause di forza maggiore che rendono impossibile la regolarizzazione del rapporto di lavoro (per esempio, l’assistito ènel frattempo defunto), il rapporto di lavoro si considera valido ma già  concluso: la data di sottoscrizione del contratto e la data della sua cessazione si considerano entrambe pari al giorno della morte o dell’altro evento di forza maggiore.

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Contributi previdenziali e rimborso sanatoria colf e badanti

colf-e-badanti

Con una circolare dello scorso 9 dicembre, l’INPS ha fornito alcuni chiarimenti sulla procedura di regolarizzazione di colf e badanti irregolari, sulla base delle pi๠comuni segnalazioni provenienti dagli uffici locali, alle prese, in questi mesi, con l’analisi delle istanze presentate lo scorso settembre.

Il primo problema riguarda l’ipotesi in cui il soggetto che pagato il contributo forfetario di 500 euro tramite modello F24 non sia lo stesso che ha presentato la dichiarazione di emersione: ipotizziamo il caso di un badante assunto da un anziano ammalato (firmatario dell’istanza) che ha incaricato un figlio di pagare il contributo alle poste, il quale ha compilato il modello a nome proprio.

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