gravidanza, martina camuffo

Assunta al nono mese di gravidanza, gli ex dipendenti contro l’azienda: operazione di marketing

Al nono mese di gravidanza e assunta a tempo indeterminato, purchè dopo la maternità  torni a lavorare dopo cinque mesi.

gravidanza, martina camuffo

La storia di Martina Camuffo, 36 anni, assunta alla fine della gravidanza dall’azienda The Creative Way nel nordest italiano, a Mestre, ha suscitato un certo clamore considerando quanto sia difficile per le donne conciliare maternità  e lavoro nel mercato di oggi.

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Conciliare il ruolo di manager con la gravidanza

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La gravidanza non sempre rappresenta un’ostacolo alla carriera, piuttosto sono la precarietà  e l’assenza di aiuti sociali a frenare il desiderio di mettere al mondo un figlio, condiviso da numerose donne lavoratrici. Molto spesso perಠèanche il ruolo che si occupa a far sorgere dei dubbi. E’ il caso delle donne manager, che prima di mettere al mondo un bambino si interrogano sulle conseguenze che la loro scelta potrà  avere sull’azienda e quindi di riflesso anche sulla loro carriera.

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Flessibilità  del congedo di maternità 

maternità 

La lavoratrice dipendente in stato di gravidanza puಠchiedere la cosiddetta flessibilità  del congedo di maternità , in altre parole puಠchiedere di fruire dei cinque mesi di congedo di maternità  astenendosi dallo svolgimento della prestazione lavorativa un mese prima e quattro mesi dopo il parto, anzichèdue mesi prima e tre mesi dopo il parto.

Per poter esercitare tale facoltà , tuttavia, èrichiesto il certificato rilasciato da un ginecologo del servizio sanitario nazionale, o con esso convenzionato, che attesti l’assenza di rischi derivanti da tale opzione per la salute della gestante e del nascituro.

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Valutazione dei rischi lavoratrici in gravidanza

Ai sensi di quanto previsto dall’art. 28 del D. Lgs. n. 81 del 2008, il datore di lavoro in presenza di lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allatamento fino a sette mesi dopo il parto, deve compiere una valutazione dei rischi con particolare riferimento a quelli connessi all’esposizione ad agenti fisici, chimici o biologici, nonchè a determinati processi o condizioni di lavoro.

In particolare, per quanto riguarda gli agenti fisici, la valutazione deve riguardare quelli in grado di provocare lesioni al feto o un distacco della placenta.

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Tutela delle lavoratrici in gravidanza

In tema di sicurezza sul lavoro, il legislatore ha imposto una tutela particolare alle lavoratrici gestanti e alle lavoratrici neomamme in periodi di allattamento.

In particolare, nei periodi di gravidanza e puerperio la lavoratrice èlegittimata ad assentarsi dal lavoro, con diritto alla conservazione del posto, per un periodo di tempo stabilito dalle leggi, dalla contrattazione collettiva, dagli usi o secondo equità .

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Permessi retribuiti per esami prenatali

Il Decreto Legge n. 645/1996, avente ad oggetto norme destinate al miglioramento della salute e della sicurezza sul lavoro delle lavoratrici gestanti, delle puerpere e di coloro che sono in fase di allattamento, all’art.7 riconosce a favore delle lavoratrici in stato di gravidanza il diritto ad ottenere permessi retribuiti per l’effettuazione di esami prenatali e visite mediche specialistiche, nel caso in cui questi debbano essere effettuati durante l’orario di lavoro.

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Apprendista in gravidanza

Per una lavoratrice apprendista il periodo di sospensione legato a cause quali la gravidanza non rientrano nel conteggio legato alla durata del contratto di apprendistato; e lo stesso vale anche per i casi di malattia ed infortunio. Nell’ambito della tutela delle lavoratrici madri, le norme che in Italia sono in vigore sul divieto di licenziamento, per i lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato, valgono anche per le apprendiste in gravidanza.

D’altronde l’Inps, Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, nel marzo del 2010 aveva sia chiarito, sia affermato quello che èil principio di prosecuzione del contratto di apprendistato quando si verificano cause di sospensione, tra cui proprio quella del congedo parentale. Con la conseguenza che la durata dell’apprendistato, sospesa durante la gravidanza, si sposta in avanti per un tempo pari a quello per cui èavvenuta la sospensione.

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Modello contratto a progetto

lavoratore

Come accennato, il contratto a progetto deve essere stipulato per iscritto e al suo interno devono essere indicati con chiarezza sia la portata del progetto che le modalità  con cui il lavoratore deve coordinarsi con l’organico e la struttura aziendale.

Oltre a questi dettagli, il contratto deve indicare anche la durata del rapporto di lavoro e la retribuzione attribuita al collaboratore, che deve essere proporzionata alla quantità  e qualità  della prestazione.

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