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Formazione e AI: la nuova leva di crescita per gli studi professionali

Il 77% dei professionisti vede nell’intelligenza artificiale una competenza chiave: lo studio del futuro si costruisce investendo in aggiornamento continuo e nuove skill digitali.

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Nel settore della consulenza contabile, il tema della formazione professionale non è mai stato tanto centrale quanto oggi. Secondo la recente ricerca “IA & Commercialisti: nuove frontiere della Professione”, promossa da TeamSystem e dall’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, il 59% degli studi dichiara di voler investire concretamente in percorsi di aggiornamento per le proprie risorse. Una tendenza che segna il passo di un cambiamento profondo.

La ragione è chiara: l’intelligenza artificiale sta ridisegnando i confini delle competenze richieste. Più di tre professionisti su quattro ritengono che la padronanza dell’AI sia ormai una skill fondamentale per restare competitivi sul mercato. Una trasformazione culturale prima ancora che tecnologica, che impone a tutti – dalle realtà più strutturate fino agli studi individuali – un ripensamento della propria identità professionale.

Questa attenzione alla formazione è figlia di un contesto in rapida evoluzione. Gli strumenti di AI entrano sempre più frequentemente nella quotidianità dei commercialisti, spesso integrati nei software gestionali già in uso. Due studi su tre utilizzano o stanno per utilizzare soluzioni dotate di intelligenza artificiale, segno di un’adozione diffusa ma ancora in fase di consolidamento.

Tuttavia, non mancano le difficoltà. L’ostacolo principale all’adozione dell’AI è proprio la mancanza di competenze specifiche, indicata dal 52% di chi ancora non utilizza questi strumenti. Una barriera che può essere superata solo attraverso un piano formativo efficace, mirato e continuo. Il mercato, infatti, non aspetta: i clienti richiedono sempre più servizi personalizzati, consulenze tempestive e processi semplificati.

Accanto alla conoscenza dell’AI, emergono altre skill tecniche richieste con sempre maggior frequenza: il 54% dei rispondenti sottolinea l’importanza delle competenze informatiche generali, mentre il 34% indica la gestione della privacy e della sicurezza come elemento chiave. È l’identikit del commercialista del futuro, più vicino a un consulente trasversale che a una figura prettamente contabile.

L’integrazione dell’AI, infatti, permette di automatizzare le attività ripetitive, lasciando spazio alla consulenza strategica. Gestione del tempo più efficiente, riduzione dell’errore umano, organizzazione dei flussi di lavoro: sono solo alcuni dei vantaggi tangibili percepiti dagli studi che hanno già adottato queste tecnologie.

In questo scenario, la formazione assume un ruolo chiave anche in ottica di employer branding e valorizzazione dei talenti interni. Un professionista aggiornato è un professionista più motivato, più competitivo e più in grado di rispondere alle sfide del cambiamento.

Il commento di Giuseppe Busacca, General Manager BU Professional Solutions di TeamSystem e AD di Euroconference, lo sottolinea con chiarezza: “L’Intelligenza Artificiale rappresenta un alleato sempre più strategico per i professionisti: uno strumento che non si sostituisce alla loro competenza ma che la potenzia, rendendo lo studio più efficiente e liberando tempo prezioso da dedicare alle attività a più alto valore aggiunto. In uno scenario in costante evoluzione, la capacità di integrare questa tecnologia nei processi operativi del proprio studio diventa una leva essenziale per restare competitivi, mantenendo la qualità dei servizi offerti all’altezza delle aspettative dei clienti”.

Il cambiamento non è più una prospettiva futura, ma un dato presente. E la formazione, se affrontata con metodo e visione, può diventare il vero fattore differenziante tra chi subirà l’innovazione e chi saprà cavalcarla.