Oltre a questi dettagli, il contratto deve indicare anche la durata del rapporto di lavoro e la retribuzione attribuita al collaboratore, che deve essere proporzionata alla quantità e qualità della prestazione.
La forma scritta èindispensabile per evitare facili abusi ai danni del collaboratore: tant’ vero che la legge stabilisce che la sua mancanza ha, come conseguenza, la trasformazione automatica del contratto in un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato fin dal momento della sua stipulazione.
Salvo accordi contrari che fissino l’esclusiva (da indicare, a loro volta, per iscritto), il collaboratore ha diritto a lavorare per pi๠committenti; non èperಠconsentito svolgere attività in concorrenza con quella del proprio datore. Non èquindi ammissibile svolgere contemporaneamente prestazioni lavorative (a progetto o no) presso due call center, o due ristoranti, o due negozi di abbigliamento, eccetto che i committenti diano il loro benestare.
Si èpoi accennato al fatto che il lavoratore a progetto non puಠin linea di principio contare su ferie e permessi. Regole particolari, perà², sono previste dalla legge Biagi per la sospensione del rapporto di lavoro in conseguenza di malattia, gravidanza e infortunio.
Malattia e infortunio sospendono gli effetti del contratto. Se perಠsi protraggono per oltre un sesto della durata complessiva prevista dal contratto, o comunque per trenta giorni, il rapporto èrisolto. In caso di gravidanza, invece, la sospensione massima èdi centottanta giorni. In tutti i casi, contratti individuali e accordi sindacali possono fissare condizioni pi๠favorevoli per il collaboratore.
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