Rateizzazione debiti fiscali in aumento nel 2010

Complice la crisi economica e l’elevato tasso di disoccupazione e precariato, sono sempre di pi๠le persone che scelgono la formula rateale per pagare tasse e contributi. A rivelarlo èEquitalia che al 31 dicembre 2010 ha contato circa un milione di rateizzazioni concesse per un ammontare complessivo che supera i 4,2 miliardi di euro.

La rateizzazione, che viene gestita direttamente dagli agenti di riscossione, consente alla famiglie che vivono una situazione di difficoltà  economica di dilazionare fino a sei anni il pagamento dei debiti fiscali e contributivi.

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Servizi online Equitalia utilizzati da 2,4 milioni di utenti

Anche sul fronte dei tributi operare comodamente da casa utilizzando il proprio computer èuna cosa che piace sempre di pi๠agli italiani. A dimostrarlo sono i dati diffusi da Equitalia, secondo cui nell’anno appena trascorso sono stati 2,4 milioni gli utenti che hanno scelto di accedere ai servizi telematici offerti attraverso il sito internet del gruppo.

A riscuotere particolare successo èstato soprattutto il servizio di estratto conto online, attraverso il quale i contribuenti possono verificare la propria situazione debitoria direttamente da casa.

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Rateizzazione dei debiti INPS: circolare 106

Con la circolare n. 106/2010, che riprende e approfondisce i contenuti del D.L. 78 emanato pochi mesi prima, l’INPS ridisegna la disciplina della rateazione dei debiti dei contribuenti verso lo stesso istituto previdenziale.

Il discorso va scisso in due situazioni: i debiti già  iscritti a ruolo e quelli che non lo sono ancora.

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Reti amiche per le cartelle di pagamento

Il progetto “Reti Amiche”, avviato da qualche anno, prevede la progressiva estensione dell’erogazione dei servizi pubblici da parte di soggetti privati abilitati e convenzionati. Lo scopo èquello di favorire il cittadino, dandogli maggiori possibilità  di chiedere e ottenere servizi senza spostarsi troppo lontano da casa. Al momento sono circa sessantamila gli esercenti che, a vario titolo, hanno aderito al progetto.

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Avvisi di accertamento, nuove regole dal 2011

La manovra finanziaria di maggio prevedeva una serie di novità  in tema di riscossione delle imposte; dopo le modifiche subite in Parlamento, il nuovo quadro appare ormai definitivo.

Innanzitutto, le nuove regole entreranno in vigore in rapporto agli avvisi di accertamento in tema di IVA e di imposte dirette notificati ai contribuenti dal 1° luglio 2011 in poi, e con riferimento al periodo d’imposta 2007 e successivi.

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Pignoramento presso terzi, sessanta giorni per opporsi

Fra i poteri riconosciuti ad Equitalia, la società  pubblica incaricata di riscuotere i crediti vantati dall’Erario e dagli enti previdenziali verso i contribuenti pi๠riottosi, c’ anche la possibilità  di agire nei confronti dei terzi soggetti.

Se infatti Tizio èdebitore verso l’Erario per tasse non pagate e Caio deve delle somme a Tizio per altri motivi, Equitalia puಠanche farsi avanti presso Caio e imporre a quest’ultimo di versarle gli importi destinati al suo creditore. La soluzione viene adottata soprattutto quando gli importi dovuti da Tizio sono ingenti e il patrimonio a lui intestato èmodesto.

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Sentenza sulle ipoteche, molte ripercussioni

La Corte di Cassazione, con la recentissima sentenza 4077/2010, ha spalancato la porta a potenziali migliaia di ricorsi da parte dei contribuenti sottoposti a misure precauzionali da parte di Equitalia.
Il DPR 602/1973 stabilisce infatti all’articolo 76 che il concessionario della riscossione ha diritto di procedere all’esproprio dei beni del debitore insolvente quando il debito supera gli ottomila euro.

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Cartelle di pagamento errate per il 26%

Secondo un’analisi condotta sulle cartelle di pagamento emesse dal concessionario della riscossione nel quadriennio 2005-08, èmerso che oltre una su quattro èrrata: per l’esattezza, la percentuale èdel 26,03%.

In realtà , la percentuale tende a decrescere rapidamente (nel 2008 era il 12,57%, contro la punta del 36,28% del 2006) ma rimane comunque eccessivamente alta.

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Nulle le cartelle di pagamento inviate per raccomandata

corte-di-cassazione

Un paio di anni fa il concessionario della riscossione Equitalia si trovಠfra le mani un pesantissimo problema, quando la Cassazione sancଠche gli atti di riscossione nei quali non compariva il nome del responsabile del procedimento erano radicalmente nulli;

situazione debordante, tanto che il Governo dovette emanare in fretta e furia una leggina transitoria che azzerasse tale nullità  per le cartelle già  emesse.

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Intervista col direttore di Equitalia

logo equitalia

Laddove l’Erario o gli istituti previdenziali non riescono, con i loro mezzi ordinari, a recuperare le somme loro dovute da parte dei contribuenti, scende in campo il concessionario della riscossione, che da alcuni anni èun servizio totalmente in mano pubblica e affidato alla società  Equitalia SpA, di proprietà  dal Ministero delle Finanze.

Il quotidiano “Il Sole 24 Ore” ha pubblicato un’intervista col direttore generale di Equitalia, Marco Cuccagna, con il quale si ècommentato il punto sul mondo delle riscossioni e delle misure coattive.

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Tasse a rate, la crescita sembra inarrestabile

tax

Ai contribuenti italiani sembra piacere sempre di pi๠la possibilità  di chiedere al concessionario della riscossione, Equitalia, la rateazione delle somme iscritte a ruolo e notificate con cartella di pagamento, introdotta dal legislatore solo a partire dal 2008.

Dopo una prima fase di rodaggio, i cittadini hanno imparato a conoscere e ad apprezzare i meccanismi della rateazione, cui oggi ricorrono con notevole frequenza.

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Reato intestare la casa alla moglie per eludere il Fisco

casa intestata alla moglie

Uno degli illeciti penali previsti dalle norme tributarie (e precisamente dall’articolo 11 del decreto legislativo n. 74/2000) consiste nell’eseguire atti di disposizione del proprio patrimonio che hanno l’effetto di impoverirlo, con lo scopo di evitare che esso venga aggredito da Equitalia.

Non poche volte, infatti, il concessionario della riscossione si ètrovato impotente per recuperare l’entità  delle imposte evase e delle relative sanzioni proprio perchè il contribuente aveva intestato tutti i suoi beni al coniuge o ad un amico o parente compiacente.

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Compensare debiti a ruolo e rimborsi d’imposta

soldi

Risolti alcuni problemi di natura procedurale, sta finalmente divenendo operativa una norma emanata dal Parlamento nel lontano 2006: consiste nella possibilità  riservata al contribuente di compensare eventuali rimborsi d’imposta cui ha diritto con gli eventuali debiti fiscali non ancora saldati e ormai iscritti a ruolo, e dunque affidati alle cure del concessionario per la riscossione (la società  pubblica Equitalia) perchè riscuota tali somme con le buone o le cattive maniere.

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