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Per l’Erario maggiori garanzie sui crediti pi๠a rischio

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Uno dei numerosi emendamenti apportati alla manovra d’estate (la cui conversione in legge èattualmente all’esame delle aule parlamentari) riguarda la possibilità  di semplificare le procedure per garantire al Fisco la possibilità  di riscuotere i propri crediti iscritti a ruolo.

In sostanza, si èscelto di intervenire per modificare una norma, l’articolo 27 del decreto anticrisi varato alla fine dello scorso anno (D.L. 185/2008).


Quella norma stabilisce che per gli organi dell’Amministrazione Finanziaria èconsentito richiedere alla commissione tributaria provinciale l’iscrizione dell’ipoteca sui beni immobili del debitore nonchè l’eventuale sequestro conservativo dei suoi beni mobili e immobili nell’ipotesi che il soggetto sia considerabile “a rischio”, e cioèvi siano fondati motivi di ritenere che il debito rischi di restare insoluto a causa di potenziali comportamenti irregolari del contribuente, come l’intestazione della casa alla moglie o situazioni analoghe.


Questo èpossibile dopo la notificazione della cartella di pagamento al contribuente e, in caso di mancato pagamento, i provvedimenti adottati mantengono validità  fino alla data di scadenza per il versamento degli importi iscritti a ruolo.

A quel punto, infatti, la palla passa all’agente della riscossione, che deve attivarsi a propria volta con i mezzi riconosciuti dalla legge per riscuotere coattivamente le somme richieste.

La modifica contenuta nell’emendamento punta ora a semplificare la vita a Equitalia: i provvedimenti di natura cautelare adottati ai sensi della procedura appena descritta manterranno pienamente la loro validità  anche dopo la scadenza della cartella di pagamento; dunque, il concessionario della riscossione potrà  avvalersene a propria volta senza dover compiere alcun atto particolare.