Lo Statuto del Contribuente: limiti a sanzioni e controlli

modello f24

Oltre all’ipotesi delle obiettive condizioni d’incertezza, lo Statuto del Contribuente prevede altri due casi in cui il contribuente in buona fede non puಠricevere sanzioni tributarie.
Il primo di essi riguarda il caso in cui egli si sia attenuto ad indicazioni provenienti dalla stessa Amministrazione Finanziaria.

Immaginiamo il caso del contribuente che presenti interpello proprio per sapere come comportarsi in una certa situazione e successivamente si attenga al contenuto della risposta ricevuta.

Leggi il resto

Lo Statuto del Contribuente: decadenze e compensazioni

pagamento tasse

Proseguendo nell’analisi dello Statuto del Contribuente, si arriva all’importante principio secondo cui i termini di decadenza fissati dalle varie leggi fiscali in merito alla possibilità  di condurre accertamenti fiscali (termini oltre i quali l’iniziativa non puಠpi๠essere avviata) non sono mai suscettibili di proroga.

Ma non basta: tutti gli atti emessi da qualunque ente dell’Amministrazione Finanziaria devono indicare il nome del responsabile del procedimento e, se si tratta di un atto impugnabile, devono precisare termini e modalità  mediante cui presentare ricorso.

Leggi il resto

Lo Statuto del Contribuente: i principi di produzione legislativa

pagamento-delle-tasse

Alcune norme introdotte dallo Statuto dei Contribuenti concernono regole di sistema in tema di legislazione tributaria.

àˆ stato stabilito, ad esempio, che tutte le norme di legge (con i relativi decreti e regolamenti attuativi e circolari interpretative) devono essere redatte impiegando un linguaggio il pi๠possibile chiaro e comprensibile.

Si èquindi voluto porre un freno all’impiego di parole incomprensibili, locuzioni arcaiche o inutilmente forbite e periodi contorti e impossibili da districare. Inoltre, laddove fosse necessario fare riferimento ad altri testi di legge, questi devono essere richiamati espressamente per evitare ogni possibile fraintendimento.

Leggi il resto

Lo Statuto del Contribuente: introduzione

tasse

Dopo innumerevoli esempi di vessazioni, regolamenti incomprensibili, sanzioni sproporzionate e pretese assurde da parte dell’Amministrazione Finanziaria dello Stato, una decina di anni fa il legislatore decise di fissare una serie di limiti e paletti all’azione delle agenzie fiscali e della Guardia di Finanza.

La finalità  era quella di attribuire all’Erario un’etica nelle azioni e negli strumenti adottati, e una serie di garanzie di cui il cittadino avrebbe dovuto godere sempre, con riferimento a qualsiasi genere di tributo.

Leggi il resto

Insegnamento e infermeria la strada per le donne lavoratrici

infermiera

Secondo le statistiche, le donne oggi occupate nel nostro Paese sono circa 9.300.000, corrispondenti a due lavoratori su cinque. Il loro numero ècrescente da tempo ormai immemorabile, ma rispetto ai colleghi maschi restano comunque in numero inferiore.

A parte i numeri, comunque, la differenza principale sta nelle mansioni svolte e nelle qualifiche ricoperte: le lavoratrici dipendenti, nella grande maggioranza, sono impiegate e operaie, mentre soltanto una nicchia riesce a raggiungere le posizioni pi๠ambite (quadri e dirigenti). Oltre duecentomila donne, inoltre, sono collaboratrici familiari dell’azienda gestita dal marito.

Leggi il resto

Tasse a rate, la crescita sembra inarrestabile

tax

Ai contribuenti italiani sembra piacere sempre di pi๠la possibilità  di chiedere al concessionario della riscossione, Equitalia, la rateazione delle somme iscritte a ruolo e notificate con cartella di pagamento, introdotta dal legislatore solo a partire dal 2008.

Dopo una prima fase di rodaggio, i cittadini hanno imparato a conoscere e ad apprezzare i meccanismi della rateazione, cui oggi ricorrono con notevole frequenza.

Leggi il resto

Case in legno, un segmento a gonfie vele

casa di legno

L’edilizia in legno èun segmento del settore delle costruzioni molto recente nel nostro Paese. O meglio, pi๠correttamente andrebbe rilevato che si tratta di una tipologia di costruzioni antichissima ma che nel Ventesimo secolo era andata di fatto scomparendo, seppellita dall’avanzata inarrestabile del cemento armato.

Nel nostro Paese resistevano pochissime aziende specializzate, che operavano per di pi๠a favore di committenti stranieri (Svizzera, Austria, Germania); per motivi di retaggio tradizionale e vicinanza geografica, queste aziende trovavano quasi tutte localizzazione nella fascia alpina, con particolare prevalenza nella Valle d’Aosta, in Brianza, nell’Alto Adige e nel Friuli.

Leggi il resto

Contribuenti minimi, l’affitto blocca l’agevolazione

condominio

Il regime dei contribuenti minimi, nato con la legge 244/2007, prevede numerose agevolazioni nella tenuta della contabilità  e nel calcolo dell’imponibile fiscale, nonchè l’esenzione totale dall’IRAP e dagli studi di settore: un regime di favore previsto per imprenditori e professionisti minori, anche se non sempre conveniente dal punto di vista della pressione fiscale.

La legge stabilisce delle regole precise per essere considerati “contribuenti minimi”, e le relative soglie non possono essere superate, pena la decadenza dal regime. Fra queste soglie, la pi๠contestata dai contribuenti e dagli analisti èquella degli acquisti effettuati negli ultimi tre anni, che non deve superare il limite di quindicimila euro.

Leggi il resto

Novità  negli adempimenti delle cooperative

Chiarito il quadro di partenza delle norme sulla mutualità  nelle cooperative e i relativi effetti, vediamo in cosa consistono le novità  varate nel luglio scorso, la cui finalità  èquella di semplificare il quadro ma anche di garantire maggiore trasparenza per evitare abusi nelle attribuzioni delle agevolazioni fiscali.

Innanzitutto, èstabilito un nuovo requisito per le cooperative a mutualità  prevalente: per essere definite tali devono essere iscritte nell’apposito Albo, previo controllo dei requisiti.

Leggi il resto

Decadenza dal regime della mutualità  prevalente

Abbiamo descritto i requisiti necessari perchè una cooperativa venga definita a mutualità  prevalente. La riforma di luglio, fra gli altri aspetti, ha anche modificato la disciplina da applicarsi allorchè una società  perda con il tempo tali requisiti, e si trasformi, dunque, in una delle cosiddette “cooperative diverse”.

Tali requisiti sono suddivisibili in due tipologie: i requisiti statutari (limiti alla distribuzione di ristorni, indivisibilità  delle riserve, destinazione mutualistica del residuo del patrimonio dopo la liquidazione, tutti da esprimere a chiare lettere nello statuto aziendale) e requisiti comportamentali, legati alla prevalenza degli scambi con i soci nel corso della normale vita aziendale rispetto agli scambi con i terzi.

Leggi il resto

Requisito della mutualità  prevalente

Come accennato, le agevolazioni assegnate dalle norme tributarie alle società  cooperative oggigiorno sono attribuite solamente a quelle fra loro che presentano il requisito della “mutualità  prevalente”. Vediamo di approfondire.

Tutte le società  cooperative sono caratterizzate dallo scopo mutualistico, che le distingue dalle società  di capitali. Se in queste ultime, infatti, la finalità  dei soci èquella di ottenere profitti da ripartire fra loro, nelle cooperative si tende invece ad attribuire ai soci gli stessi beni e servizi prodotti dalla società  ma a prezzi inferiori rispetto a quelli di mercato.

Leggi il resto

Due tipologie di cooperative

societa

Nel mese di luglio èntrata in vigore una revisione dell’ordinamento legislativo delle cooperative che ritocca in diversi punti la normativa precedente. Per meglio comprendere, tuttavia, la portata della riforma, ènecessario premettere una sintesi delle leggi in materia cosଠcome sono state rivisitate con la riforma del diritto societario nel 2003.

Le cooperative sono sempre state tutelate dal nostro ordinamento sotto vari punti di vista (esiste, d’altronde, anche una prescrizione costituzionale in tal senso), e in particolare hanno sempre goduto di importanti agevolazioni fiscali.

Leggi il resto

La definizione agevolata non impedisce la chiusura del negozio

corte-di-cassazione

La Corte di Cassazione ha posto una distinzione nettissima fra la sanzione tributaria principale e le sanzioni accessorie.

Le norme tributarie, in particolare, prevedono multe molto salate per il negoziante sorpreso a non emettere lo scontrino fiscale, prevedendo come sanzione accessoria la chiusura forzata del negozio fino a quindici giorni se la violazione viene compiuta almeno quattro volte in cinque anni.

Leggi il resto

Distretti industriali in ripresa

distretti industriali

La rete dei distretti industriali, diffusi praticamente in ogni angolo d’Italia, èforse il fiore all’occhiello del nostro sistema organizzativo aziendale.

Distretti ne esistono in molte parti del mondo, ma raramente si ha un radicamento nella realtà  locale e una capacità  competitiva cosଠforte come ciಠche possiamo riscontrare nel nostro Paese.

Non desta dunque particolari sorprese il fatto che la crisi abbia inciso anche sulle vendite dei distretti ma meno che altrove, e che proprio in queste realtà  produttive si stiano in queste settimane verificando, finalmente, i primi dati positivi.

Leggi il resto

Colf e badanti, metà  rimangono irregolari

colf-e-badanti

Alla mezzanotte del 30 settembre si sono chiusi definitivamente i termini per inviare la domanda di emersione di colf e badanti; e, in attesa di conoscere i dati ufficiali, possiamo trarre qualche considerazione di massima sull’iniziativa.

Si stima che le richieste complessivamente inviate siano circa trecentomila, pari al 60% del complesso dei lavoratori irregolari nel settore, che, secondo le previsioni pi๠prudenti ammontano a cinquecentomila (ma secondo altre stime potrebbero sfiorare il milione di unità ).

Leggi il resto