Fra queste soglie, la più contestata dai contribuenti e dagli analisti è quella degli acquisti effettuati negli ultimi..

La legge stabilisce delle regole precise per essere considerati “contribuenti minimi”, e le relative soglie non possono essere superate, pena la decadenza dal regime. Fra queste soglie, la più contestata dai contribuenti e dagli analisti è quella degli acquisti effettuati negli ultimi tre anni, che non deve superare il limite di quindicimila euro.
Tale limite, nella realtà dei fatti, appare esageratamente basso e mette fuori gioco parecchi potenziali aderenti: si pensi al semplice acquisto di un’autovettura (sebbene il relativo costo andrebbe conteggiato solo per il 50%).
Ma la situazione forse più pesante riguarda chi prende una stanza o un piccolo locale in affitto. La legge, infatti, considera nella soglia dei quindicimila euro anche i beni strumentali presi in locazione e leasing, oltre agli acquisti in senso stretto.
È possibile che si sia trattato di una semplice dimenticanza del legislatore, ma sta di fatto che il riferimento ai beni strumentali (senza altre precisazioni) impone di prendere in considerazione non solo i beni mobili ma anche gli immobili.
Ipotizziamo un avvocato esordiente o un piccolo agente di commercio: anche immaginando che in tre anni non facciano nessun altro tipo di acquisto (improbabile), basterebbe un affitto mensile di 417 euro per superare in trentasei mesi la fatidica soglia, e tutti sanno che, soprattutto nelle grandi città, i canoni di locazione sono solitamente ben più elevati.
Se mai la legge dovesse venire rivista, questo sarà certo uno dei punti più urgenti su cui intervenire.
Minimo 18 Dicembre 2009 il 17:36
Ma la soglia dei tre anni non è da considerare soltanto come requisito per l’ingresso nel regime dei minimi? La guida dell’Agenzia delle Entrate non mi pare faccia riferimento agli anni di funzionamento successivi…o no?