Dipendenti pubbliche, pensione a 65 anni dal 2012

Siamo arrivati probabilmente alla svolta finale nella tormentata vicenda dell’età  pensionabile per le donne che lavorano per la Pubblica Amministrazione.

Come si ricorderà , la Corte di Giustizia Europea aveva condannato l’Italia per la differente età  riservata alle donne (60 anni) operanti nel pubblico impiego rispetto a quella degli uomini (65 anni). La condanna, secondo la Corte, deriva dalla considerazione che le donne, avendo il diritto/dovere di andare in pensione prima, non possono maturare contributi sufficienti a garantirsi una rendita paragonabile a quella dei colleghi di sesso maschile. Da qui, l’obbligo di uniformare i due valori.

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Importazione comunitaria dei mezzi di trasporto nuovi

Le particolari norme di applicazione dell’IVA all’interno dell’Unione Europea lasciano spazio a numerosi sotterfugi e imbrogli per effettuare frodi al fine di evitare di pagare l’imposta.

Un settore dove le frodi sono particolarmente diffuse èquello dei mezzi di trasporto nuovi, acquistati all’estero per essere rivenduti in Italia.

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Viaggi intracomunitari: alcolici e tabacco

Ormai da molti anni non esistono pi๠barriere doganali fra i Paesi comunitari, e questo comporta molte semplificazioni per i viaggiatori, che in linea di massima non sono tenuti a dichiarare i beni che portano all’interno o all’esterno dei confini nazionali per destinarli al proprio consumo personale o familiare (un discorso molto diverso, naturalmente, èprevisto per chi fa import-export per mestiere).

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Importare ed esportare beni culturali

Dopo aver letto come importare animali e armi, trattiamo oggi un altro argomento. Le leggi doganali stabiliscono regole severe in merito all’entrata e alla fuoriuscita di beni di ogni tipo che abbiano interesse storico, artistico, archeologico e culturale in genere.

Lo scopo, come èvidente, èprincipalmente di combattere il contrabbando che in passato ha depauperato l’immenso patrimonio del nostro Paese e di altre nazioni.

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Importare animali, piante e armi

Al di là  delle regole fiscali, trattate nell’articolo precedente, le leggi doganali impongono degli adempimenti particolari in presenza dell’importazione (sia da parte di imprenditori che di privati) di particolari beni, su cui vigono vincoli dettagliati.

Per importare in Italia cani, gatti e furetti occorre procurarsi dalle autorità  sanitarie del Paese d’origine un certificato che identifichi l’animale, ne attesti la buona salute e, per i cani, una recente vaccinazione antirabbica.

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Prodotti da dichiarare in dogana

Nel momento in cui un soggetto introduce beni sul territorio nazionale provenendo da Paesi extracomunitari, ètenuto a dichiararlo agli uffici periferici dell’Agenzia delle Dogane: se si tratta di beni destinati alla rivendita, infatti, occorre pagare i relativi dazi e imposte varie, fra cui l’IVA.

Se invece si tratta di beni destinati al consumo personale o familiare non occorre dichiararli nè pagare alcunchè.

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ICT, la crisi perdura

Il settore economico noto comunemente come Information and Communication Technology (ICT) vive in questo periodo una fase molto difficile.

Se il 2009 si èrivelato disastroso, registrando un crollo medio del fatturato pari ad oltre l’otto percento rispetto all’anno precedente (la media mondiale èstata del -5,4%), anche il 2010 non èiniziato sotto i migliori auspici.

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Elenco dei Paesi ‘Black list’

Vediamo il contenuto dei due decreti ministeriali in materia di Paesi “black list”.
Il primo, datato 4 maggio 1999, elenca i seguenti Stati e territori: Alderney, Andorra, Anguilla, Antigua & Barbuda, Antille Olandesi, Aruba, Bahamas, Bahrein, Barbados, Belize, Bermuda, Brunei, Cipro, Costarica, Dominica, Emirati Arabi Uniti, Ecuador, Filippine, Gibilterra, Gibuti, Grenada, Guernsey, Hong Kong, le isole Vergini Britanniche, di Man, Cayman, Cook e Marshall, Jersey, Libano, Liberia, Liechtenstein, Macao, Malaysia, Maldive, Malta, Mauritius, Monaco, Montserrat, Nauru, Niue, Oman, Panama, Polinesia Francese, St. Kitts & Nevis, St. Lucia, St. Vincent & Grenadine, Samoa, San Marino, Sark, Seychelles, Singapore, Svizzera, Taiwan, Tonga, Turks & Caicos, Tuvalu, Uruguay e Vanuatu.

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‘Black list’: i decreti ministeriali

Nell’articolo precedente, abbiamo parlato della confusione del contribuente medio in merito ai Paesi inclusi nelle black list, e dunque sui propri fornitori e clienti le cui operazioni andranno comunicate all’Agenzia delle Entrate.

La confusione, in realtà , èforte anche fra gli addetti ai lavori. Come già  descritto, infatti, occorre far riferimento ai due decreti emanati dal ministero delle Finanze rispettivamente in data 4 maggio 1999 e 21 novembre 2001.

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Compilazione del quadro A per comunicazione ‘black list’

Il quadro A costituisce il cuore della comunicazione delle operazioni con i soggetti residenti nei Paesi “black list”. Dopo aver compilato il frontespizio, ecco come compilare il resto.

Andranno compilati tanti moduli quanti sono i fornitori e clienti con cui abbiamo avuto a che fare nel periodo interessato. Se perciಠabbiamo acquistato beni dal fornitore X e servizi dal fornitore Y mentre da Z abbiamo venduto beni e acquistato servizi, compileremo tre differenti moduli.

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Compilazione frontespizio per comunicazione ‘black list’

Il modello pubblicato dall’Agenzia delle Entrate per la comunicazione delle operazioni con clienti e fornitori residenti in Paesi “black list” ècomposto da tre pagine: la tradizionale informativa sulla privacy che ritroviamo su tutte le dichiarazioni fiscali, il frontespizio e il quadro A.
Innanzitutto, all’apice di ogni pagina va riportato il codice fiscale del dichiarante. Dopodichè, affrontiamo il frontespizio.

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Comunicazioni ‘black list’, pubblicato il modello

Anche l’ultimo tassello, la pubblicazione del modello, èstato apportato e tutto èpronto per il nuovo adempimento fiscale che attende i titolari di partita IVA a partire dal prossimo luglio: la “comunicazione delle operazioni con soggetti aventi sede, residenza o domicilio in Paesi a fiscalità  privilegiata”, per usare la dizione ufficiale.

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Fiducia dei consumatori in picchiata

Dopo un modesto incremento nei mesi scorsi, la fiducia espressa dai consumatori italiani torna a precipitare.

A dare una mazzata all’ottimismo dei nostri concittadini sono state la crisi di Eurolandia e la manovra economica varata nelle settimane scorse, che hanno diffuso la sensazione che l’uscita dal tunnel, data ormai per vicina, sia invece ancora distante all’orizzonte.

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RC auto sempre pi๠costosa

Da oltre quarant’anni, in Italia, tutti i proprietari di autovetture sono obbligati a stipulare un contratto di assicurazione per il risarcimento dei danni da responsabilità  civile; ed ècomune conoscenza quanto i premi da versare siano costosi, nonostante le numerose iniziative che, soprattutto negli ultimi anni, sono state adottate per liberalizzare il mercato.

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