Con la stagione invernale in arrivo, sia i lavoratori che le aziende si impegnano per far fronte a una stagione molto impegnativa. Il motivo è facile da intuire, visto che la crescita esponenziale dei costi energetici si è tradotta in un consistente e pericoloso caro bollette. Così, un numero sempre più elevato di imprese ha la necessità di ridurre i consumi, il che porta a tentare di risparmiare sul riscaldamento degli ambienti.
I motivi del licenziamento dal pubblico impiego? Li rende noti il Ministero della Pubblica Amministrazione, attraverso la pubblicazione della tabella riepilogativa sulle sanzioni gravi, in seguito al primo anno di applicazione delle regole Madia. Â
I dati confermano che nel corso del 2017 sono stati 324 i dipendenti statali licenziati, un numero comunque inferiore rispetto all’anno precedente. Quali sono le reali cause dei licenziamenti? I dati confermano che al primo posto ci sono le assenze ingiustificate dal posto di lavoro (per il 31% con un incremento dei licenziamenti dei furbetti del cartellino, in pratica di chi striscia il badge e se ne va). Seguono le false attestazioni di presenza (per il 17%, che ha visto l’introduzione della flagranza per cui scatta l’iter accelerato che prevede l’allontanamento entro 48 ore e il licenziamento entro 30 giorni.
àˆ disponibile dalla giornata del 23 febbraio 2018, il servizio di accesso semplificato alla domanda di NASpI precompilata. Si tratta, come specifica l’Inps, di un servizio in fase sperimentale per il momento riservato solo a lavoratori dipendenti che abbiamo perduto involontariamente il lavoro e che potrebbero avere diritto alla indennità NASpI, se in possesso dei requisiti richiesti e necessari.
L’Inps rende noto che l’interessato alla richiesta dovrà aggiungere semplicemente solo gli altri eventuali elementi in suo possesso.
Il ministero del Lavoro ha emanato di recente una circolare riguardo il trattamento speciale di disoccupazione. La circolare n. 16 del 20 aprile 2016 spiega quali sono le condizioni e i requisiti per l’accesso al trattamento speciale inserito nella legge 223/91 da perfezionare entro il 31 dicembre 2016.Â
La procedura online per dare le dimissioni dal proprio lavoro sembra essere eccessivamente complicata. Per questo motivo Confartigianato si augura che si trovi presto una soluzione, anche modificando la legge, se necessario.Â
L’indennità di disoccupazione che oggi va sotto il nome di NASpI e che èin vigore dal primo maggio 2015 al posto dell’ASpI, ha portato l’INPS a pubblicare una serie di chiarimenti sul trattamento, in particolare rispetto alla compatibilità della prestazione. Tutto ènella circolare 142/2015.Â
L’offerta di conciliazione al lavoratore licenziato introdotta dal Jobs Act èobbligatoria nel caso in cui l’azienda proponga l’accordo al dipendente. Ecco quali sono i chiarimenti del ministero rispetto a questo caso specifico.Â
La NASPI èil nuovo sussidio di disoccupazione che sostituisce tutti i precedenti, quindi ASPI e Mini-ASPI. Si tratta di un trattamento unico che ha caratteristiche diverse rispetto a quelle delle misure in vigore prima del primo maggio 2015. Vediamole insieme.Â
Una nostra utente ci ha posto un quesito sui tempi per il pagamento del TFR da parte del datore di lavoro. I tempi sono definiti dall’INPS: ecco qual èla procedura per il pagamento della liquidazione e la circolare dell’Istituto che puಠfornire maggiori delucidazioni.Â
L’INPS ha chiarito alcuni elementi legati all’indennità di disoccupazione per i lavoratori agricoli. Quel che èstato fatto notare èche il trattamento di disoccupazione per i giovani assunti con contratti incentivati copre le giornate non lavorate e quindi va erogato in un’unica soluzione nell’anno successivo. Facciamo chiarezza.Â
Un lavoratore che percepisca un assegno di disoccupazione puಠlavorare conservando il sussidio ma non deve andare oltre i palette previsti dalla legge. Ecco come funziona la conservazione, la sospensione o la perdita dello stato di disoccupazione. La risposta ad un nostro lettore.Â
L’articolo 18 ècambiato e quindi tutti coloro che a partire dal 2015 stipulano un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti devono avere ben chiara la nuova normativa di riferimento, per esempio in materia di licenziamento. La domanda che si pone al Ministero e cui il Ministero del Lavoro ha risposto à¨: quali sono i nuovi motivi di licenziamento possibili?
A partire dal 2015 il personale ATA o il personale docente potranno fare la domanda di cessazione del servizio o sarà possibile per il dirigente scolastico definire la cessazione d’ufficio. In ogni caso la prima scadenza da considerare èquella del 15 gennaio 2015. Ecco per chi vale e come si deve procedere caso per caso.Â
Forse molte aziende non aspettavano altro: ovvero la possibilità di effettuare licenziamenti in casi di riorganizzazione aziendale o per motivi di crisi economica. Ecco questa opportunità servita su un piatto d’argento. Vediamo nei dettagli la questione.
La maternità èun vantaggio e uno svantaggio sul fronte lavorativo perchè garantisce delle tutele alle madri lavoratrici ma le obbliga anche al rispetto di alcune leggi specifiche. Vediamo come ci si comporta rispetto alle dimissioni.
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