Contributi figurativi per malattia e infortunio

Tra i contributi figurativi che per essere accreditati necessitano della specifica domanda dei soggetti interessati figurano quelli relativi a periodi di astensione del lavoratore dalla prestazione lavorativa per malattia o infortunio.

In questo caso si tratta di contributi che risultano utili per conseguire il diritto alla pensione, ai fini della determinazione dell’ammontare della pensione e per il raggiungimento delle 78 giornate richieste per ottenere la disoccupazione con requisiti ridotti.

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Contributi figurativi cassa integrazione

Tra le fattispecie in relazione alle quali èprevisto dalla legge il riconoscimento a favore del lavoratore dei contributi figurativi rientrano anche i periodi di sospensione dall’attività  lavorativa o di riduzione dell’orario di lavoro e durante i quali al lavoratore dipendente viene corrisposta la cassa integrazione ordinaria, speciale o straordinaria.

In questo caso il riconoscimento dei contributi sia ai fini dell’età  pensionabile che ai fini dell’entità  dell’assegno avviene d’ufficio, il dipendente non ètenuto a presentare alcun modulo di domanda diversamente da quanto previsto per altri casi di astensione dal lavoro con riconoscimento dei contributi figurativi (maternità , malattia, infortunio, ecc.).

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Calcolo contributi figurativi

Per il calcolo dei contributi figurativi occorre far riferimento alla disciplina contenuta nell’art.8 della legge n.155 del 23 aprile 1981.

Tale norma, in particolare, stabilisce che il valore retributivo da considerare in relazione ai periodi riconosciuti figurativamente èdeterminato sulla base della media delle retribuzioni settimanali percepite in costanza di lavoro nell’anno solare in cui si collocano i periodi figurativi oppure, nell’anno di decorrenza della pensione, nel periodo compreso fino alla data di decorrenza della pensione stessa.

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Modello Inps lavori usuranti

Il decreto legislativo n. 67/2011 riconosce a favore dei lavoratori la cui prestazione lavorativa rientra nell’ambito dei cosiddetti lavori usuranti il diritto alla pensione anticipata.

Affinchè tali lavoratori possano andare in pensione prima del previsto èperಠnecessario che venga seguito un determinato iter, in quanto si tratta di un diritto che non viene riconosciuto in modo automatico.

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Domanda indennizzo cessazione attività  commerciale

I commercianti che cessano la propria attività  nel periodo compreso tra l’1.1.2009 e il 31.12.2011 hanno diritto ad un indennizzo, purchèsiano iscritti alla gestione separata Inps da almeno cinque anni e abbiano compiuto 62 anni di età  per gli uomini e 57 anni di età  per le donne.

Per ottenere tale indennizzo ènecessario che il soggetto abbia definitivamente cessato la propria attività  commerciale e abbia riconsegnato al Comune l’autorizzazione per l’esercizio di tale attività .

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Lettera di dimissioni per pensionamento

La lettera di dimissioni puಠessere presentata in diverse occasioni, le pi๠frequenti sono senza dubbio le dimissioni volontarie che si rassegnano nel momento in cui si decide di cambiare lavoro oppure le dimissioni per giusta causa.

La lettera di dimissioni, tuttavia, viene presentata al datore di lavoro dal lavoratore dipendente anche quando questo decide di lasciare il lavoro per andare in pensione, avendone maturato i requisiti richiesti dalla legge. Di seguito un esempio di lettera di dimissioni per pensionamento.

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Pensione di reversibilità  coniuge divorziato

Tra i soggetti beneficiari della pensione di reversibilità , oltre al coniuge, ai figli, ai genitori, ai fratelli celibi e alle sorelle nubili, figura anche l’ex coniuge, purchè non si sia risposato dopo lo scioglimento del matrimonio con il pensionato deceduto.

Fermo restano il requisito dell’assenza di un nuovo matrimonio, valido in tutte le ipotesi, in caso di separazione consensuale e di separazione senza colpa la pensione di reversibilità  spetta al coniuge separato senza condizioni.

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Pensione di reversibilità , a chi spetta

La pensione di reversibilità  èil trattamento economico che viene corrisposto al coniuge e ai figli del pensionato deceduto.

In alcuni casi piuttosto rari la pensione di reversibilità  puಠessere riconosciuta anche ai genitori, ai fratelli nubili e alle sorelle celibi, tuttavia si tratta di un’ipotesi alquanto remota in quanto ènecessario che il pensionato deceduto non abbia moglie e figli e che gli aventi diritto siano in possesso di requisiti piuttosto rigidi.

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Modello domanda pensione di anzianità 

Coloro che hanno maturato i requisiti per ottenere la pensione di anzianità  possono farne richiesta compilando l’apposito modello di domanda (scaricabile in fondo al post) e presentandolo all’ufficio Inps territorialmente competente a mano o tramite raccomandata con avviso di ricevimento, oppure rivolgendosi ad un ente di patronato.

Alla domanda deve inoltre essere allegata la seguente documentazione: copia di un documento di identità , autocertificazione dello stato civile, dati anagrafici e codice fiscale del coniuge, dati sulla situazione assicurativa che sono influenti per il diritto alla pensione e che non sono presenti nell’estratto contributivo, dichiarazione di cessazione di qualsiasi tipo di attività  di lavoro dipendente.

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Maggiorazione pensione sociale 2011

Per il 2011 la pensione sociale corrisposta ai soggetti in possesso dei relativi requisiti èdi 417,30 euro al mese, pari a 5.424,90 euro all’anno. Tale importo viene corrisposto integralmente a chi non altri altri redditi oppure in forma proporzionalmente ridotta a chi ha altri redditi propri ma complessivamente inferiori a 5.424,90 euro all’anno.

In determinati casi, tuttavia, èprevista una maggiorazione di 12,92 euro al mese, un “bonus” riconosciuto alle persone non sposate che risultano essere i pi๠indigenti tra gli aventi diritto, purchènon siano titolari di altri redditi per un ammontare superiore a 5.592,86 euro, ossia l’ammontare annuo dell’assegno sociale comprensivo di maggiorazione.

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Pensione sociale

La pensione sociale èuna forma di prestazione assistenziale corrisposta alle persone che non godono di alcuna copertura pensionistica e che hanno un reddito tale da rientrare nelle cosiddette soglie di povertà .

Per poter ottenere l’assegno sociale occorre essere cittadini italiani, essere residenti sul territorio nazionale (dal 1° gennaio 2009 èrichiesta la residenza in Italia da almeno 10 anni), avere 65 anni di età , non percepire reddito oppure percepire un reddito al di sotto di una determinata soglia.

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Pensione di vecchiaia

Coloro che non possiedono i requisiti per ottenere la pensione di anzianità  devono attendere di raggiungere quelli utili per ottenere la pensione di vecchiaia. I lavoratori dipendenti, in particolare, per ottenere la pensione di vecchiaia devono aver raggiunto i 60 anni di età  per le donne e i 65 anni di età  per gli uomini, mentre dal punto di vista contributivo sono richiesti almeno 20 anni.

I 20 anni di contributi, dunque, sono necessari per ottenere qualunque forma di pensione, fatta eccezione per l’assegno sociale che spetta a coloro che sono totalmente privi di redditi.

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Pensione anticipata lavori usuranti

La legge n.183/2010, meglio conosciuta come “collegato lavoro“, ha conferito apposita delega al governo per regolamentare la possibilità  di accedere alla pensione di anzianità  prima del previsto per coloro che svolgono lavori usuranti, in altre parole attività  particolarmente faticose e capaci di essere causa di stress psico-fisico.

Il provvedimento del governo consentirà  a coloro che svolgono lavori usuranti di anticipare di tre anni il requisito anagrafico, anche se bisognerà  comunque aver raggiunto almeno i 57 anni di età . In ogni caso, inoltre, bisognerà  aver maturato 35 anni di contributi.

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Riscatto contributi assistenza figli o disabili

La riforma Amato del 1993 ha introdotto ulteriori forme di riscatto che si vanno ad aggiungere al classico riscatto della laurea e mediante le quali determinate persone possono versare dei contributi al fine di avere la copertura contributiva anche in relazione a periodi durante i quali non hanno svolto attività  lavorativa per cause ben determinate dalla legge.

Tra le nuove facoltà  di riscatto rientra quella a favore di chi non èoccupato e assiste figli oppure familiari portatori di handicap.

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