La lotta all’evasione fiscale, già molto accesa negli ultimi anni, si èulteriormente intensificata, e a quest’attività si èdedicato il 50% dell’attività complessiva dei funzionari. Sono stati eseguiti oltre centomila fra controlli e verifiche, che hanno portato all’emersione di oltre trenta miliardi di euro di redditi non dichiarati, oltre a quasi cinque miliardi e mezzo di IVA non fatturata e/o non versata.
paradisi fiscali
Panama, l’ultimo baluardo dei paradisi fiscali
La minaccia concreta di sanzioni e boicottaggi nonchè la fuga massiccia e repentina dei capitali accumulati in tanti anni da imprenditori e magnati, infatti, rischiano di fare a brandelli le rispettive economie.
San Marino cerca l’intesa con l’Italia
Se formalmente i rapporti fra il nostro Paese e la piccola enclave collocata fra Marche e Romagna sono ampiamente cordiali, la verità èche San Marino sta oggi cercando un sistema per uscire dalla palude in cui èfinito e ritrovare un proprio spazio competitivo di genere diverso da quello che tanta fortuna ha avuto nei decenni passati.
Deduzione delle spese nei paradisi fiscali
E’ stabilito che un’impresa puಠdedurre dal reddito gli oneri relativi all’acquisto di beni e servizi forniti da soggetti residenti in Paesi iscritti nella famigerata “black list†del Ministero delle Finanze, e cioèi paradisi fiscali, soltanto se l’imprenditore stesso dimostra che quel dato fornitore svolge effettivamente al suo Paese un’attività economica, che la spesa si èverificata veramente e che vi sono state reali ragioni aziendali che hanno motivato tale acquisto.
Scudo fiscale: le modalità di rimpatrio
La prima, e pi๠comune, consiste nel trasferire denaro e titoli presso una banca residente in Italia (“rimpatrio materialeâ€).
La seconda (“trasporto al seguitoâ€) èadatta soprattutto per gioielli od opere d’arte, e consiste nel farli passare fisicamente alla frontiera: in questo caso, perà², occorre presentare un’apposita dichiarazione alle autorità doganali, perdendo la possibilità dell’anonimato che invece èfacile da conseguire nel rimpatrio materiale, in cui per esempio èpossibile ricorrere ai servigi di una società fiduciaria nel ruolo di intermediario.
Scudo fiscale: la scelta fra rimpatrio e regolarizzazione
In realtà la scelta fra le due ipotesi non èindifferente: le conseguenze sono diverse, e inoltre non sempre entrambe le strade sono percorribili.
Riflessioni sullo scudo fiscale
Un’interessante analisi a tutto tondo èstata pubblicata nei giorni scorsi dal quotidiano “La Stampaâ€.
Dimostrare la residenza in un paradiso fiscale
Fra le tante leggi, la pi๠semplice e micidiale èquella che stabilisce che chi si dichiara residente in un paradiso fiscale èreputato come residente in Italia, e dunque tassato per tutti i suoi redditi secondo le nostre norme, a meno che non sia egli stesso a dimostrare di vivere davvero nel territorio considerato.
Paradisi fiscali: l’OCSE si ricompatta nella battaglia
In occasione del recente summit finanziario a Berlino, i rappresentanti di diciannove dei Paesi aderenti all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico si sono ricompattati dopo parecchie incomprensioni sull’argomento: incomprensioni pi๠che evidenti, dato che persino alcuni fra loro sono stati indicati nella “lista nera†dell’OCSE, o anche nella pi๠ambigua “lista grigiaâ€.
Contrasto ai paradisi fiscali
Composto da tre commi, insolitamente il primo di essi contiene una dichiarazione di intenti sui commi successivi, ossia l’intenzione di dare attuazione alle decisioni dell’OCSE per spingere all’emersione di attività economiche e finanziarie detenute in Paesi caratterizzati da un regime tributario privilegiato, come ad esempio il Liechtestein: i cosiddetti “paradisi fiscaliâ€.
Il Liechtenstein cambia rotta sui trust
La bolla èscoppiata circa un anno fa, quando il Fisco tedesco acquistಠa peso d’oro un’infinità di dati bancari su contribuenti (soprattutto tedeschi, ma anche un buon numero di italiani) che avevano depositato ingenti capitali di dubbia origine presso la principale banca del Paese, la Lgt.