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Rapporto ISTAT 2007

Fine anno, tempo di bilanci e verifiche. Anche l’ISTAT scatta la fotografia dell’Italia nel consueto rapporto Annuale di fine anno.

Ne emerge che il Belpaese èsempre il paese con il primato della longevità 
: si vive infatti sempre di pi๠rispetto al resto delle nazioni del vecchio continente con 77,9 anni di vita attesa per gli uomini e circa 83,7 per le donne (erano rispettivamente 77,2 e 82,8 un anno prima).




Tra le altre indicazioni che vale la pena tener conto, emerge che ci si sposa di meno e si preferisce sempre pi๠il municipio alla chiesa addobbata.

E si torna a fare figli, soprattutto al Nord, mentre si èalle prese con bilanci famigliari sempre pi๠‘risucchiati’ dalle spese per casa e da un tran-tran quotidiano funestato dall’incubo del traffico e dello smog e dal tramonto della sicurezza di un lavoro fisso.

Aumentano perಠi suicidi e, tra i problemi della criminalità , crescono le truffe ed i rapimenti e le violenze sessuali anche se calano gli omicidi. Inoltre l’Italia si conferma un paese sempre pi๠multietnico con la presenza di stranieri residenti quasi raddoppiata nel giro di pochi anni: sono ormai 5 su 100, contro il 2,7% della popolazione all’inizio del 2003.

Gli immigrati, per lo pi๠provenienti dall’Europa dell’Est e dal nord Africa, sono giovani, persone cioè di età  media inferiore ai 31 anni (pi๠della metà  ècomunque under 40).

Sono aumentate le spese della famiglia media: nel 2006 ammontano a 2.500 euro al mese, 61 in pi๠dell’anno prima. A incidere soprattutto la spesa alimentare.

Per quel che concerne il lavoro tramonta il mito del posto fisso, con i posti a tempo indeterminato che scendono al 76,1% dl 77,3%. Sono infatti gli impieghi ‘atipici’ a trainare la crescita dell’occupazione (+1,9%).

Quasi un italiano su 10 èlaureato, mentre infarto e tumori restano le principali cause di mortalità . L’incubo principale delle famiglie sono il traffico e lo smog. All’auto, non si rinuncia: su 40 milioni di veicoli circolanti, 35 sono autovetture usate da oltre il 68% di chi deve andare al lavoro mentre solo il 25% dell’Italia sceglie il bus o i mezzi pubblici.
Il passatempo preferito èil cinema, mentre resta poco diffusa la lettura di libri e giornali.

Un paese in continuo e veloce mutamento, sia per quel che concerne l’aspetto sociale, sia per quel che riguarda il mondo del lavoro. In definitiva un paese dove l’aspettativa media di vita èin crescita cosଠcome cresce la voglia di fare figli.

Crescono anche le nostre paure ed i timori per la sicurezza, cosଠcome purtroppo crescono anche le spese delle famiglie.