
Le PMI italiane sono sempre pi๠virtualizzate





Tale fattispecie èdisciplinata dall’art. 1219 del codice civile, il quale stabilisce che la costituzione in mora non ènecessaria quando il debito deriva da un fatto illecito, quando il debitore afferma per iscritto di non voler procedere al pagamento oppure, qualora la prestazione debba essere eseguita presso il domicilio del creditore, nel caso in cui èscaduto il termine.


Inutile dire che per partecipare ad eventi di questo tipo le aziende sono costrette ad affrontare spese che nella maggior parte dei casi finiscono per incidere non poco sui bilanci annui. Non èun caso, quindi, che negli ultimi anni a causa della crisi economica sono state tantissime le imprese che hanno scelto di tagliare il budget destinato a questo tipo di iniziative.

Per evitare di essere sopraffatti dalla crisi, dunque, le aziende devono ricorrere agli strumenti e alle informazioni necessarie per prendere le adeguate decisioni in materia di gestione.

L’agevolazione èriconosciuta a tutte le imprese, a prescindere da quelle che sono le dimensioni aziendali, e si riferisce al periodo d’imposta compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2010.

In Italia, infatti, le aziende sono gravate da un peso fiscale pari al 68,6%, contro una media europea del 44,2% e una media mondiale del 47,8%. Una situazione che relega l’Italia in uno dei posti pi๠bassi della classifica, il 167° sui 183 totali. Se si considera solo il Vecchio Continente èvidente che l’Italia occupa la posizione peggiore, seguita dalla Francia con un carico fiscale del 65,8%.

Nel corso del 2010, infatti, sono stati modificati i criteri inerenti alla territorialità dei servizi, ovvero sono stati soppressi i commi 4-bis, 5 e 6 dell’articolo 40 del Dl 331/1993 e i servizi intracomunitari in essi previsti sono stati assoggettati alla disciplina prevista dagli articoli 7-ter e seguenti del Dpr 633/72.

Essendo una comunicazione che non ha natura dichiarativa non si applicano le sanzioni per omessa o errata dichiarazione, ma solo quella di omesso invio del modello che comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 268 ad un massimo di 2.065 euro.

La novità pi๠rilevante di quest’anno pare essere una maggiore attenzione alle imprese di medie dimensione e agli enti operanti nel cosiddetto “terzo settoreâ€, il no profit.

I fondi saranno erogati a partire dal prossimo giugno, sotto forma di prestiti agevolati gestiti dalla Banca Europea per gli Investimenti e versati mediante gli istituti di credito nazionali e locali che saranno selezionati nei prossimi mesi. Il finanziamento concesso al singolo aspirante imprenditore non puಠsuperare venticinquemila euro: si calcola che alla fine dovrebbero essere stanziati in tutto circa quarantacinquemila prestiti.


Facciamo un passo indietro: con la legge 296/2006 era stata prevista l’istituzione, appunto, di “zone franche urbaneâ€, individfuandole nei quartieri pi๠disagiati (sotto il profilo economico, dell’ordine pubblico ecc.).