Pagamento ferie non godute per malattia

Al fine di garantire l’effettiva fruizione dei giorni di ferie da parte del lavoratore, la legge stabilisce il divieto di monetizzazione delle ferie non godute e la perdita del diritto a fruirne da parte del lavoratore qualora siano trascorsi pi๠di 18 mesi dalla data della loro maturazione.

Tuttavia, nel caso in cui le ferie non siano state godute entro tale termine a causa della malattia del lavoratore, questi ha diritto a ricevere un’indennità  sostitutiva.

Leggi il resto

Rinnovato il CCNL dei minatori

Le tragiche vicende dei minatori cileni non deve far dimenticare che anche nel nostro Paese ci sono circa settemila persone tuttora impiegate in questo difficile e faticoso settore produttivo, soprattutto in Piemonte e in Sardegna.

Dopo lunghe trattative, èstato finalmente siglato il nuovo contratto collettivo di categoria, valevole per tre anni (dall’aprile 2010 all’aprile 2013): come si vede, sono passati quasi sette mesi da quando èscaduto il CCNL precedente.

Leggi il resto

Ferie: cassa integrazione, malattie e altri casi particolari

Leggi, contratti collettivi, prassi aziendali e sentenze della magistratura disciplinano i rapporti che il diritto di ferie intessono con altri istituti e situazioni che fuoriescono dalla sfera della normale attività  aziendale.

Importante e diffuso, ad esempio, èil caso dei lavoratori posti in cassa integrazione guadagni. Occorre innanzitutto ricordare la funzione delle ferie, ossia la reintegrazione delle energie psicofisiche spese dal dipendente nel corso dei mesi di lavoro.

Leggi il resto

Ferie decise dal datore di lavoro

Secondo la nostra Costituzione, i lavoratori dipendenti hanno diritto di ferie, e tale diritto èassolutamente irrinunciabile; nè consentito barattare le ferie con un importo in denaro, se non per le ferie maturate e non godute al momento dell’estinzione del contratto.

Salvo regole particolari e diverse previste per particolari settori, ogni lavoratore ha diritto a quattro settimane di ferie all’anno. Ma quando vanno fruite queste famose ferie? Chi lo decide?

Leggi il resto

Colf e vacanze del datore

Cosa succede al rapporto di collaborazione familiare quando il padrone di casa va in vacanza? Lo spiega l’esperto del “Sole 24 Ore”, in un esauriente articolo pubblicato lunedଠ1.

La questione discriminante èvedere cosa èstato deciso all’atto dell’assunzione per le ferie della domestica. Se come date coincidono con quelle del datore, non ci sono grosse particolarità : la colf avrà  le ordinarie ferie pagate.

Leggi il resto

Ferie e malattia badanti e colf

colf-e-badanti

La legge e il contratto collettivo di categoria regolano nel dettaglio i diritti dei collaboratori domestici: colf e badanti. In particolare, queste sono le norme relative ai periodi di assenza giustificata dal lavoro da parte dei collaboratori.

àˆ bene, comunque, ricordare come premessa che ogni regola puಠessere sempre derogata in senso pi๠favorevole per il lavoratore e mai in senso opposto.

Leggi il resto

Diritti doveri e orari co.co.pro.

lavoratore a progetto

Come accennato, il lavoratore con contratto a progetto (almeno formalmente) ha il diritto di decidere liberamente quando lavorare per portare a termine l’incarico affidatogli, senza alcun vincolo di orario.

La conseguenza inevitabile èche egli, esattamente, come un lavoratore autonomo, non vanta alcun diritto di pausa dal lavoro di quelli attribuiti al dipendente: niente ferie, niente permessi, niente congedi, niente riposo settimanale, niente festività .

Leggi il resto

Contratto a progetto

lavoratore1

Il fulcro del contratto a progetto èproprio il concetto di “progetto”, nato e definito con la legge Biagi. Il co.co.pro., infatti, ècolui che èassunto da un datore di lavoro con lo scopo di svolgere e portare a termine uno o pi๠progetti, il cui contenuto e i cui confini devono essere indicati con precisione nel contratto sottoscritto da ambo le parti (in quanto, per legge, esso deve assumere la forma scritta).

Quella del collaboratore, per usare i corretti termini giurisprudenziali, èun’obbligazione di risultato (come per i professionisti) e non di mezzi (come per i dipendenti): questo significa che il co.co.pro. deve portare a termine il progetto affidatogli nei tempi e con i mezzi da lui stesso scelti in assoluta autonomia.

Leggi il resto

Diritti dei cassintegrati: ferie e permessi

operai

Negli ultimi dodici mesi, il numero dei lavoratori subordinati sottoposti al regime della cassa integrazione guadagni (CIG) ètriplicato, anche in seguito alle nuove norme provvisorie sull’estensione del regime in deroga alle leggi tradizionali sul tema.

Leggi, contratti collettivi, circolari dell’INPS e sentenze della magistratura sono intervenuti pi๠volte per chiarire i confini dei diritti che maturano a favore dei lavoratori cassintegrati. Vediamo dunque di delineare una panoramica.

Leggi il resto

Diritto di ferie per il lavoratore

lavoro

Le ferie sono un diritto irrinunciabile per il lavoratore, come stabilisce solennemente l’articolo 36 della Costituzione. Non assumerebbe dunque nessun valore giuridico qualunque accordo con il quale il lavoratore rinunciasse alle ferie o accettasse in cambio un compenso di qualsiasi genere.

L’unico caso ammissibile in cui le ferie possono essere sostituite da una somma di denaro èprevisto al momento della cessazione del rapporto di lavoro: in quel momento, normalmente, esistono quasi sempre dei giorni di ferie maturate e che non potranno mai essere godute. Il lavoratore avrà  cosଠdiritto, in sostituzione, ad un’apposita indennità .

Leggi il resto

Riposi e permessi del lavoratore

lavoratore-che-si-riposa

Ogni lavoratore subordinato ha diritto, per legge, ad un periodo di riposo giornaliero. Il “periodo di riposo” èdefinito dalla norma in maniera estensiva: esso infatti ricomprende ogni singolo momento passato al di fuori dell’orario di lavoro.

In particolare, il dipendente ha diritto ad almeno undici ore consecutive di riposo ogni ventiquattro. In questo senso, sarebbe illecito un orario di lavoro che prevedesse per il lunedଠil termine alle ore ventidue e per il martedଠla riapertura alle sei del mattino, anche se i vincoli sull’orario normale fossero rispettati.

Leggi il resto

Lavoro normale e straordinario

lavoratore-2

L’orario di lavoro si distingue in normale e straordinario. In particolare, l’orario normale èpari a quaranta ore settimanali; per alcune categorie, perà², i contratti collettivi stabiliscono un orario normale pi๠ridotto.

L’orario normale, perà², non èda intendere in maniera rigida: i contratti collettivi possono infatti stabilire un periodo di riferimento (un mese o un bimestre, solitamente), e l’orario normale èdunque da intendersi come la media da non superare nel periodo considerato.

Ciಠvuol dire che èlegittimo fissare, poniamo, una settimana lavorativa di quarantacinque ore, se poi quella successiva non supera le trentacinque.

Leggi il resto

Norme sul tempo di lavoro

lavoratore

Fin dai primordi della legislazione giuslavoristica, alla fine dell’Ottocento, uno dei primi obiettivi era quello di stabilire dei limiti all’orario di lavoro, in tempi in cui esso poteva magari durare anche sedici ore e le ferie erano inesistenti.

Con il passare degli anni, la normativa sui tempi in cui esercitare l’attività  lavorativa si èmodificata pi๠volte, e l’attuale formulazione ècontenuta nel decreto legislativo 66/2003, che ha recepito in materia alcune indicazioni provenienti dall’Unione Europea.

Leggi il resto