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Crisi, gli italiani non vanno in vacanza

Non ècerto un argomento nuovo, ma anche quest’anno impazzano le statistiche su quanti italiani andranno (o sono già  andati) in vacanza nel corso dell’estate 2010 e quanti, invece, rimarranno nelle proprie case.


L’indagine ètanto pi๠interessante quanto pi๠la si puಠconfrontare con l’analoga statistica riferita al 2009, la prima estate dell’età  della crisi globale. E il numero degli italiani “vacanzieri” èin netta diminuzione rispetto all’anno precedente: questo dipende, probabilmente, dal fatto che l’onda lunga della recessione ha eroso nel tempo i risparmi dei nostri concittadini, creando nel 2010 un vuoto nel portafoglio superiore a quello di dodici mesi prima.

Ma c’ anche un altro aspetto da considerare, e cioèl’incertezza verso il futuro: viviamo in una fase di lenta stagnazione dell’economia, da cui chissà  quando il Paese ne uscirà . A questo punto, moltissimi italiani preferiscono risparmiare oggi per evitare di non arrivare a fine mese domani.

Ma veniamo ai numeri, elaborati dall’istituto ricerche Emg per conto di Federalberghi. La domanda era: quanti italiani passeranno o hanno passato almeno una notte in vacanza fuori di casa nei mesi da giugno a settembre 2010?

A rispondere positivamente èstato il 51,3% degli intervistati (+0,1% rispetto all’estate scorsa), mentre a rispondere negativamente èstato il 46,3% (+2,5%). La differenza rispetto al 2009 èche sono diminuiti gli indecisi, quest’anno al 2,4% (-2,6%): e questi “ex-indecisi”, come si vede, sono confluiti quasi interamente nelle fila di coloro che resteranno a casa.


Per quanto riguarda il motivo della scelta di chi ha risposto “no”, il 46,8% parla esplicitamente di problemi economici, il 18,7% di problemi familiari, il 18,5% di motivi di lavoro e il restante 16% ha accusato i problemi di salute.

Fonte: La Repubblica