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Pagamenti della Pubblica Amministrazione – Il governo rimane indietro

Il governo aveva promesso che avrebbe risolto il problema dei debiti della Pubblica Amministrazione completando i pagamenti con il saldo finale entro il mese di settembre 2014. Avrebbe cioèin quella data saldato tutti i debiti contratti con le imprese fornitrici dello stato, che aspettano ancora di ricevere i compensi. Ma la fine del mese di settembre si avvicina e solo una parte dei pagamenti èstata effettivamente effettuata. 

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Nuove cartelle esattoriali Equitalia

Nuove cartelle esattoriali Equitalia

Importanti sono le novità  che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, mediante il tramite dell’Agenzia delle Entrate che, sul delicato argomento, avrebbe recentemente, ed in particolar modo in data mercoledଠ18 luglio 2012, avrebbe emanato un apposito provvedimento, avrebbe introdotto nell’ordinamento italiano in merito alla riscossione dei crediti da parte dell’unica agenzia di recupero crediti dello Stato Italiano ovverosia, come ormai sin troppo noto, Equitalia.

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Compensare crediti verso la P.A. con debiti fiscali

Non ha ricevuto molto spazio sui media, ma una recentissima legge promette di aver riflessi molto interessanti.

Com’ noto, le imprese italiane vantano crediti immensi verso la Pubblica Amministrazione per servizi e forniture di ogni tipo, e devono attendere molti mesi (o anni) per vedersi saldati tali crediti; ciಠpuಠcreare pesantissimi squilibri di liquidità  per le aziende stesse, che allo stesso tempo (e in termini molto pi๠stringenti e inesorabili) devono perಠfronteggiare le proprie pendenze fiscali.

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Credito IVA società  di comodo

Se una società  risulta “di comodo” al test di operatività , non subisce conseguenze solo dal punto di vista dell’imposta sul reddito: anche per quanto concerne l’IVA si hanno conseguenze importanti.
La finalità  èquella di contrastare le indebite compensazioni dell’imposta sul valore aggiunto, soggette negli anni a numerose norme di contrasto.

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I manager pi๠ricercati nel 2010

Nei mesi pi๠acuti della grande crisi, le imprese hanno cercato di stringere i denti e barricarsi, tagliando i costi e rallentando i progetti. Ora che si ricomincia a respirare e a guardare al futuro, invece, riprende quota la ricerca di figure manageriali dotati di competenze multidisciplinari, esperienza e visione d’insieme.

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Trenta miliardi di debiti non saldati

I dati presentati recentemente dall’Unione nazionale delle imprese di recupero crediti (Unirec) sono impietosi sulla situazione della liquidità  di privati e aziende. Alla fine del 2009, i debiti non saldati e per il cui recupero il creditore di turno si èrivolto ad un’azienda aderente all’Unirec ammontano complessivamente a quasi trenta miliardi di euro: una cifra astronomica, soprattutto considerando che appena dodici mesi prima ci si aggirava intorno ai venti miliardi.

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Compensazioni IVA: il credito del 2008 e gli altri dubbi

Oltre alle questioni sull’home banking, la circolare 1/2010 ha chiarito altri dubbi posti dagli esperti, e si puಠdire che tutte le risposte vanno in senso favorevole al contribuente.

Il primo problema riguardava l’ipotesi che dal 2008 residuasse ancora un credito d’imposta non utilizzato in compensazione, destinato a cumularsi con quello del 2009. àˆ stato precisato che le nuove norme sui controlli indispensabili per apporre il visto di conformità  per i crediti superiori a quindicimila euro riguardano solo l’anno 2009: cosicchè, qualunque sia l’importo residuo del credito del 2008, non èrichiesto alcun controllo particolare.

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Compensazione IVA: l’uso dell’home banking

Nella tormentata vicenda sui crediti IVA e sulle possibilità  di compensarli, l’Agenzia delle Entrate ha emanato l’ennesima circolare (la n. 1/2010) che prende in mano e affronta le perplessità  che gli operatori ancora nutrivano sulla nuova procedura.

Con quest’ultimo intervento dell’Agenzia, si puಠritenere che il quadro sia ormai definito, anche se niente puಠescludere che la pratica operativa farà  sorgere in futuro nuove difficoltà  di interpretazione.

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Pro-rata di detraibilità  (seconda parte)

Per determinare quanta IVA addebitata dai fornitori èpossibile recuperare per chi esegue in tutto o in parte operazioni esenti, occorre innanzitutto determinare l’imposta “teoricamente detraibile”, ossia quella che si detrarrebbe se non ci fossero ulteriori complicazioni.

Ci riferiamo, dunque, all’imposta a monte totalmente o parzialmente recuperabile secondo le ordinarie regole sulla detraibilità . Una volta determinata questa quantità , l’applicazione del pro-rata di detraibilità  consente di individuare l’esatto ammontare che potremo confrontare con l’IVA a debito per il calcolo finale.

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Pro-rata di detraibilità  (prima parte)

Per rientrare nel campo di applicazione dell’IVA, un’operazione deve consistere in una cessione di beni o prestazione di servizi eseguita sul suolo italiano nell’esercizio di impresa, arte o professione.

La presenza dei requisiti descritti (soggettivo, oggettivo e territoriale) rende un’operazione imponibile; laddove perಠsussistessero motivi socio-politici tassativamente indicati dalla legge (principalmente l’art. 10 del DPR 633/1972), l’operazione èsente dall’imposta: esempi tipici sono le prestazioni sanitarie, quelle didattiche, quelle assicurative.

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Assicurazione sul visto di conformità  IVA

soldi euro

L’Agenzia delle Entrate ha fornito una serie di chiarimenti sull’assicurazione che tutti gli intermediari abilitati ad Entratel dovranno procurarsi per ottenere il diritto ad apporre il famigerato visto di conformità  sul credito IVA che emergerà  in dichiarazione.

La normativa, in realtà , èin gran parte ricalcata sulle norme del 1999 inerenti l’analoga assicurazione richiesta per “vistare” la dichiarazione dei redditi.

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Scadenza presentazione 730 integrativo a favore: 26 ottobre

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Per il modello di dichiarazione dei redditi appannaggio di dipendenti e pensionati, il modello 730, sono in corso attualmente i “tempi supplementari”, dopo che la scadenza ordinaria per l’invio èscaduta lo scorso 15 giugno.

Dopo che una dichiarazione fiscale èinviata, capita di frequente che il contribuente si accorga di errori o che qualcosa non ècorretto. Le ipotesi possono portare a variazioni a favore del contribuente o a suo svantaggio; e, nei due casi, la procedura da seguire èmolto diversa.

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Per l’Erario maggiori garanzie sui crediti pi๠a rischio

fisco

Uno dei numerosi emendamenti apportati alla manovra d’estate (la cui conversione in legge èattualmente all’esame delle aule parlamentari) riguarda la possibilità  di semplificare le procedure per garantire al Fisco la possibilità  di riscuotere i propri crediti iscritti a ruolo.

In sostanza, si èscelto di intervenire per modificare una norma, l’articolo 27 del decreto anticrisi varato alla fine dello scorso anno (D.L. 185/2008).

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Un’azienda su sei rinuncia ai suoi crediti

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Secondo le statistiche pi๠recenti, circa un’impresa italiana su sei si ètrovata nell’ultimo anno a dover rinunciare a incassare uno o pi๠propri crediti nei confronti di debitori “difficili”. Il motivo?

La sfiducia negli strumenti che la legge mette a disposizione delle stesse imprese per ottenere soddisfazione.

In effetti, teoricamente qualunque creditore puಠrivolgersi al tribunale (ingiunzione di pagamento), ottenere il pagamento (anche con mezzi forzati come il pignoramento) dai propri debitori e poter anche pretendere il rimborso di tutti gli altri oneri sostenuti, incluse le parcelle dell’avvocato.

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