Agevolazioni aziende tessili, disponibile il software

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione sul suo sito web un apposito software attraverso il quale le aziende tessili possono inviare la domanda per usufruire delle agevolazioni previste dal Dl 40/2010, ossia escludere dall’imposizione sul reddito, entro un limite massimo di 70 milioni di euro, la somma investita in attività  di ricerca industriale e sviluppo precompetitivo mediante la realizzazione di campionari nell’Unione europea.

L’agevolazione èriconosciuta a tutte le imprese, a prescindere da quelle che sono le dimensioni aziendali, e si riferisce al periodo d’imposta compreso tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2010.

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Costi eccessivi per la burocrazia

àˆ cosa nota che gli obblighi che ricadono sulle imprese che operano in Italia sono numerosissimi e diversificati: dalle norme sulla privacy a quelle sulla tutela ambientale, dalla previdenza alla sicurezza fino allo smaltimento dei rifiuti.

Il macigno pi๠pesante, perà², èprobabilmente l’insieme di adempimenti derivanti dalle norme fiscali. L’Agenzia delle Entrate, in un’indagine di cui sono stati diffusi recentemente i risultati, ha provato ad offrire una stima dei costi amministrativi che per un’azienda discendono dalla corretta esecuzione degli adempimenti tributari.

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Vini, nuove regole su qualifiche e controlli

Dopo lunghi lavori preparatori, il Governo ha varato il decreto legislativo che, recependo le direttive europee in materia, rivede molte regole per i produttori di vini.

Le finalità  della riforma sono diverse, dalla semplificazione della normativa al rafforzamento della tutela della qualità  dei prodotti a favore dei consumatori. Lo scopo principale che li riassume tutti, comunque, èquello di rafforzare la competitività  delle aziende italiane, in uno dei comparti agroalimentari pi๠importanti in Italia all’interno del settore primario.

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Incentivi fiscali nella manovra 2010

Nella manovra economica primaverile sono presenti alcune misure di sostegno alle imprese e alla crescita produttiva. In verità , le linee-guida adottate sono al momento piuttosto generiche e necessiteranno di passaggi successivi per trovare attuazione concreta.

La prima direttrice riguarda l’IRAP: le Regioni economicamente pi๠fragili del Paese (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna), destinatarie del gettito per quanto riguarda imprese e professionisti ivi localizzati, sono autorizzate a ridurre l’aliquota dell’imposta dall’attuale 3,9%, fino eventualmente ad azzerarla. Il vantaggio verrà  riconosciuto alle nuove iniziative economiche: tutto da chiarire a quali si farà  riferimento, e per quanto tempo.

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Fotovoltaico, a rischio miliardi di investimenti

àˆ noto da decenni che, per mille problemi diversi (fiscalità , burocrazia, infrastrutture ecc.) l’Italia presenta scarse doti per attrarre investimenti dall’estero.

C’ perಠalmeno un settore in cui possiamo vantare gli incentivi pi๠consistenti che ci siano al mondo: èil comparto del fotovoltaico, il business dell’energia pulita al momento pi๠promettente.

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Libertà  d’impresa, Italia ultima in Europa

Il Centro Studi di Confindustria ha condotto un’analisi sul sistema dei vincoli che ostacolano l’attività  delle imprese in venticinque dei ventisette Stati comunitari (esclusi Malta e Cipro).

A ciascuno Stato viene attribuito un punteggio (il massimo è100) in cinque settori differenti, per poi tirare le somme in una media ponderata.

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Certificato di sana e robusta costituzione: un incubo burocratico

donna sana

Alcuni giorni fa il “Sole 24 Ore” ha pubblicato in prima pagina un interessante editoriale di cui vogliamo dare conto. La giornalista Rosalba Reggio, infatti, ha raccontato un episodio vero riferito ad una singola persona, le cui traversie, perà², sono probabilmente comuni a quelle di chissà  quanti altri cittadini.

La vicenda èaccaduta nel 2007 e riguardava una signora, chiamata convenzionalmente Sara dall’editorialista.

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La burocrazia pesa troppo sulle imprese

ufficio

àˆ risaputo che gli italiani non amano l’eccessivo ricorso alla burocrazia stabilito dagli organi pubblici, e gli imprenditori non fanno certo eccezione. Ma il quarto rapporto annuale pubblicato dalla fondazione PromoPa presenta i dati pi๠negativi finora rilevati.

La fondazione ha svolto un’indagine presso le imprese italiane con meno di cinquanta dipendenti, escludendo le ditte individuali: si tratta di quasi due milioni di soggetti, circa un terzo delle partite IVA aperte in Italia.

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Ostacoli impresa italiana

Trovare lavoro si sa, èdifficile e negli ultimi tempi èdiventato complicato se non impossibile trovare un lavoro a tempo indeterminato, e molti giovani, ma non solo, pensano a mettersi in proprio, ad aprire quindi un’attività  che possa portare un discreto reddito.

A differenza di molti altri stati della Comunità  Europea, per aprire un’attività  in Italia non bastano solo le grandi idee, servono anche i soldini e unita al grande sistema burocratico, diventa spesso impossibile riuscirci dovendo quindi buttare al vento il proprio desiderio imprenditoriale.

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