Compensazioni IVA, novità  dal maxiemendamento

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La manovra estiva, in discussione in questi giorni nelle aule parlamentari, sta per subire numerose modifiche e integrazioni rispetto al testo originario, in virt๠del maxiemendamento introdotto dalla maggioranza.

Fra le modifiche, qualche novità  in merito al nuovo sistema delle compensazioni in materia di IVA, rivoluzionato per combattere il diffuso fenomeno degli abusi basati su crediti inesistenti.

Fermo restando l’impianto generale della nuova legge, stabilito in sede di emanazione del decreto 78/2009, il maxiemendamento èvenuto incontro alle proteste di molte categorie di operatori sulla controversa questione del visto di conformità .

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Flessibilità  dei contratti collettivi

lavoro

Esiste un importante principio della nostra legislazione riguardante i contratti collettivi: come si suol dire, dal punto di vista del dipendente essi sono flessibili verso l’alto e rigidi verso il basso, mentre per il datore di lavoro vale l’esatto contrario.

Pertanto, il contratto collettivo offre uno schema generale di diritti e doveri delle parti coinvolte nel rapporto negoziale; tuttavia, avvicinandosi dai livelli generali di contrattazione a quelli pi๠vicini al lavoratore èconsentito stabilire nuove clausole e deroghe che migliorino le condizioni contrattuali a favore del subordinato, mentre non èpossibile fare altrettanto nel senso opposto, e dunque a favore del datore.

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L’efficacia dei contratti collettivi

contratto di lavoro

La mancata attuazione dell’articolo 39 della Costituzione ha lasciato irrisolto un obiettivo considerato importante dai padri costituenti: fare in modo che la contrattazione collettiva portasse ad ottenere condizioni di lavoro e di retribuzione paritarie per tutti i lavoratori svolgenti mansioni analoghe, per evitare differenze ingiustificate.

In effetti, oggi non esiste nessuna possibilità  di varare contratti collettivi con efficacia “erga omnes”.

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Articolo 39 della Costituzione

manifestanti in sciopero

La nostra Costituzione, ad oltre sessant’anni dalla sua entrata in vigore, presenta ancora delle parti totalmente inattuate. Un esempio èofferto dall’articolo 39, laddove èstabilita la libertà  dell’attività  sindacale (vietata nel periodo fascista, improntata al corporativismo), ed èattribuito ai contratti collettivi il potere di avere efficacia nei confronti di tutti i lavoratori e gli imprenditori appartenenti al settore oggetto della contrattazione: si tratta della cosiddetta “efficacia erga omnes”.

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Le Regioni non possono decidere sulla base imponibile IRAP

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Sebbene la sigla IRAP stia per “Imposta regionale sulle attività  produttive”, essa èa tutti gli effetti un tributo di natura statale, dato che gli elementi essenziali (presupposto, soggetti passivi, regole di formazione della base imponibile, aliquote, contenuto e modalità  di presentazione della dichiarazione annuale, sanzioni, forme e tecniche di riscossione ecc.) sono stati fissati dal legislatore centrale con il decreto legislativo 446/1997 e le sue successive, numerose modifiche e integrazioni.

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Cambiali, per l’imposta di bollo si cambia

cambiale

Entrambe le tipologie di cambiali esistenti (i pagherಠe le tratte) sono soggetti all’imposta di bollo. àˆ uno dei rari casi in cui tale tributo presenta un ammontare variabile, legato all’importo dello stesso titolo di credito: l’imposta èinfatti pari al 12 per mille del valore della cambiale.

Fra l’altro, si tratta di un elemento con valore costitutivo: in altre parole, la cambiale per cui l’imposta non èstata assolta èradicalmente nulla.

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Sconti pesanti contro la crisi dei consumi

supermercato

Ormai sempre pi๠imprese, anche di grande fama, scelgono la strada di apportare pesanti tagli ai prezzi dei propri listini, magari per brevi periodi promozionali la cui durata èperಠcontinuamente prorogata.

La soluzione pi๠semplice per venire incontro alle difficoltà  dei consumatori èquella di dare una netta sforbiciata ai prezzi di vendita; ma c’ anche chi sceglie soluzioni pi๠complesse che comunque portano, di fatto, allo stesso risultato, come ricorrere a formule del genere “tre per due”, oppure dare in omaggio accessori gratuiti a chi effettua acquisti di un certo peso, o ancora regalare buoni sconto a chi semplicemente richiede un preventivo.

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Un’azienda su sei rinuncia ai suoi crediti

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Secondo le statistiche pi๠recenti, circa un’impresa italiana su sei si ètrovata nell’ultimo anno a dover rinunciare a incassare uno o pi๠propri crediti nei confronti di debitori “difficili”. Il motivo?

La sfiducia negli strumenti che la legge mette a disposizione delle stesse imprese per ottenere soddisfazione.

In effetti, teoricamente qualunque creditore puಠrivolgersi al tribunale (ingiunzione di pagamento), ottenere il pagamento (anche con mezzi forzati come il pignoramento) dai propri debitori e poter anche pretendere il rimborso di tutti gli altri oneri sostenuti, incluse le parcelle dell’avvocato.

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La burocrazia pesa troppo sulle imprese

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àˆ risaputo che gli italiani non amano l’eccessivo ricorso alla burocrazia stabilito dagli organi pubblici, e gli imprenditori non fanno certo eccezione. Ma il quarto rapporto annuale pubblicato dalla fondazione PromoPa presenta i dati pi๠negativi finora rilevati.

La fondazione ha svolto un’indagine presso le imprese italiane con meno di cinquanta dipendenti, escludendo le ditte individuali: si tratta di quasi due milioni di soggetti, circa un terzo delle partite IVA aperte in Italia.

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IRAP, fughe in avanti e retromarce sull’inerenza

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L’Agenzia delle entrate èstata costretta ad una precipitosa retromarcia sul tema dell’inerenza dei costi ai fini IRAP.

Occorre una piccola cronistoria: quando l’imposta fu introdotta (1997), si decise che i costi sarebbero risultati deducibili secondo le stesse regole previste per l’imposta sui redditi.

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Grande richiesta di ingegneri dell’ambiente

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Sarà  la crescente sensibilità  dell’opinione pubblica sull’emergenza climatica, sarà  la nuova politica americana instaurata dal presidente Obama, ma sta di fatto che le università  italiane da qualche tempo hanno iniziato ad istituire numerosi corsi di laurea aderenti ai dettami della green economy.

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Cedere alle banche i crediti verso la Pubblica Amministrazione

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Uno degli obiettivi dichiarati con la manovra d’estate, attualmente in fase di conversione presso le aule parlamentari, èquello di consentire alle imprese di non attendere tempi biblici prima di incassare quanto loro spettante per le forniture agli enti pubblici.

In questa direzione, e cioèdi non costringere le imprese a drammatiche crisi di liquidità , si muove anche un’altra riforma, le cui linee-guida sono appena state approntate dal Ministero delle Finanze.

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Sale il gettito da autotassazione

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Sono già  disponibili i primissimi dati sulle entrate fiscali da autotassazione relativamente alla prima scadenza dell’imposta sui redditi dell’anno.

Si parla di “autotassazione” in relazione ad una fra le modalità  con le quali l’Erario riscuote le imposte, ovverosia affidandosi allo spontaneo successivo versamento dei tributi direttamente da parte del contribuente.

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Contributi dei professionisti, la Cassazione contro l’AdE

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La Corte di Cassazione ritorna ancora una volta sul tormentato tema dei contributi previdenziali versati dai lavoratori autonomi alle proprie casse professionali.

In mancanza di una precisa soluzione da parte del legislatore, la posizione dell’Agenzia delle Entrate in tema ènota da tempo: cosଠcome per i privati cittadini, anche per il “popolo delle partite IVA” i contributi previdenziali a proprio carico sono da considerarsi un onere riferito alla persona fisica nel suo complesso e dunque gli importi sono deducibili nel Quadro RP insieme alle altre voci con sorte analoga (come i contributi per la colf).

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Relazione del presidente all’assemblea della Consob

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Lamberto Cardia, presidente della Consob, ha presentato nei giorni scorsi all’assemblea generale la consueta relazione annuale.

La Consob, organismo indipendente con il compito di sovrintendere alla Borsa Italiana e agli altri mercati regolamentati, si trova in una posizione privilegiata per osservare i movimenti e le problematiche delle grandi imprese italiane, e infatti la relazione annuale del presidente riscuote sempre una certa attenzione da istituzioni e associazioni di categoria.

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