Affermare, oggi come oggi, che l’unico problema dell’Italia possa venir considerato la burocrazia, sarebbe assolutamente banale, riduttivo e, forse, scontato.
Qual èil rapporto tra la pubblica amministrazione di ultima concezione e le moltissime piccole e medie imprese italiane che, molto spesso, radicate al proprio territorio costituiscono e, per lo meno, dovrebbero costituire il vero e proprio tessuto connettivo e produttivo dell’intera nazione?
L’Italia, potrebbe sostenere qualcuno, non sarebbe pi๠quella di una volta giacchè, purtroppo, starebbe via via perdendo il proprio prestigio internazionale.
Importanti sono le novità che il Ministero dell’Economia e delle Finanze, mediante il tramite dell’Agenzia delle Entrate che, sul delicato argomento, avrebbe recentemente, ed in particolar modo in data mercoledଠ18 luglio 2012, avrebbe emanato un apposito provvedimento, avrebbe introdotto nell’ordinamento italiano in merito alla riscossione dei crediti da parte dell’unica agenzia di recupero crediti dello Stato Italiano ovverosia, come ormai sin troppo noto, Equitalia.
Tra tante notizie capaci di lasciare l’amaro in bocca, quali quelle relative alla definitiva approvazione del decreto Spending review che, dai diversi rappresentati dei pi๠differenti fronti, sarebbe stata giudicata quale una vera e propria occasione sprecata, torniamo oggi a parlare di Imposta Municipale Unica poichè, almeno questo delicato e particolare argomento, ci riserverebbe oggi non poche graditissime sorprese.
Come voi tutti certamente saprete il decreto legge sulla Spendig review varato nel corso della notte, dopo il via libera del Senato della Repubblica di pochi giorni fa, dal Consiglio dei Ministri, e pubblicato già stamane sulla Gazzetta Ufficiale, sarebbe divenuto effettivo a tutti gli effetti e, a partire da oggi, comincerà a far risparmiare allo Stato Italiano ben 26 miliardi di euro nel corso dei prossimi 3 anni.
Con ben 203 voti favorevoli, solamente 9 contrari ed un esiguo numero, pari a 33 parlamentari, di astenuti, il primo decreto Spending review, ovverosia il decreto legge 52/2012, avrebbe superato il difficile esame delle Camere e, divenuto definitivamente legge, andrà già da oggi pomeriggio, a partire dalle ore 17:00 e, dunque, in occasione del Consiglio dei Ministri odierno, a delineare il quadro normativo all’interno del quale il Commissario alla Spending review Enrico Bondi godrà di pieni ed indiscussi poteri allo scopo di poter operare, in tutta tranquillità , quella razionalizzazione della spesa pubblica oltre modo necessaria non solamente alla salvezza economica e finanziaria del Paese (ovverosia rinvio e contenimento dell’aumento dell’aliquota ordinaria e dell’aliquota ridotta dell’Imposta sul Valore Aggiunto e raggiungimento del pareggio di bilancio entro la fine del 2013, bensଠanche, e soprattutto, ad affrontare l’emergenza terremoto in Emilia – Romagna l’emergenza esodati in tutta Italia (già questo primo decreto servirebbe a garantire il reperimento delle risorse finanziarie necessarie ad elargire l’adeguato sussidio ad altri 55.000 esodati).
Checchè ne dicano i detrattori, e per quanto le carte siano ancora tutte perfettamente in tavola, almeno un merito, al decreto Spending review che verrà , bisognerebbe sin d’ora riconoscerlo.
I sindaci dei Comuni italiani hanno tempo fino al 31 agosto per determinare l’addizionale comunale Irpef spaziando dall’aliquota 0 all’aliquota dello 0,8%, a seconda del gettito che si intende realizzare. In virt๠di quanto stabilito dalla Legge 148/2011, inoltre, le amministrazioni comunali possono anche introdurre delle aliquote differenziate in base a scaglioni di reddito predeterminati.
Nonostante manchino ancora due mesi alla scadenza del termine previsto per la determinazione delle aliquote, diversi Comuni hanno già preso la loro decisione, contribuendo cosଠa confermare la tendenza rialzista dell’addizionale comunale.
Con la circolare 28/E del 2 luglio 2012 l’Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti sull’Ivie, la nuova imposta che sono chiamate a versare le persone fisiche residenti in Italia che detengono a titolo di proprietà o di altro diritto reale di godimento immobili situati all’estero. Tale imposta dovrà essere versata entro il 9 luglio 2012, oppure entro il 20 agosto con pagamento di una maggiorazione dello 0,40%.
La circolare fornisce chiarimenti soprattutto in merito alla base imponibile dell’Ivie. Al riguardo, occorre distinguere a seconda del caso in cui l’immobile sia situato o meno in un paese membro dell’Ue.
La RAI, ovverosia la radiotelevisione pubblica italiana, ci riprova e, dopo aver tentato, a fine gennaio, di ottenere il pagamento del canone speciale da parte di tutti i contribuenti italiani, vorrebbe ora che, per lo meno le piccole e medie imprese italiane, corrispondessero effettivamente, nelle proprie casse, il fastidioso tributo.
Le aziende italiane che non avrebbero versato l’acconto, relativo a giugno 2012, dell’Imposta Municipale Unica, ormai continuiamo a ripeterlo da alcuni giorni, sarebbero, secondo una recente inchieste condotta da Unimpresa e ABI – CENSIS, il 40%.
Chiunque abbia dimenticato di presentare, entro gli amplissimi termini abbondantemente previsti dal legislatore, ovverosia dal Governo Monti, grazie al noto decreto cosiddetto salva – Italia, la propria, adeguata e corretta, dichiarazione IMU, avrebbe a propria disposizione, come ormai risaputo dalla maggior parte dei contribuenti italiani, 90 giorni di tempo per procedere all’applicazione dell’istituto giuridico del ravvedimento operoso cosଠda regolarizzare, naturalmente versando un sostanzioso surplus nelle casse dello Stato, la propria posizione fiscale e non incorrere nelle possibili ire dell’Agenzia delle Entrate e dei singoli Comuni.
L’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive, deve essere versata a fronte dell’esercizio nel territorio delle regioni italiane, mediante una stabile organizzazione, di attività autonomamente organizzate e dirette alla produzione o allo scambio di beni oppure alla prestazione di servizi. I soggetti che rientrano in tale categoria sono quindi obbligati a presentare la dichiarazione Irap.
To provide the best experiences, we use technologies like cookies to store and/or access device information. Consenting to these technologies will allow us to process data such as browsing behavior or unique IDs on this site. Not consenting or withdrawing consent, may adversely affect certain features and functions.
Functional
Always active
The technical storage or access is strictly necessary for the legitimate purpose of enabling the use of a specific service explicitly requested by the subscriber or user, or for the sole purpose of carrying out the transmission of a communication over an electronic communications network.
Preferences
The technical storage or access is necessary for the legitimate purpose of storing preferences that are not requested by the subscriber or user.
Statistics
The technical storage or access that is used exclusively for statistical purposes.The technical storage or access that is used exclusively for anonymous statistical purposes. Without a subpoena, voluntary compliance on the part of your Internet Service Provider, or additional records from a third party, information stored or retrieved for this purpose alone cannot usually be used to identify you.
Marketing
The technical storage or access is required to create user profiles to send advertising, or to track the user on a website or across several websites for similar marketing purposes.