Spesometro in arrivo da ottobre

Rientra tra le misure a favore della lotta all’evasione fiscale il cosiddetto “spesometro“, in forza del quale gli artigiani, i commercianti, i professionisti e i titolari di partita Iva dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate tutte le operazioni commerciali cosiddette “rilevanti”, ossia di importo superiore a 3.500 euro.

In questo modo, dunque, l’Agenzia delle Entrate potrà  confrontare in maniera pi๠chiara e agevole le eventuali incongruità  tra quanto dichiarato e le spese sostenute.

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Black list: Malta e Cipro escluse dal 2004

Secondo un’interpretazione dell’Associazione italiana dottori commercialisti di Milano, nella comunicazione delle operazioni intercorse con aziende residenti in paesi che rientrano nella cosiddetta “black list” vanno esclude quelle intercorse con aziende residenti a Cipro e Malta già  a partire dall’anno di imposta 2004.

La conclusione a cui èarrivata l’Associazione si basa sulla disposizione prevista dall’articolo 110, comma 10 del Tuir, in cui viene stabilito che “non sono ammessi in deduzioni gli oneri relativi a operazioni intercorse tra un’impresa residente in Italia e un’altra fiscalmente domiciliata in Stati o territori black-list non appartenenti all’Ue“.

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Sede in black list, previsto obbligo di comunicazione

Attraverso la risoluzione n. 121/E del 29 novembre l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la comunicazione inerente ai rapporti intercorsi con un’azienda residente in uno dei paesi facenti parte della cosiddetta black list riguarda anche le aziende italiane residenti in paesi in cui non c’èl’Iva.

Il chiarimento dell’Agenzia delle Entrate èarrivato a seguito di un interpello presentato da una ditta operante nel settore edile e che ha una stabile organizzazione negli Emirati Arabi Uniti. La stessa azienda nel formulare la richiesta di chiarimento ha precisato che numerose operazioni avvengono con ditte facenti parte degli stessi Emirati Arabi Uniti, paese in cui non èprevista Iva.

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Novità  comunicazione dati Iva 2010

La novità  pi๠rilevate che emerge dalla bozza del modello di comunicazione dei dati Iva 2010, pubblicata dall’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi, riguarda l’abolizione dell’obbligo di indicare le prestazioni di servizi intracomunitari rese e ricevute, fino allo scorso anno incluse tra le operazioni attive e passive avvenute nel corso dell’anno in esame.

Nel corso del 2010, infatti, sono stati modificati i criteri inerenti alla territorialità  dei servizi, ovvero sono stati soppressi i commi 4-bis, 5 e 6 dell’articolo 40 del Dl 331/1993 e i servizi intracomunitari in essi previsti sono stati assoggettati alla disciplina prevista dagli articoli 7-ter e seguenti del Dpr 633/72.

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Avvio senza sanzioni black list

Dopo le lamentele delle imprese in merito alla poca chiarezza di alcuni punti della normativa che disciplina l’obbligo di comunicare periodicamente le operazioni intercorse con operatori residenti in paesi della black list, il fisco ha deciso di accogliere la richiesta degli operatori e di fissare periodo di tolleranza in cui, in caso di errori o omissioni nella compilazione della comunicazione, non saranno applicate sanzioni, purchè le omissioni o gli errori vengano sanati entro il 31 gennaio 2011.

A precisarlo èstata la circolare n. 54/E del 28 ottobre, attraverso la quale l’Agenzia delle Entrate ha fatto sapere che, considerata la novità  dell’adempimento e vista la difficoltà  nel reperimento delle informazioni necessarie, non saranno sanzionati gli eventuali errori riscontrati in sede di controllo, purchè questi vengano sanati entro la fine di gennaio del prossimo anno.

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Proroga e periodo di tolleranza black list richieste dagli operatori

Sono ancora tanti i dubbi in merito alla compilazione da parte delle imprese della comunicazione riguardante le operazioni intercorse con soggetti a fiscalità  privilegiata inseriti nella cosiddetta “black list“, tanto che alcuni esperti hanno consigliato alle imprese di mettere in conto anche possibili sanzioni per incompleta o errata comunicazione, dal momento che l’errore appare come un’ipotesi pi๠che probabile.

Proprio per questo motivo gli operatori richiedono che vengano prorogati i termini per la presentazione (al momento il primo termine per la presentazione èil 2 novembre) e che ci sia un periodo iniziale di tolleranza, dove gli errori vengono solo segnalati senza l’applicazione di sanzioni.

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Comunicazione dati Iva 2010, disponibile la bozza del modello

Entro il mese di febbraio 2011 le imprese devono comunicare all’Agenzia delle Entrate i dati Iva relativi all’anno 2010, una comunicazione che non ha la funzione di quantificare l’Iva dovuta dai contribuenti ma semplicemente quella di quantificare le risorse che lo Stato deve versare in sede di bilancio comunitario.

Essendo una comunicazione che non ha natura dichiarativa non si applicano le sanzioni per omessa o errata dichiarazione, ma solo quella di omesso invio del modello che comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa che va da un minimo di 268 ad un massimo di 2.065 euro.

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Costi e sanzioni black list

A partire dal 2 novembre scatterà  per le imprese l’obbligo di comunicazione delle operazioni intercorse con soggetti a fiscalità  privilegiata, ossia residenti in paesi che rientrano nella cosiddetta “black list“. La circolare n. 53/2010 ha fornito agli operatori le istruzioni relative alla procedura da seguire, tuttavia in questo momento l’aspetto pi๠preoccupante riguarda i costi che le imprese dovranno sostenere per rispettare questi nuovi adempimenti, nonchè le eventuali sanzioni imposte in caso di errori o omissioni.

La nuova normativa in primo luogo comporta un incremento della mole di lavoro da parte dei responsabili delle imprese o dei professionisti da queste incaricati e quindi un inevitabile incremento dei costi.

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Black list, arrivano le istruzioni

A pochi giorni dal 2 novembre, e cioèdalla prima scadenza per il nuovo adempimento fiscale introdotto dal legislatore (la comunicazione delle operazioni intercorse con clienti e fornitori residenti nei Paesi a fiscalità  privilegiata contenuti in apposite “black list”), ecco che finalmente l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 53/2010 ha chiarito una pluralità  di dubbi espressi dagli operatori.

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Dichiarazioni prorogate al 5 ottobre 2010

Il 30 settembre èla data ultima entro la quale i contribuenti, o pi๠frequentemente i loro intermediari di fiducia, devono inviare all’Agenzia delle Entrate una serie di dichiarazioni fiscali: il modello UNICO, eventualmente integrato dalla dichiarazione IVA (se non èstata spedita in forma autonoma) e dagli studi di settore (o dai parametri contabili o dagli indicatori di normalità  economica, quando previsti in sostituzione), nonchè la dichiarazione IRAP.

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Nuovi chiarimenti sulla compilazione del quadro RW

Tra tutti i quadri del Modello UNICO, RW èprobabilmente quello che quest’anno ha maggiormente attirato l’attenzione degli addetti ai lavori.

Istituito ormai da molti anni, il quadro RW èdestinato a favorire il cosiddetto “monitoraggio fiscale”, e cioèuna sorta di censimento delle ricchezze detenute dagli italiani all’estero. A partire dalla dichiarazione del 2010, perà², RW viene largamente potenziato, come misura anti-evasione fiscale.

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Avviso telematico e domicilio per la notificazione degli atti

Proseguendo la disamina sugli elementi di contorno che accompagnano una dichiarazione fiscale, particolarmente quando ètrasmessa telematicamente tramite un intermediario abilitato ad Entratel, un argomento importante (su cui le leggi sono variate nel tempo) riguarda l’avviso telematico.

Al termine della liquidazione automatica della dichiarazione, che avviene nel giro di alcuni mesi, un avviso èinviato al contribuente, specificandogli la regolarità  formale o l’irregolarità  della stessa. In caso di avviso di irregolarità , egli ha trenta giorni di tempo per presentare le eventuali contestazioni e le relative sanzioni.

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Sanzioni all’intermediario per omesso invio

Come abbiamo chiarito nell’articolo precedente, sull’intermediario abilitato al sistema Entratel e incaricato dal contribuente di trasmettere per suo conto una dichiarazione fiscale incombono una serie di obblighi.

àˆ bene chiarire che tutti gli obblighi in questione riguardano l’intermediario in quanto tale, e dunque del tutto indipendentemente dagli obblighi del contribuente. Per esempio, quindi, se l’intermediario si assume l’incarico di trasmettere telematicamente una dichiarazione predisposta dal contribuente medesimo e contenente dati falsati, le conseguenze ricadono solo su quest’ultimo.

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Obblighi dell’intermediario abilitato ad Entratel

Varie dichiarazioni fiscali, fra cui il Modello UNICO, devono essere inviate per via telematica all’Agenzia delle Entrate entro il prossimo 30 settembre.

L’imminenza della data suggerisce di fare un ripasso degli obblighi procedurali che incombono nell’ipotesi di trasmissione tramite intermediario di qualsiasi dichiarazione fiscale.

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